Hai rotto il pallone!
Le redazioni sportive italiane sono un mondo indecifrabile. A meno che tu non sia un malato di calcio, che sa tutto di tutti, anche del più inutile footballer della storia. Figuriamoci in tempi di Europei, quando poi si avvicinano le fasi conclusive è sempre peggio. Intere pagine da rimepire e si arriva ad inventare di tutto pur di chiudere un buco.
Ovviamente nelle redazioni sportive italiane non si sono accorti che, come al contrario riporta questo blog per merito del socio, il business si è fatto ovale. Ma la questione è ancora più semplice. Domani l'Italia di Nick Mallet si appresta a giocare contro il Sud Africa campione del mondo. Mica una robetta così. I bookmakers ci danno sotto di molto, più di quaranta punti. Ci presentiamo con una formazione rimaneggiata, ma d'altra parte quello di domani è un test match e non serve altro per chiarire la funzione di certi tipi di partite. E' un pomeriggio particolare, un pomeriggio da protagonisti della palla ovale perché, appunto, affronteremo i campioni del mondo. Mica una robetta così.
A nessuno importa, magari ci faranno una breve per sottolineare la scoppola presa. Nemmeno sui quotidiani prettamente sportivi il nostro tour ha trovato lo spazio che meritava. Ma già li vediamo, in fila, i commentatori: quanto è bello il rugby, quanto è nobile, quanto è uno sport. Lo faranno in occasione di qualche altro appuntamento, che ne so?, il 6 Nazioni. Tra un anno insomma, perché il rugby, nelle pagine dello sport italiano, è confinato in quattro-cinque settimane tra febbraio e marzo.
Proporre è inutile, i capoccia fanno finta di dare ascolto, rispondono che sì, la proposta la prenderanno in considerazione. Vuol dire che finisce direttamente nel cestino sotto la scrivania. Orgogliosamente potremmo esserne contenti, potremmo dire che meglio pochi ma buoni a parlarne. Meglio noi di quelli che ormai non conoscono altro che il calcio. Meglio un corno! Perché, da che mondo è mondo, è di gran lunga meglio un pezzo rugbsitico che qualche dannata pagina dedicata al mercato di serie B.
La categoria nella quale milita il giornalismo sportivo italiano.
5 commenti:
Hai perfettamente ragione.
Sul tema qualche giorno fa - out of sheer frustration - avevo incominciato un post, poi lasciato tra le bozze perché ultimamente ho poco tempo per il blog, con queste parole:
"Sono due decenni che non leggo i quotidiani sportivi. Oggi, ogni tanto ci butto un’occhiata, quando sono al bar. Per divertirmi. Per misurare il grado d’isterismo al quale sono giunte, con tenacia invidiabile, le nostre gazzette di gossip footballistico. C’è la finale dell’Eurolega di basket? Tranquilli, ve la dovrete cercare con pazienza a pagina 80 o 90. C’è la finale dell’Heineken Cup del Rugby? Compratevi in più anche una lente d’ingrandimento. Magari è il giorno della finale della Coppa Uefa, quella del football, cioè del soccer, cioè proprio quella del calcio, ma se non ci sono in ballo squadre italiane è meglio che dirigiate il vostro apparato visivo verso l’angolino in basso a destra o a sinistra dove troverete l’apposito francobollo. Perché la prima pagina delle gazzette sportive – alla stregua della terza pagina del Sun, meritoriamente famosa in tutto il mondo, ma che però è la terza e non la prima, e in più ci tira su il morale con sventole da infarto -deve essere dedicata tutta all’ultima starlette del calcio mercato, la stessa che da qui a sei mesi, nella maggior parte dei casi, sedotta & abbandonata sarà in vendita al miglior offerente a pagina 42..."
grande post, degno di "rightrugby" ti ho linkato sul blog..
Infatti, io che non ho sky, per sapere cosa avessero fatto i nostri in sudafrica, sono venuto diritto sul questo blog! ;-)
Per il resto concordo al 100%.
spero di riuscire a far qualcosa per la partita di cordoba
tom
Tnxs so much for those ....
Che farai tom? Dove?
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