sabato 23 febbraio 2008

La Giovine Italia cade al Millennium

L'Italia fa un bel passo indietro, non c'è molto da aggiungere. La delusione porterebbe a chiudere qui il post su Galles-Italia di oggi, 47-8, punteggio da altre epoche e altri avversari.
Si torna a problematiche che si ritenevano superate: l'incapacità di sfruttare le opportunità del primo tempo, la distrazione fatale che ci fa perdere il pallino della gara, le fallosità di troppo, nell'ultimo quarto non siamo in campo.
Eppure per tutto il primo tempo questo Galles non pare lontano dalla nostra portata: li controlliamo decentemente sia negli avanti che nei suoi celebrati reparti arretrati, anzi per lunghi tratti li spaventiamo: i buuu del Millennium al calcio di Marcato di fine primo tempo, raccontano di un filino di tensione nel pubblico gallese.
Il primo campanello d'allarme è la rinnovata indisciplina dei nostri, che regala a Stephen Jones i primi sei dei suoi diciotto punti finali su calcio; non incappandoci giovani inesperti ma vecchi senatori con cinquanta caps, probabilmente è la spia del lavorìo ai fianchi messo in atto dai gallesi, fatto di tanta pressione sul punto di contatto, mai appariscente e nemmeno vincente in sè, ma destinato a farsi sentire alla lunga.
Andiamo in meta per primi (in foto): il grande Castrogiovanni approfitta di una incomprensione in rimessa laterale gallese; Marcato centra il palo nella tentata trasformazione e siamo 6-5. I Welsch pareggiano il conto mete e ci distaccano nel punteggio con una meta larga dell'estremo Byrne, nata da un calcio battuto veloce causato da un fuorigioco entro i nostri 22 (indisciplina).
Nel mezzo un favoloso break ci fa alzare in piedi: da Masi a Galon che apre per Gonzo Canale una autostrada a dodici corsie vuota come la tangenziale di Milano a ferragosto, ma la palla gli fa saponetta -chissà a cosa stava pensando, forse Bergamasco lo "disturba" lì vicino - e sfuma così un uno-due che avrebbe cambiato volto alla partita.
All'equazione si aggiunge l'uno su tre nei calci di Marcato (ma già si sapeva; sfiga vuole piuttosto che i due errori coincidano con due pali) e si arriva al pur dignitoso e promettente 13-8 di fine primo tempo, che avrebbe potuto benissimo essere un 13 pari o addirittura 20 a 13 per noi senza rubare nulla.

Due importanti eventi subito all'inizio del secondo tempo cambiano totalmente il corso della partita.
Gatland sostituisce Peel ed entra il più massiccio, veloce e fantasioso Phillips a mediano di mischia; a questo si aggiunge l'evento fatale vero: mentre stiamo ripartendo con una bella seconda fase larga alla mano, il loro centro Shanklin "legge" un passaggione lungo e piatto a Sgarbi di un impalpabile Masi che pure le talpe sotto il prato del Millennium avevano intuito; l'ala nostra non converge e il centro loro s'invola per un 20-8 del tutto gratuito. La cosa ci stronca il morale.
L'Italia regge ancora per dieci minuti e una espulsione (indisciplina), si avvicina anche alla linea di meta in un paio di occasioni (sfumate anche qui per, indovina un po': indisciplina), ma è solo una questione di tempo: il Galles preme preme sugli avanti e sui centri e poi cerca i break o apre (molto meglio Phillips di Peel, più veloce e imprevedibile); i suoi trequarti non sono certo gli ultimi arrivati e alla lunga i mismatch Shanklin-Canale, Shaun Williams-Sgarbi o Byrne-contro -tutti si fanno sentire.
Alla fine Shaun Willliams segna due mete e altrettante Byrne, il migliore in campo; se non altro metà squadra - i nostri avanti - reggono nonostante un paio di tentativi gallesi di sfondamento di forza, nel tentativo di dimostrare al loro pubblico una superiorità totale. Nisba.
Nelle altre partite avevamo operato un surge nel secondo tempo, stavolta invece il bilancio è sconsolante: 34 a zero.
Il Galles è squadra convinta dei suoi mezzi, ben messa in campo, con due ottimi mediani di apertura, sia il titolare Jones che il sostituto Hook, e con un ottimo reparto arretrato, quando riesce a metterlo in moto.
Purtuttavia non dà mai l'impressione di essere trascendentale, nemmeno nel secondo tempo dove semplicemente pare approfittare dei regali altrui. Certo che 'sta cosa di ricevere regali nei secondi tempi gli riesce guarda caso con tutti: prima sfianca gli avversari mediante una costante, apparentemente improduttiva aggressività, col possesso palla e coi calci di sfiancamento piu' che di spostamento.
Di tutti i commenti letti al riguardo, quello piu' convincente mi pare il seguente:"The scoreline suggests a rout; the narrative of the match was less conclusive. Yet Wales should still take enormous credit from a second-half performance which, with a liberal sprinkling of help from their opponents, confirmed a priceless ability to strike from any angle and every distance ..." - Nick Cain, Sunday Times.

Questa Giovine Italia alla fine s'è rivelata fragile e nervosa. Non tanto nei nuovi beninteso: i più deludenti sono stati Masi, poi Sole, Canale, Dellapè e i Bergamasco.
A Sgarbi, Picone e lo stesso subentrato Buso che pur non hanno certo brillato non si può imputare molto; mentre la responsabilità e il peso dei calci (e della sfiga) non hanno annichilito Marcato, che ha anzi mostrato una bella personalità in campo: è stato ricco di iniziative (con qualche piccola imprecisione e ingenuità nel suo kicking game vòlto a tenere i gallesi lontani, ma in confronto al Masi è stato un monumento) sia come estremo che nel suo ruolo di apertura. Infatti Masi fin che c'è stato era più a coprirlo mentre lui caracollava avanti o calciava, che non a provare a esercitarsi nel suo nuovo mestiere. A proposito di personalità.
Marcato direi essere l'unica nota positiva del giorno: potremmo aver trovato una vera apertura capace anche di giocare tatticamente, non solo un estremo di ripiego; uno da rifinire con l'esperienza, non da riprogettare.
Tra l'altro, riflessione a voce alta, Marcato non avrà il fisico da centro ma è uno che placca senza tirarsi indietro, un po' come Wilko; meglio sarebbe anche sotto il profilo difensivo schierarlo all'apertura, dove può impegnarsi senza problemi su avversari a inizio corsa, piuttosto che non da estremo, votato al recupero impossible contro centroni e alone oramai lanciatissime. Cosa forse più adatta .. proprio a Masi (vedi Heymans, ex centro francese).

Inciso finale: qui si analizza la partita; non va dimenticato però che l'obiettivo di Mallett non è di vincere il Sei Nazioni 2008 e nemmeno di battere il Galles al Millennium, piuttosto quello di far crescere progressivamente una Italia del rugby che si collochi stabilmente tra le prime otto al Mondo nel 2011.
In tale ottica ci stanno l'attenzione alla mentalità vincente (non si scende mai in campo per perdere "ben") ma anche un (bel) po' di esperimenti e quindi di up&down; ci sta anche la serena analisi che con un (mezzo) giocatore nei ruoli cruciali e a forza di naturalizzazioni e riconversioni forzate dei pochi talenti a disposizione, tanto avanti non si va.
Per risolvere il busillis più che con Mallett servirebbe prendersela anche con la Federazione, ad esempio chiedendole di trovare rapidamente un modo di far giocare e calciare i Marcato vari in squadre dove non siano coperti dai Goosen vari.
Moral suasion
alle Società, oppure Progetto nazionale mediante aggregazioni di nativi "provinciali" al posto del Super10? Adottando di fatto modelli neozelandi-sudafricani o irlo-gallesi, più adatti a movimenti numericamente limitati (per la demografia laggiù, per il numero di praticanti da noi), finedola di scimmiottare gli anglo-francesi (altri pianeti per dimensioni del movimento) o il calcio?
Non facile; in ogni caso Mallett è responsabile della selezione e del gioco, non certo delle quantità e qualità messe a disposizione da un movimento in crescita ma afflitto da modelli calciottardi: chi ha due lire investe nel maori di turno e draga i giovani talenti locali, ma li panchina.
Nel frattempo che troveremo una quadra PER Mallett e non DA Mallett, qualche soddisfazione dovremo pur prendercela per tirare avanti.
L'abbiamo sfiorata con gl'inglesi e al Croke Park, scordiamoci di averla dai francesi; ma con la Scozia vista sinora, eh li' non avremo scuse.
By the way
siamo ancora avanti a loro in classifica, quinti per minima differenza punti; avendo prossimamente da affrontare gl'inglesi (loro) e i francesi (noi), si preannuncia tra le due un bel derby de legno, cucchiaio in palio, nell'ultima giornata al Flaminio.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai detto tutto e complimenti: hai passato la nottata a scrivere?
La scommessa Marcato è stata vinta. Adesso lo si faccia giocare e basta, anche perché il baby-face Andrea ha 24 anni e non è più un bambino. Più da apertura che estremo. Ero abbastanza fiducioso perché la pressione di una partita così importante e di 70.000 spettatori era l'occasione adatta per far venire fuori le sue qualità. Ha giocato bene ed è stato anche sfortunato, senza smarrirsi. Unico piccolo appunto: come ho già scritto, tende a calciare troppo, da apertura. Nel secondo tempo, certo in un contesto del tutto particolare, con la squadra azzurra ormai in rotta, per qualche minuto ha fatto l'O'Gara de noantri. E' stato bravo, poi però ha cominciato ad abusare della sua facilità nel calciare. Ma anche questo è il segno di un giocatore ambizioso.
Riporto il giudizio dal sito della BBC:
"Andrea Marcato - He may lack big-match experience, but the 24-year-old showed glimpses of his exciting talent running from full-back - his best moment was a wonderful 20m line break on 36 minutes - and at fly-half when Masi was replaced on 52 minutes. But his place-kicking radar needs a fine tune after hitting the woodwork twice in the first half. One for the future though."
Come hai fatto notare, sono stati proprio i "vecchi" e sperimentati azzurri che giocano all'estero, specie i "francesi" a deludere.
Non trovo il risultato troppo deprimente. L'Italia paga anche i suoi tentativi (necessari) di migliorare il gioco alla mano: se Canale non si lasciava sfuggire la palla di mano sarebbe stata una delle più belle mete del rugby azzurro di tutti i tempi.

Abr ha detto...

Subito ero molto deluso e non mi veniva nulla, poi ho elaborato il lutto e ci ho trovato qualcosina di pèositivo da analizzare .. ;)
Siamo pienamente d'accordo Zamax; in più abbiamo pure la BBC on our side ...

Anonimo ha detto...

FInalmente un blog dove si parla di Rugby in maniera che anche i meno avezzi possano capire.
Grazie

nicolabarabino.wordpress.com

Abr ha detto...

Tnxs Nicola, torna a trovarci.

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