.. e poi ne rimasero due ...
La Fir va avanti imperterrita col piano Celtic, speriamo sappia cosa sta facendo e non inciampi stile Cai.
Qui allegato il Comunicato Federazione Italiana Rugby sui criteri per la partecipazione delle italiane alla Lega Celtica.
In sintesi si va verso le due Selezioni come da richiesta Magners League, anche se la Fir dichiara che compira' il tentativo di avere quattro club iscrivibili - probabilmente in modo da farsi dire di no dai Celtici e salvare cosi' le apparenze (della serie "noi ci abbiamo provato ma sono stati loro a non volere ...").
Le due Selezioni che parteciperebbero anche alla Heineken Cup dovrebbero preferibilmente essere "Societa', Superclub, Franchigie" dai criteri tecnico economico logistici specificati: budget, posti allo stadio, numero giocatori di interesse nazionale e termini della loro disponibilita' per la Nazionale, utili da sponsor, nessuno spazio per i poveri ma belli, niente nozze coi fichi secchi.
Dette selezioni verrebbero aiutate economicamente dalla Fir riguardo ai costi dei giocatori di interesse nazionale: un primo passo verso la proprieta' federale del cartellino dei nazionali come nell'Emisfero Sud?
Se le eventuali candidature avanzate da "Societa', Superclub, Franchigie"non godessero dei requisti specificati, allora la Federazione iscriverebbe provvisoriamente alla Celtic due Selezioni federali (par piu' una minaccia o una opzione "ultima spiaggia" che altro).
Infine il limite di stranieri a referto inizialmente schierabili potrebbe essere di sette anziche' di soli cinque (le selezioni gallesi ad esempio hanno un limite massimo di otto stranieri).
Sul fronte club, aldila' del pur lecito malessere nei confronti del dirigismo centralista (mai dimenticarsi che, pur se per il rugby il "traino" mediatico delle Nazionali e' vitale, e' solo grazie ai club che si allevano generazioni di giocatori, altrimenti rimangono solo i nativi argentini), siamo ancora ai pour parler, ai surplace preliminari, alle belle dichiarazioni o alle autentiche sparate ma dallo scarso seguito operativo. Facciamone il censimento:
- la voglia condivisa di "fusionismo" delle tre romane aperte ad altri club del centro sud,
- le caute aperture a una riedizione dei Dogi da parte del fronte Petrarca-Rovigo-Venezia,
- Viadana, secondo il suo GM Tonni "gia' in grado di rispettare tutti i parametri richiesti dalla Fir" (stadio Zaffanella da espandere e budget via MontePaschi inclusi) ma aperta a inclusioni di Gran Parma e Colorno,
- le "chiusure" solipsistiche di Overmach e Benetton (la seconda venata di scetticismo attendista).
Per adesso sarebbero cinque pre-candidature (meglio sarebbe definirle sondaggi, ballon d'essais, espressioni di potenziali indirizzi) per quattro o piu' realisticamente due posti disponibili, coinvolgenti tutti i club del Super10 escluso l'attendista Calvisano; vedarem chi sara' in grado di fare in tempo la mossa concreta "show me the money".
La nostra idea e' sempre stata quella che delle italiane in Celtic League ci potrebbe andare per i cavoli suoi solo la Benetton; il suo problema odierno e' rappresentato dal numero di giocatori italiani richiesto dalla Fir e dagli investimenti sinora fatti in "campioni" stranieri. Si fa presto a cadere negli sproloqui da curvasud al riguardo, in realta' il tema non e' di facile soluzione: stiamo parlando di milioni di investimenti fatti e contratti pluriennali firmati con atleti e sponsor ... sono gli stessi vincoli/problemi degli altri club, quelli veneti in particolare.
Passando dai vincoli e dalle dichiarazioni d'intenti poco impegnative alle soluzioni realistiche, alla data l'ipotesi piu' plausibile e' che in Celtic ci vada una franchigia privata incentrata su Benetton (se ci crede) oppure Overmach e/o Viadana (la prima che "mostrera' i soldi" e sapra' farsi polo aggregante), piu' una selezione Federale che assorba l'iniziativa romana, alzandone lo spessore tecnico mediante l'inclusione di giocatori prelevati dai club non contribuenti alla prima franchigia con modalita' tutte da capire.
Per le altre e i loro sponsor ci sara' una simil Serie A e il contentino di due posti in Euro Challenge. E la vendita del 25% ad Air France o forse anche a Lufthansa?
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