Testa e tasta
In un mondo ovale confuso fra regole vecchie e regole nuove, i test matches rimangono sempre i test matches. Facce nuove e vecchie sul campo e in panchina, nuove tattiche da mettere a punto, nuovi schemi da testare, per l'appunto, e capire quanto possano essere validi al di là di questa parentesi estiva. Prediamo il caso di All Blacks - England.
Da una parte c'è sempre Graham Henry in panchina, con il suo stile che avrebbe dovuto portarlo in fondo al Mondiale, ma si è fermato a Cardiff contro la Francia. Spenti al momento i rumors sugli addii di McCaw e Carter con una scelta diplomatica: firmano per la federazione fino al prossimo campionato del mondo, ma potrebbe pure scattare la parentesi europea. Dall'altra la nazionale con la rosa sul petto, guidata non più con la fascia di capitano, ma nel ruolo di manager da Martin Johnson. Trequarti giovani - Strettle, Barkley and Co.-, prima linea con il ritorno di Sheridan, un pilone che quando è forma vale per tre, nel senso che sa metterne tre fuori combattimento. E' finita 37-20 come racconta Danny, ma è stato bello vederli di nuovo a battagliare.
Come è stato bello vedere il Galles che le ha buscate nuovamente dal Sud Africa, ma come ha voluto ricordare Gatland, l'orgoglio questa volta è salvo. Come è salvo l'orgoglio dell'Irlanda, suqadra che - come giustamente ha sottolineato il socio - sa perdere bene. Un po' quello che si dice dell'Italia dopo una scoppola.
In attesa proprio di vedere gli azzurri in azione tra le terre boks. Ci renderemo conto, allora, se davvero la palestra è stata utile ai nostri mediani d'apertura, restando fedeli alle parole di Mallet su quel ruolo cruciale da quando se ne è andato Dominguez. Sono passati tanti anni e da tanti anni siamo in attesa, un po' come all'Inter sono in perenne preghiera per quel terzino che nei sogni avrebbe dovuto prendere il posto di Roberto Carlos.
I test matches sono sempre gli stessi, con le serie estive a tenerci compagnia e a ricordarci quando sia difficile riuscire ad arrivare ad una sfida ad armi pari tra emisfero nord ed emisfero sud. Perché da una parte del globo ci si arriva a benzina quasi finita, dopo una massacrante stagione tra coppe e campionati. Dall'altra è inverno, si è da poco concluso il Super 14, ma scatteranno Currie Cup e NPC, insomma sono ancora in ballo. Ci si allena in vista delTri Nations.
Si testa e si tasta la consistenza del futuro. O del passato, vedete un po' voi. Magari ci facessero capire con quali regole vogliono metterci davvero a confronto.
Ps: su Sheridan, come non detto.
1 commento:
Uau che male, "lacerated eye" per Sheridan! E se n'e' uscito da rugbista, neanche la manina sull'occhio ...
Grande articolo Socio, da' la linea!
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