martedì 29 gennaio 2008

6 Nations: la parola a Vittorio Munari

Ecco l'articolo che ho scritto oggi per IFG Online con il contributo di ... Vittorio Munari!

Torna a rimbalzare il pallone ovale per il torneo di rugby più antico del mondo. E’ il 6 Nazioni, che inizierà sabato e vedrà gli azzurri impegnati in trasferta a Dublino, al Croke Park, nuova casa della nazionale irlandese. Scenderanno così di nuovo in campo Francia, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Galles e Italia dopo il Mondiale francese che ha visto i sudafricani Springboks salire sul gradino più alto battendo i detentori, gli inglesi guidati dal piede di Jonny Wilkinson.
Qualcosa è cambiato - Dallo scorso 20 ottobre c’è chi ha deciso di mantenere, chi di rivoluzionare. Chi ha cambiato allenatore, come l’Italia che è passata dalle mani di Pierre Berbizier a quelle di Nick Mallet, chi ha confermato i vecchi volti, come l’Irlanda di Eddie O’Sullivan nonostante la brutta figura rimediata nella spedizione d’Oltralpe con l’eliminazione nel turno a gironi. Così questo 6 Nazioni si presenta imprevedibile, con molti interrogativi da risolvere per ogni nazionale e, forse, una sola conferma: gli esperti danno l’Inghilterra per favorita, grazie anche alla presenza di giovani talenti che andranno a sostituire la vecchia guardia. Il coach Brian Ashton, in una intervista rilasciata al The Guardian la scorsa settimana, ha confermato che nemmeno Wilkinson può rimanere sicuro con la concorrenza al ruolo di mediano di apertura guidata da Danny Cipriani.
La nuova Italia - E gli azzurri? Nick Mallet, a novembre, aveva chiesto tempo per poter girare i nostri campi e progettare la nuova nazionale. Si è informato, ha studiato ed ora è pronto per la nuova sfida, lui che comunque è abituato ad essere sotto pressione, avendo non solo giocato e allenato il Sud Africa, ma ottenendo successi anche in Francia con lo Stade Francais dove militano i fratelli Mauro e Mirko Bergamasco e il nuovo capitano azzurro Sergio Parisse.
Non vuole sbilanciarsi nemmeno Vittorio Munari, direttore generale del Benetton Rugby di Treviso con un trascorso da giocatore e allenatore del Padova con il quale ha conquistato in tutto quattro scudetti, manager in due occasioni del Resto del Mondo ed oggi commentatore per Sky: “Ci saranno sorprese come in qualsiasi edizione del 6 Nazioni che segue un Mondiale”. E avverte di rimanere con i piedi per terra. Concorda con Nick Mallet che il valore dell’Italia va misurato sull’esperienza dello scorso autunno in Francia e sul fatto che al momento non siamo in grado di qualificarci per i quarti.
Ma il 6 Nazioni è un discorso a sé: “Se guardiamo alle ultime deludenti prestazioni dell’Inghilterra in questo torneo e al suo cammino in Francia, dove è giunta di nuovo in finale, è evidente che le cose sono completamente diverse. Il 6 Nazioni ha perso il suo massimo valore da quando c’è la Coppa del Mondo”. Vale a dire: una volta era l’occasione per eccellenza per testare le condizioni delle nazionali, oggi si lavora in vista della prossima edizione del Mondiale. “E questo 6 Nazioni, anche per l’Italia, è utile per tornare a costruire un po’ alla volta”.
Alla domanda su cosa occorra alla nostra realtà per fare il salto di qualità, Munari non ha dubbi: il problema non è trovare buoni giocatrori dal momento che l’Italia ne ha sempre avuti. Il fatto è che non abbiamo ricambi: “Lo disse anche Berbizier prima della Coppa. Purtroppo queste dichiarazioni non vengono prese in considerazione. Si ragiona come se avessimo una macchina di 2000 di cilindrata, quando in realtà è un 1200”.
Soluzioni? “Beh, il discorso è piuttosto complesso. Non finiremmo mai di parlarne”.

Nessun commento:

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)