martedì 11 marzo 2008

Bocciatelo. Se avete il coraggio

Non è stato un bel 6 Nazioni per questa Italia. O almeno così parrebbe dai risultati e dalle reazione dei mass media. Siccome le partite di rugby vanno oltre il risultato e dei mass media siamo scettici per definizione, proviamo a tirare due somme in vista della sfida di sabato contro la Scozia, quelle, tanto per intenderci, che potrebbe farci evitare il cucchiaio di legno.
Sic rebus stantibus, possiamo vincere. La Scozia ha battuto l’Inghilterra a Edimburgo in una partita che va da sé, tempo pazzerello, inglesi non particolarmente lucidi, tradizione – la Calcutta Cup – in ballo. Parrebbe, la Scozia, la stessa dei Mondiali. In Francia perdemmo per un punto e davvero in quella occasione il nostro XV fu sotto le aspettative. Per questo 6 Nations era da criminale attendersi l’exploit dello scorso anno perché 1) il 2008 non è il 2007, 2) nuovo allenatore e nuovo gioco, 3) ruoli chiave affidati a gente nuova, primo fra tutti Masi all’apertura. Nick il Bello guarda lontano e guarda ai Mondiali del 2011, dove dovrà dimostrare che l’Italia è oltre uno spareggio per i quarti di finale. Altrimenti non si spiegherebbero certe scelte e certe dichiarazioni. Il sudafricano non ha voglia di scherzare sotto quell’aspetto alla George Clooney, è uno che sa vincere e ora deve imparare ad insegnare la sua mentalità ai nostri ragazzi.
Due sconfitte onorevoli contro l’Irlanda e l’Inghilterra (nella prima anche lo zampino dell’arbitro, ma il discorso si apre e chiude qui), una batosta imprevista a Cardiff, uno scatto di orgoglio contro la Francia di Lievremont che può permettersi, a differenza del nostro manager, un ricambio generale dei suoi uomini perché in Francia raccattano giocatori di rugby da tutte le parti, cominciando dalle scuole.
Quindi: Mallet bocciato o promosso? Perché l’essenza degli articoli che appaiono sui quotidiani in questi giorni è questa. I cronisti, bravi e buoni, non lo scrivono, temendo probabilmente una sfuriata del nostro ct in sala stampa. Noi, da blogger, abbiamo il coraggio di scoprire le carte: una bocciatura prima degli esami è roba da matti.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi ripeto anche qui e non lo boccio manco pe'gnente!
Per scaramanzia però non lo promuovo fino a sabato! ;)
Nell'intervista post partita che citi qui ha anche detto (stavolta molto chiaramente) che la terza meta è stata colpa di Mirco. Sarà che si sentono solo allenatori ca(l)ciottari ma io uno che dice le cose chiare come stanno in TV non l'avevo ancora sentito!
I love this man! :)

Anonimo ha detto...

Beh,,bocciare è ridicolo..Anche perchè noi dal comodo delle nostre poltrone facciamo il gioco della dama ipotizzando spostamenti di pedine..Ma lui ha il polso di una squadra che è quella e non ha ricambi all'altezza.Mi sovviene semmai sempre il grande dubbio che continui a vedere "incapaci a prescindere" alcuni giocatori, e così Marcato con la scuasa di essere giovane( ma allora se avesse Cipriani lo manderebbe a fare il sei nazioni under...) gioca al max da estremo per l infortunio di bortolussi. Credo che il suo progetto sia.." usiamo Masi come pezza (primo non prenderle) e l anno prossimo ecco naturalizzato Fraser dal calvisano con furore e risolto il problema per il futuro prossimo venturo..scommettiamo?!...

Abr ha detto...

D'accordo con for those, e particolarmente contento del fatto che Mallett ha visto la stessa partita di Mirco B. che ho visto io. Solo che, czz, cambialo prima ...

Eraclix squarcia uno scenario intrigante ... secondo me c'e' anche un tema di coerenza da parte di Mallett, di infodere fiducia e non frastornare bocciandoli o iper repsonsabilizzandoli i pochi giocatori che abbiamo (non abbiamo alle spalle il movimento francese o del Galles).
Sia ocme sia, l'infortunio di Bortolussi ha dato conto che Marcato e' maturo e in campo ci puo' ben stare.

a.rugby ha detto...

Due piccole considerazioni una sul lavoro di Mallet una sulla partita di domenica.A Parigi abbiamo perso l'ennesima occasione è vero ma ho provato una grande soddisfazione nel vedere i nostri giocare spavaldi,dominare su ogni touche,nelle mischie,nel salire alti in difesa, tutte ottime cose,se si fosse pure vinto...
Su Mallet;sta portando avanti delle scelte le giudicheremo alla lunga, il suo lavoro è finalizzato ai mondiali del 2011 non del sei nazioni 2008, ricordiamocelo.Masi all'apertura non ci da sicurezza nel gioco al piede e ci priva di un gran centro/ala ma volenti o nolenti ci obbliga a giocare alla mano, anche se spesso male, e in più ci fornisce un ottima tenuta difensiva.Ecco proprio questo punto credo sia sottovalutato a differenza dei vari, ormai ex, Pez, Scannavacca e forse dello stesso Marcato ci mette una fisicità che gli altri per mancanze fisiche o psico/fisiche(Pez) non offrono.Quindi sebbene mi piacerebbe da matti tornare a vedere Masi centro in mancanza di serie alternative che si continui cosi.

Anonimo ha detto...

Ripeto nessun dubbio su Mallet e sullua capacità di innovare e migliorare ma Masi all apertura rimane per me una "pezza" salva disastri e politicamente corretta. Dondi gli ha chiesto in prima istanza di valorizzare gli italiani?..Beh lo ha fatto e così nel gioco delle controparti potrà chiedere uno strappo alla "regola" portando nel ruolo che fu di Dominguez un naturalizzato che milita nel nostro campionato.Salvando capra e cavoli e ritornando a breve ad essere competitivo(esigenze di media e sponsors vari)....Fantarugby?!..beh non credo..

nullo ha detto...

la mia memoria storica non è granchè, ma assumendo che, come va va sabato, con la scozia, perlomeno, l'italia se la gioca, io non ricordo un sei nazioni nel quale l'italia si è giocata tutte e cinque le partite, come secondo me ha fatto quest'anno

Abr ha detto...

Concordo con a.rugby; la sintesi di nullo esprime da par suo tali ragioni e direi sintetizzi efficacemente il "consensus" di tutta la nostra piccola comunita' rugbistica virtuale su Mallett e l'Italia vista sinora.

Venendo a Masi, come a.rugby credo che il driver sia stato innanzitutto la sua fisicita'. L'italianita' vale per tutti i ruoli ed e' a mio avviso un principio valido nel medio lungo per far decollare tutto il movimento; e' stata correttamente perseguita, vedi Sgarbi Travagli Patrizio lo stesso Marcato etc.

Ritengo Marcato abbia fornito piu' di qualche garanzia come apertura nello scampolo di partita che in quel ruolo ha giocato (ricordiamolo: nel mezzo della generale delusione, il peggior momento di tutto il nostro seinazioni, eppure ...) e meriterebbe di venir testato a fondo nel ruolo, spostando Masi all'apertura o al centro al posto di Gonzo (e Patrizio al posto di Mirco B., che manderei a "spurgare" col fratello in terza linea, previa fase di accrescimento muscolare), se rientrasse Bortolussi.

Sugli sviluppi all'apertura preconizzati da Eraclix, vedremo; a parte che pe rme la soluzione testabile come detto (Marcato) ci sarebbe, in un impianto basicamente "italiano", un paio di innesti "stranieri", sia pur in ruoli chiave, non li vedrei scandalosi. Senza andare down under persino l'Inghilterra ha Vainokolo (una delusione peraltro).
Il vero problema e' che nel breve termine l'impianto basico non puo' essere italiano: i ricambi sono pochini, non sto parlando di ruoli chiave e basta. Pensiamo ad esempio alla mischia priva di argentini ....

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