Heineken Cup per squadroni e supporters
Cominciamo dalla bottom line: dal sesto turno della fase a gironi della Champions League del rugby - al secolo Heineken Cup, emerge il seguente tabellone dei quarti di finale (una partita secca in casa della squadra che ha totalizzato più punti o mete o differenza punti fatti e subiti), da disputarsi nel weekend del 10-11-12 aprile:
Cardiff Blues (prima classificata con 27 punti e 23 mete ) vs. Toulouse (8a)
Munster (seconda con 23 punti, 18 mete) vs. Ospreys (7a)
Harlequins (terza con 22 punti, 16 mete) vs. Leinster (6a)
Leicester Tigers (quarta con 21 punti, 23 mete) vs. Bath (quinta con 21 punti e 13 mete).
Dal punto di vista della ambientazione non poteva andar meglio, le squadre ospitanti stanno considerando di tenere lo scontro a eliminazione diretta negli stadi più imponenti e "intimidatori" che possono:
- i Blues potrebbero migrare dall'Arms Park al contiguo immane Millennium da 75.000 posti coperti lo scontro con Tolosa (campioni 1996, 2003, 2005 e finalisti l'anno scorso, quando guarda caso sconfissero ai quarti per 41-17 proprio i Blues ma in terra di Francia);
- i campioni in carica di Munster riceveranno i pericolosissimi Opsreys ovviamente nel loro pressocchè inespugnabile Thomond Park (dove han perso una sola volta);
- I Quins anche loro stanno pianificando di portare Leinster ma soprattutto orde di supporters dall'intimo The Stoop al vicino stadio di Twickenham;
- anche i Tigers, campioni europei 2001 e 2002, meditano di ospitare il derby con Bath al Walkers Stadium sede del Leicester City di calcio, rispetto al più piccolo Welford Road.
Ben, ora che abbiamo delineato i quarti, come siamo arrivati qui? Perchè ci sono delle sorprese rispetto alle previsioni... i Wasps ad esempio, dove sono finiti?
Vediamo i risultati di sabato e domenica (dell'anticipo di venerdì - scontata vittoria dei Blues su Calvisano e inopinato surrender di Gloucester a Biarritz che chiudono al Pool 6 - avevamo già detto):
24/1 | P4 | Harlequins | 29 - 24 | Scarlets | The Twickenham Stoop | 11,083 | ||
2/1 | P4 | Stade Francais | 24 - 19 | Ulster Rugby | Stade Jean Bouin | 8,450 | ||
24/1 | P1 | Sale Sharks | 26 - 17 | ASM Clermont | Edgeley Park | 7,466 | ||
24/1 | P3 | Ospreys | 15 - 9 | Leicester Tigers | Liberty Stadium | 18,285 | ||
24/1 | P3 | Benetton Treviso | 16 - 48 | Perpignan | Stadio Com. di Monigo | 3,500 | ||
25/1 | P2 | Leinster | 12 - 3 | Edinburgh | RDS | 18,240 | ||
25/1 | P2 | Castres | 21 - 15 | London Wasps | Stade Pierre Antoine | 7,233 | ||
25/1 | P1 | Montauban | 13 - 39 | Munster | Stade de Sapiac | |||
25/1 | P5 | Bath Rugby | 3 - 3 | Toulouse | The Recreation Ground | |||
25/1 | P5 | Glasgow Warriors | 13 - 10 | Newport Gwent Dragons | Firhill Arena |
Nella Pool 1 tutto era già deciso: Munster va a chiudere in gloria il girone a Montauban per potersi giocare in casa il quarto di finale (due mete a testa per i centri Lifeimi Mafi e Barry Murphy, più una del mediano O'Leary); la sfida per l'inutile secondo posto a meno di miracoli è appannaggio degli Sharks che faticano con Clermont: due mete francesi all'inizio (del centro Combezou e dell'ala potente Nalaga), 13-17 di parziale; nel secondo tempo tre mete inglesi (Ripol, Peel e Tait) e il piede di McAlister man of the match risolvono la partita a favore della squadra di Philippe Saintandrè.
Girone 4: anche qui già tutto deciso, i già primi Quins prevalgono di poco sugli Scarlets (un punto di bonus a testa) per 4 mete a tre: primo tempo dominante con due mete a zero, secondo tempo più equilibrato; lo Stade Francais batte di poco Ulster (bonus difensivo): due mete a due (torna a giocare e segnare Mark Gasnier per i parigini) ma il piede di Beauxis prevale.
In Pool 3 Perpignan pur senza Carter e molti titolari chiude alla grande ma inutilmente il suo torneo andando a vincere col bonus a Treviso oltretutto dalla testa distratta dalle chiacchiere italiche sul futuro di contratti, campioni stranieri, sponsor, pianificazioni fatte etc.etc.
La sfida del giorno di Swansea si chiude secondo i desideri di Leicester: vincano pure gli Opsreys e si guadagnino il passaggio del turno ma il punto di bonus e la prevalenza nel girone non sfugge ai Tigrotti.
Veniamo alle due pool più "battagliate".
Nel girone 2 una sbuffante e stentante Leinster degli ultimi tempi fa il suo dovere con Edimburgo risolvendo la gara con 4 calci di Contepomi contro un solo penalty inizale di Paterson.
La vera sorpresa è la sconfitta a Castres dei Wasps: si ripete il caso di Gloucester a Biarritz del giorno precedente, se dei francesi ancorchè in crisi di gioco possono far danni a degli inglesi pur non guadagnandoci nulla, non si tirano mai indietro anzi moltiplicano le forze.
S'imbrusca subito male per le vespette per due mete francesi nel primo tempo (l'estremo Bouquiè e il flanker All Blacks Chris Masoe) cui risponde solo Cipriani (un calcio una meta e una conversione). Nel secondo tempo la partita si fa più equilibrata, Wasps aumentano la pressione ma non concretizzano che al 67' quando Flutey lancia in meta il centro Waldouck per il 14-15 del vantaggio inglese. Bouquiè ci prova ma fallisce un penalty dalla lunga distanza, e mentre i Wasps perdono le speranza di agganciare il punto di bonus che serve per passare il turno, arriva la doccia fredda della seconda meta: il nr.8 Tekori man of the match allarga la difesa e lancia l'estremo Bouquiè alla seconda meta nel canale tra estremo e apertura avversari dove Walder aveva rilevato Cipriani. Il risultato taglia fuori i londinesi dal proseguo del torneo.
Veniamo infine alla Pool 5.
Poco da dire su Glasgow che batte i Dragons dopo essere stati sotto 6-7 alla fine del primo tempo: quella invece che si presetnava come la madre di tutte le sfide, s'è svolta con un orecchio a quanto accadeva ai Wasps a Castres. Appurato che una divisione equa del bottino avrebbe fatto passare entrambe e dato anche il tempo terrificante, la partita tra Bath e Tolosa si chiude con un incredibile 3-3 (Butch James al 2', Elissalde al 22'), il punteggio in assoluto più basso dell'intera storia della Heineken Cup dal 1995 ai giorni nostri.
Ragion per cui passano ai quarti di finale una sola francese, tre inglesi e quattro celtiche o meglio LE quattro celtiche d'eccellenza (le due gallesi e irlandesi che racchiudono tutti i loro nazionali e che bene o male passano sempre il turno. Per inciso, non facciamo del depistaggio traendone lezioni sul livello della lega celtica, a tal fine vale di più il passaggio del quarto di Connacht in Challenge Cup o alcune buone prestazioni di Glasgow e Edimburgo).
Proseguo del torneo in relativa discesa per i campioni in carica Munster, se supererà il quarto di finale; in totale salita invece per l'altra finalista dell'anno scorso Tolosa, che dovrà giocarsela sempre in trasferta.
Nessun commento:
Posta un commento