mercoledì 29 luglio 2009

Pallone ovale e un po' a mandorla

Il Sol Levante ci ha battuto: i Mondiali di rugby del 2019 si giocheranno in Giappone. Quelli del 2015 invece tornano in Inghilterra. A Londra avranno da lavorare: dopo le Olimpiadi, il torneo della palla ovale, di certo non si fanno mancare nulla.
Un mondo nuovo, fatto anche di marketing e di confini che si allargano: il rugby, da un certo punto di vista, non è più così diverso dal calcio o dalla Formula 1, con una differenza. Che in Giappone comunque il rugby lo conoscono, tanto che la loro nazionale non manca gli appuntamenti mondiali e, in Estremo Oriente, ad Hong Kong già si disputano i raduni per i Rugby 7. In fila c’era anche il Sud Africa, detentrice del titolo.
"Il Dio del rugby ci ha sorriso - ha detto il presidente della federugby giapponese (JRFU) Yoshiro Mori dopo l'annuncio - sono orgoglioso ed emozionato di essere parte in causa di una decisione storica per il Giappone, l'Asia e il mondo del rugby in generale".
A Tokyo hanno capito molte cose: "Credo che l'International Board abbia preso questa decisione nell'ottica della globalizzazione del rugby", ha detto Nobby Mashimo, uomo a capo del comitato organizzatore giapponese: “Abbiamo una grande struttura dei trasporti e capacità di ospitare un strutture di grande livello. Credo che sia anche questo che abbia pesato nella scelta".
Una bella rivincita per il Giappone che per l’edizione della Coppa del Mondo del 2011 fu battuta dalla nuova Zelanda.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Annus orribilis per Dondi, eh! ;-)

GiorgioXT ha detto...

Mi chiedo quanto realmente Dondi & C. abbiano puntato sulla RWC in italia.
Perchè , basterebbero le dichiarazioni fatte in questi mesi e le decisioni dello staff tecnico federale per affossare qualsiasi valida proposta :
- Pubblico ? e noi diciamo che non c'è pubblico nemmeno per le squadre locali
- Sviluppo dello sport? e noi invece scriviamo che un campionato professionistico non è sostenibile e che si deve tornare al dilettantismo

Insomma, presentiamo una Italia in piena crisi e recessione rugbystica e ci stupiamo della bocciatura?

Evidentemente le priorità erano altre.

Abr ha detto...

@forthose: realmente orribile! Due considerazioni al proposito.
La prima, siamo alla nemesi: la Fir aveva presentato garanzie economiche solide sottoscritte dallo Stato, mentre sia Inghilterra e Giappone avevano solo "impegni solenni", da formalizzare dopo, con comodo, solo nel caso in cui fossero stati scelti.
La Irb ha scelto Eng e Jap, esattamente come la Fir ha votato Pretoriani (e Duchi) e i loro "impegni seri" al posto delle fidejussioni della Benetton.
Della serie, chi di fidejussione ferisce ...

La seconda è, ognuno ha quello che si merita, inutile presentar domande se dietro hai il caos e zero tituli.
In più sono felice che si realizzi la profezia di un certo indimenticato (almeno da me) Kirwan: mondiali di rugby in Giappone dove gli sponsor sono Kawasaki Ibm etc.etc.: vai dove ti porta il business, non stiamo a perde' tempo con gli italiani che vorrebbero DIFFONDERE il rugby ACCENTRANDOLO sotto la fir, e i pochi sponsor grossi che hanno li cacciano ....

Abr ha detto...

@giorgioxt: già, le priorità sono far piazza pulita dei disturbi ai manovratori. Tuttavia, sono convinto che fossero convinti comunque di "meritare" il mondiale.
Tipico dei provinciali che si confrontano solo col loro ombelico, della canaille capace di godere quando il loro vicino più titolato e forte viene fregato, nel mentre vengono a loro volta fottuti.
Avanzano movimenti con meno tradizioni ma che cacciano la grana vera, non solo chiacchiere e distintivi.

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