Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Qui gli highlights BBC della gara.
Sulla carta c'erano due partite facili e una classica apertissima a Twickenham in questo turno, ma il Galles ha trovato lungo in Italia come l'Irlanda al Murrayfield.
Mentre la prima ha portato a casa i punti ma non tutti quelli che gli servivano grazie a un paio di individualità e alla capacitaà di sfruttare gli errori avversari, gli irlandesi si sono guadagnati la "finale" al Millennium del prossimo weekend grazie a una prestazione monstre del pack nel secondo tempo dopo aver sofferto nel primo e all'ingresso nella Hall of Fame di Ronan O'Gara, ora il miglior realizzatore di sempre del Sei Nazioni, superando i 479 punti segnati da Jonny Wilkinson.
Come c'è da onorare la prova d'orgoglio e aggressività dell'Italia contro i campioni in carica, così c'è da levarsi il cappello di fronte ai miglioramenti mostrati dalla Scozia, nettamente prevalente nel primo tempo e che ha costretto i giocatori dell'Emerald Island a alzare l'intensità della gara ai massimi livelli per prevalere.
La sintesi
La Scozia parte in quarta, sfiorando la meta al quinto con Danielli bloccato dall'ultimo uomo a 10 passi dall'obiettivo. Al settimo Paterson mette il piedino meccanico in azione per la prima volta, facendo capire agli irlandesi che sarà una giornata difficile, con la pressione del miglior pack che hanno incontrato sinora a tenerli nella loro metacampo e lui pronto a punire ogni indisciplina visionata dal sensibilissimo arbitro Kaplan.
Nonostante la pressione (da segnalare un "kick and chase" di Thom Evans dalla sua metacampo con scarico a Godman fermato all'ultimo da Bowe) gli scozzesi non trovano strade verso la meta e/o gli irlandesi non fanno errori difensivi; fortunatamente per loro poi, Ronan O'Gara ha pagato l'ansia da prestazione nella scorsa partita dove chiuse con un patetico due su sei ai calci e stavolta parte col "piede giusto", portando i suoi a chiudere il primo tempo in svantaggio solo di tre punti: quattro penalty per Paterson, tre per O'Gara recordman del torneo.
Secondo tempo
Il pack irlandese guidato da un grandissimo e obiquo O'Connell si ricorda di venire da Munster,infila l'elmetto e rolla indietro il pur potente pack scozzese.
E arriva l'episodio chiave della gara: attorno al 50' Stringer autore sinora della solita gara monocordemente pulita, s' accorge di un canale non presidiato alla base di una rimessa laterale, vi si fionda come un topolino e scarica a Heaslip da poco subentrato che va in meta indisturbato, scrollandosi di dosso l'opaca prestazione contro gli inglesi.
Sorpasso irlandese 12-16 con quella che rimarrà l'unica meta della gara; inerzia della partita definitivamente in mano ai Visitatori anche per via dell'uscita per infortunio di Blair con O'Gara che sigilla il controllo al 57' con un bel drop.
Paterson centra il suo quinto penalty poco dopo, pareggiato da uno finale di O'Gara.

Gli irlandesi hanno affrontato anche questa gara con la mentalità giusta del passo dopo passo e non si sono persi d'animo davanti alle difficoltà come contro gli inglesi, capitalizzando sui loro punti di forza: quello solito, il pack munsteriano guidato da O'Connell e quelli "occasionali". Mentre con gli inglesi era emerso O'Driscoll, stavolta la gara porta il sigillo dell'altro campione Ronan O'Gara, più il contributo di due ottimi giocatori che han saputo trasformare la "compressione" della panchina in motivazione: Stringer e Heaslip.
E ora s'en vanno al Millennium Stadium di Cardiff provvisti di un decente "giubotto di salvataggio" spesso 13 punti, la differenza che serve al Galles per superare i Verdi. I Dragoni possono realisticamente puntare alla Triple Crown e provarci con 6Nazioni, gli irlandesi fregarsene del Grand Slam ma intescare un titolo che una intera generazione di appassionati non ha mai visto atterrare nell'Isola Smeraldo dove manca da 25 anni.

Gli scozzesi hanno messo in mostra anche stavolta, come contro l'Italia e il Galles, grandi miglioramenti nel gioco - doppia linea d'attacco con bei tagli, pack solidissimo e bei ricicli, ma come l'Italia soffrono contro squadre "error free" come l'Irlanda per l'assenza di uomini capaci di fare il break oltre la linea difensiva, anche se Danielli e Thom Evans stanno crescendo bene in tale direzione.
Sia come sia, sistemato la scorsa settimana il discorso wooden spoon a spese dell'Italia, gli rimane la Calcutta Cup come sfida qualificante per questo Sei Nazioni.