Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

I Campionati continentali sono tutti ripresi in questo scorcio di gelido fine autunno; incombe la prossima sosta bi-settimanale per il terzo e quarto turno dei gironi eliminatori delle Coppe (5-6-7 e 12-13-14 dicembre).
Campionati ripresi, si diceva: dove più - con tutti i reduci dai Test Match presenti come in Francia e Italia - e dove meno (Inghilterra); dove a metà (come la Celtic League, con irlandesi e scozzesi in forze e gallesi "decimati"). Iniziamo a fare il punto dalle Isole dei Mari del Nord.


Celtic Magners League - 7' giornata
Il campionato più sognato dagli italiani (a molti ma non a tutti piacerebbe vederci una o due Selezioni nostrane) ha celebrato col solito andamento disallineato e confuso la settima giornata, anche se le 4 squadre gallesi devono ancora recuperare la sesta (lo faranno il 19-20 dicembre).
L'analisi è semplice: squadre irlandesi e scozzesi al gran completo opposte alle gallesi prive dei nazionali. Il che si sa, per team come gli Ospreys (ma anche i Blues o Llanelli) significa molto.
L'esito è un sonoro 0-4 nello scontro Galles vs. Scozia e Irlanda.
Gli Scarlets nel loro nuovo stadio sono gli unici gallesi a vender cara la pelle: raggiungono al 75' Munster con i punti dell'apertura ventunenne Rhys Priestland, ma vengono superati 16-18 al 78' da un penalty di Ronan O'Gara. I Gunners di Edimburgh piegano 32-16 gli Ospreys dei diciottenni in plancia di comando (Matthew Jarvis apertura, Rhys Webb mediano), i Warriors di Glasgow schiacciano 28-0 i Blues, Leinster supera 29-13 i Dragons .
L'altra sfida è un derby: se lo aggiudica Ulster 53-13 su Connacht con 7 mete, di cui due dell'ala ventenne scozzese Simon Danielli.
La classifica la trovate qui: Munster nettamente in testa.


Guinness Premiership - Round 8
Nel mentre la Nazionale della Rosa annaspa alla ricerca di un suo ubi consistam, prosegue senza pause l'azione del principale responsabile dei suoi guai, cioè il campionato nazionale più competitivo e rimpinzato di campioni da ogni dove. Che però in queste circostanza sa portare alla ribalta frotte di giovani da leccarsi le orecchie.
A riprova della competitività del campionato gli Harlequins sconfiggono la (ex) capolista Bath 21-14. Sotto per 3/4 della gara, risorgono con le mete del ventenne Turner-Hall (in foto) su strada aperta da Will Skinner dopo un "cross" di Nick Evans ex All Black, poi del pilone Ceri Jones lanciato dall'ex nazionale Andy Gomarshall.
Della sconfitta di Bath approfittano piazzandosi in testa alla classifica appaiati Irish e Gloucester.
Gli Exiles vincono di misura a Bristol 13-18: si fanno superare al 65' ma tornano davanti al 68' con una meta del mediano ventenne Shane Geraghty. Gloucester invece con Nieto e Bortolami titolari strapazza Northampon 33-10, con 4 mete tutte "dedicate"a Martin Johnson: Ian Balshaw, Luke Narraway, Olly Barkley, Lesley Vainikolo.
Sale raggiunge i Quins al quarto posto grazie alla vittoria 27-13 su Leicester che scivola al sesto: mete di Cueto, Schofield e Lamont supportate dai calci di Luke McAlister, contro una dell'altro ex Tutto Nero Aaron Mauger. A proposito di ex All Blacks, Scott Hamilton aumenta il suo minutaggio nei Tigers ma senza esito, stavolta rimpiazzando all'apertura Derick Hougaard.
Più sotto inizia la risalita Wasps: 17-23 a Newcastle. Sotto per una meta iniziale del ventunenne Danny Williams, i Wasps recuperano grazie alle indiscipline dei Falcons ma tornano sotto dopo la meta di Tom May; vincono all'ultimo minuto grazie alla meta del ventunenne prop Charlie Beech.
Anche i Saracens guidati da Eddie Jones, fresco reclutatore dei consigli dell'amico Jake White ex coach Springboks, recuperano posizioni: prevalgono su Worcester 23-6, 13 punti di Glen Jackson, Aguero e Ongaro titolari.
Qui la classifica completa.