Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Nel secondo week end mondiale vanno in scena due incontri da non perdere: Inghilterra – Sud Africa e Galles – Australia. Dopo il match di apertura tra argentini e francesi, senza dubbio queste sono le prime due partite di qualità perché la presenza di queste nazionali ai quarti è data per certa, si tratta solo di stabilire chi vi accederà come prima classificata della pool e la sentenza non può che passare dallo scontro diretto.
Gli ormai ex detentori del titolo dovranno vedersela stasera contro gli Springboks, privi di Burger squalificato per due turni, ma pieni di rimpiazzi di qualità in quasi tutti gli angoli del campo. Nei test match della scorsa estate gli inglesi sono tornati dagli altipiani dimezzati da un virus e bastonati dalla quantità di gioco prodotta dai sudafricani. Sembrava di essere al cinema a vedere Zulu e non una partita di rugby. Anche i debutti nel torneo hanno raccontato due storie diverse: il Sud Africa ha asfaltato 57-7 i samoani, mentre l’Inghilterra si è fermata sul 28-10 contro gli Stati Uniti. La logica sta nei numeri. E nel fatto che Oltremanica se ne stanno inventando di tutte, senza riscuotere particolare successo.
Al Millenium di Cardiff si affronteranno invece, domani pomeriggio, Galles e Australia. Nel mese di giugno le due nazionali si sono affrontate nell’altra parte del pianeta e il primo incontro era stato vinto di misura dai padroni di casa che si sono ripetuti con gli interessi nel secondo, lasciando a zero i dragoni. Gli esperti, e non solo loro, danno per favoriti i Wallabies, ma è la cornice che può fare la differenza. Ultimamente l’Australia ha sofferto il Millenium e l’ultima volta non è andata oltre un pareggio. Il grande punto interrogativo riguarda la scelta di Gareth Jenkins all’apertura: Stephen Jones non è più particolarmente amato dai tifosi dopo alcune prestazioni opache, ma Hook non sembra pronto a sopportare una pressione come quella dei Mondiali. La vecchia guardia ha dimostrato di saper fare la differenza.