Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Croke Park (82,000 spettatori): Ireland 30 - 21 France
Ireland: 15 Kearney; 14 Bowe, 13 B O'Driscoll (capt), 12 P Wallace, 11 Fitzgerald; 10 O'Gara, 9 O'Leary; 1 Horan, 2 Flannery, 3 Hayes, 4 O'Callaghan, 5 O'Connell, 6 Ferris, 7 D Wallace, 8 Heaslip.
Repl.: R Best for Flannery (49), D'Arcy for Wallace (63), Murphy for Kearney 79, Leamy for Ferris 79; not used: Court, O'Kelly, Stringer.
France: 15 Poitrenaud; 14 Medard, 13 Fritz, 12 Jauzion, 11 Malzieu; 10 Beauxis, 9 Tillous-Borde; 1 Faure, 2 Szarzewski, 3 Lecouls, 4 Chabal, 5 Nallet; 6 Dusautoir, 7 Ouedraogo, 8 Harinordoquy.
Repl.: Kayser for Szarzewski (58), Mas for Lecouls (40), Millo-Chluski for Chabal (62), Picamoles for Harinordoquy (71), Parra for Tillous-Borde (68); not used: Baby, Heymans.
Referee: N Owens (Wales)

Bella partita (qui trovate gli highlights) affrontata da entrambe le squadre a viso aperto e per vincere; prevalgono fianlmente i padroni di casa dopo sei anni, forse perchè più quadrati anche mentalmente e più in forma (il Top14 si sa logora mentre la Celtic League no), ma la Francia mostra un gioco offensivo a tratti entusiasmante e dei giovani protagonisti di livello assoluto.
Il nuovo coach irlandese Declan Kidney non opera rivoluzioni rispetto al classico schema "avanti da Munster, trequarti da Leinster"; lavora piuttosto di fino sui dettagli e soprattutto sul versante psicologico. Conferma il mediano O'Leary e inserisce il nr.8 Heaslip da Leinster tra gli avanti bulldozer di Munster, conferma ovviamente O'Gara di Munster all'apertura eanche Bowe dagli Ospreys all'ala, inserisce al centro l'extra kicker Paddy Wallace a fianco di capitan O'Driscoll e piazza all'estremo l'ala Kearney di Leinster al posto dello specialista Geordan Murphy da Leicester.
Lievremont opta apertamente per una strategia d'attacco, non cerca di potenziare il pack per fronteggiare la corazzata irlandese. Del resto le ultime prestazioni degli avanti francesi sono state confortanti, con Dusatoir Ouedraogo e Harinordoquy dietro, Szarzewski davanti e Capitan Nallet più Chabal in mezzo.
Davanti il coach francese si affida al blocco tolosano, con la sola eccezione di Malzieu da Clermont, scherando il giovin Medard all'ala e l'anziano Poitrenaud estremo. Le novità sono in mediana, ma solo apparenti: la coppia Tillous-Borde da Castres e Beauxis da Parigi è la stessa che Lievremont aveva nella Under21. In particolare Beauxis gioca estremo nello Stade Francais quindi garantisce un approccio orientato all'offesa e al drop, vero marchio di fabbrica della squadra che schiera Hernandez.
La partita
Vanno subito a segno gli irlandesi piazzando una punizione al 2' minuto con O'Gara ma il pallino è in mano francese: attacchi multifase, alcuni strappa applauso, fiondati con velocità da tutti i lati e con tutti i reparti impegnati. Uno di questi porta in meta Harinordoquy al 14', dopo un rovesciamento di fronte di Beauxis che lancia il lontano Chabal, sponda di Malzieu e meta del nr.8 all'angolo sinistro.
L'Irlanda è lenta a reagire ma a poco a poco consolida la sua difesa, riprende confidenza e metri di campo e serra sotto sul 6-7 con un calcio punizione. Al 33' Heaslip s'infila agile tra le maglie della difesa, pur non possedendo certo il fisico da topolino di Shane Williams dribbla tutti e nessuno lo ferma: 13-7. A primo tempo in scadenza Beauxis piazza un drop dalla linea dei dieci metri: al riposo sul 13-10, partita apertissima.
La Francia è eccellente ed installata in attacco (29 minuti complessivi nella metà campo irlandese contro 15, 20 minuti di possesso contro 16) ma pare soffrire di pause difensive e risulta fallosa.
Il secondo tempo si apre choc: dopo due minuti e mezzo rimessa laterale aperta in velocità e azione fotocopia di quella di Heaslip da parte di O'Driscoll al centro che penetra nel burro, tardivo il recupero di ala e estremo e meta del 20-10.
I francesi sono ridotti all'inseguimento però non demordono: passano 5 minuti e a Beauxis su palla da una ruck non resta che calciare avanti verso il lato dove accorre Medard; ne risulta un lancio perfetto per il giovane tolosano, arriva la meta che Beauxis non trasforma. Passano altri cinque minuti e Beauxis in compenso piazza il suo secondo drop su due: siamo 20-18 e la partita si riapre decisamente.
Coach Kidney ha instillato una nuova solidità nei suoi uomini rispetto al recente passato: la partita resta in bilico sui due punti di distacco per dieci minuti, sino a quando il pack munsteriano non sale in cattedra approfittando forse della stanchezza dei francesi che alla fine avranno operato 174 passaggi contro 104: prima attira la difesa con una serie di percussioni sui 5mt., poi apre stretto al subentrato centro Gordon D'Arcy che va in meta con una elegante veronica. 27-18 a quindici minuti dalla chiusura, francesi nuovamente all'inseguimento. A 4 minuti dalla fine Beauxis centra un penalty e sarebbero a meno sei, ma un minuto dopo i francesi concedono una punizione a O'Gara che ridistacca gli avversari e chiude la partita.

Lievremont nel postpartita imputerà il risultato alla scarsa disciplina dei suoi. In effetti saranno dieci le punizioni concesse dai Galletti contro due, tre i calci piazzati dagli irlandesi contro uno, ma nella realtà i francesi possono solo accusare la loro scarsa attenzione difensiva in due mete su tre e un certo calo di fitness nel finale (il possesso francese cresce a 21 minuti nel secondo tempo ma gli irlandesi spendono più tempo di loro nella metacampo avversaria). Rimarranno comunque squadra bella da vedere e capace di vincere ovunque, la mina vagante del Six nations 2009.
Quanto agli irlandesi, non avessero da render visita al Millennium nell'ultima giornata li nomineri favoriti. Invece rischiano di ripetere per la terza volta in venticinque anni un Sei Nazioni con 4 vittorie su 5 partite ma senza titolo. Se procedessero però col trend di progressi sin qui visti e con un po' di fortuna, tutto è possibile.