martedì 29 gennaio 2008

L'Irlanda per l'Italia, l'Inghilterra e il Galles

Coach Eddie O'Sullivan ha ufficializzato la formazione irlandese per la partita d'esordio del Sei Nazioni contro l'Italia in programma sabato ore 15.00 CET allo stadio Croke Park di Dublino:
15 Girvan Dempsey, 14 Andrew Trimble, 13 Brian O'Driscoll (capitano), 12 Gordon D'Arcy, 11 Geordon Murphy, 10 Ronan O'Gara, 9 Eoin Reddan, 8 Denis Leamy, 7 David Wallace, 6 Simon Easterby, 5 Malcolm O'Kelly, 4 Donnacha O'Callaghan, 3 John Hayes, 2 Rory Best, 1 Marcus Horan.
In panchina: 16 Bernard Jackman, 17 Tony Buckley, 18 Mick O'Driscoll, 19 Jamie Heaslip, 20 Peter Stringer, 21 Paddy Wallace, 22 Rob Kearney.
11 su 15 sono in linea con le ultima partita della Web Ellis contro l'Argentina (per la cronaca persa 30-15): il mediano Stringer rimane in panca lasciando il posto a Reddan, Rory Best dell'Ulster rimpiazza lo squalificato Flannery e la terza linea del Leinster Heaslip rimane in panca nonostante la forma, lasciando la terza linea "tradizionale"; il resto e' piu' o meno all'insegna della conservazione. Buon per noi, dovremmo conoscere a memoria i detentori della Triple Crown da tre stagioni su quattro.
Mallett annuncera' la formazione italiana domani alle 12.00.

Ma ora sentite la formazione inglese contro il Galles, sabato ore 17.30 CET a Twickenham:
15 I Balshaw (Gloucester); 14 P Sackey (Wasps), 13 M Tindall (Gloucester), 12 T Flood (Newcastle), 11 D Strettle (Harlequins); 10 J Wilkinson (Newcastle), 9 A Gomarsall (Harlequins); 1 A Sheridan (Sale Sharks), 2 M Regan (Bristol), 3 P Vickery (Wasps, capt), 4 S Shaw (Wasps), 5 S Borthwick (Bath), 6 J Haskell (Wasps), 7 L Moody (Leicester), 8 L Narraway (Gloucester).
In panca: L Mears (Bath), M Stevens (Bath), B Kay (Leicester), T Rees (Wasps), R Wigglesworth (Sale Sharks), D Cipriani (Wasps), L Vainikolo (Gloucester).
Boom! Sette nuovi su quindici rispetto alla finale della Web Ellis, beati loro che possono permetterselo. La mediana e' quella "classica" Gomarshall-Wilko e la prima linea collaudata da paura (Sheridan-Regan-Vickery .. brrr), ma oltre a questi abbiamo gli innesti nel pack di Narraway (24 anni, al posto di Easter infortunato), Haskell e Borthwick; Balshaw approfitta delle performance un po' scarsine in Guinness Premiership di Tait, il giovane migliore tra gli inglesi ai mondiali, "chiuso" anche dal rientro al centro di Tindall, al fianco del quale si conferma il giovane Flood; alle ali gli altrettanto giovani Sackey e Strettle.
E la panchina, ne vogliamo parlare? L'apertura del futuro Cipriani, il tongano Vainikolo e a parte Ben Kay tante facce nuove.
Se poi uno andasse a scrutare i nomi manco in panca ma rimasti nella training squad, allora capirebbe che probabilmente in questo 2008 non ce n'e' per nessuno: Tait, Cueto, Chuter, Easter, Jamie Noon, Charlie Hodgson, Paul Hodgson, Tim Payne, Louis Deacon, Tom Croft and Michael Lipman ...
I due fatti che possono separare questa Inghilterra da una vittora hands down del Torneo 2008, nella modestissima opinione dello scrivente, sono le tre partite su cinque fuori casa (l' Italia evabbè, Francia e Irlanda) e l'edizione post Mondiali, tipicamente "pazza".

Sull'altro fronte il neozelandese Gatland sceglie di forgiare il suo Galles per tredici quindicesimi sul blocco Ospreys:
15 L Byrne (Ospreys); 14 S Williams (Ospreys), 13 S Parker (Ospreys), 12 G Henson (Ospreys), 11 M Jones (Llanelli Scarlets); 10 J Hook (Ospreys), 9 M Phillips (Ospreys); 1 D Jones (Ospreys), 2 H Bennett (Ospreys), 3 A Jones (Ospreys), 4 I Gough (Ospreys), 5 A-W Jones (Ospreys), 6 J Thomas (Ospreys), 7 M Williams (Cardiff Blues), 8 R Jones (Ospreys, capt).
Rincalzi: M Rees (Llanelli Scarlets), G Jenkins (Cardiff Blues), I Evans (Ospreys), A Popham (Llanelli Scarlets), G Cooper (Gloucester), S Jones(Llanelli Scarlets), T Shanklin (Cardiff Blues).

L'allenatore neozel-gallese è uno indubbiamente in gamba, ma questa sua scelta "totalizzante" pro Ospreys fa pensare a un Torneo vissuto con obiettivi di breve termine, probabilmente dedicato alla ricostruzione di un clima di mutual trust nella Rugby Nation mediante qualche bella partita pro-morale in casa e un risultato di prestigio contro qualcuna delle più forti, ad esempio la Francia al Millennium.
Sotto questo profilo il Galles avrebbe il vantaggio delle tre partite in casa, ma le due partite esterne sembrano proibitive: Inghilterra e Irlanda.

1 commento:

ringo ha detto...

Troppi Ospreys in questo Galles. Non mi convince Sonny Parker. E poi Henson: si metterà in testa che anche lui deve sporcarsi la maglietta oppure no? E poi Shanklin in panca?

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