Parigi val bene una ... mess
Abbiamo saltato il commento all'ultima performance della nazionale francese in terra australiana, non è stato voluto e ce ne scusiamo coi nostri due lettori, ma alla fine forse non abbiamo/avete perso granchè.
Quello che poteva essere un incontro godibilissimo tra le due nazionali più "skilled" al momento sul piano del gioco d'attacco, col senno di poi è risultata una partita bloccata, a senso unico a favore degli australiani.
Un Australia -Francia 22-6 (qui sotto gli highlights) molto meno "sofferto" del previsto per i padroni di casa e mai messo in discussione dai Galletti; una partita contrassegnata dalla prestazione dell'immarcescibile Matt Giteau, autore di tutti i 22 punti dei suoi (una meta trasformata, 5 punizioni centrate su 5 tentativi) e dalla prossima stagione di ritorno ai Brumbies, .
Australiani sempre impeccabili nel gioco tattico e impressionanti per classe e identificazione rapida e implacabile dei punti deboli degli avversari - in questo caso la disciplina.
Sul versante francese, la prima impressione personale è stata, ma com'è sottotono la ennesima mediana schierata da Lievremont (Yachvili-Beauxis).
Invece la netta sensazione di impaccio e disagio dei francesi, quasi di distratto disarmo direi, non aveva motivazioni prosaiche legate alle ferie imminenti (come se loro contrariamente agli italiani soffrissero il clima di disimpegno), aveva radici più profonde: la vicenda Bastareaud, indisponibile per trauma facciale, aveva evidentemente lasciato il segno.
Dapprima il forte e giovanissimo centro dello Stade Francais denunciava con la faccia segnata una aggressione da parte di tifosi neozelandesi, provocando soncerto, imbarazzo e scuse degli ospiti; poi retromarcia, confessava di essersi afflosciato ubriaco addosso al tavolo della sua camera d'albergo, causando equivalente imbarazzo e incidente diplomatico stavolta a carico dei francesi (ma anche un po' di sollievo, confessiamolo: annoverare tifoserie dal peggior stile calcistico non ci sarebbe piaciuto). Pare la storia abbia ancora qualche retroscena misterioso, si parla di "regolamento di conti" interno al team francese , di pugni sferrati e altro, fattostà che il cugino di Gallas è ricoverato in una clinica in stato psicologico non propriamente brillante. Speriamo sia solo una terribile cappella di gioventù e ce il tempo guarisca tutto.
Non è in generale un momento brillante per lo Stade Francais, e non ci riferiamo (solo) alla squalifica di Parisse (otto settimane da scontare ad inizio stagione Top14) e alla presentazione delle nuove maglie.
La notizia di oggi ancora ufficiosa è che perderanno Juan Martin Hernandez, "el mago" argentino schierato apertura o estremo. Sarebbe in via di trasferimento per la stagione 2010 agli Sharks, non quelli inglesi ma i sudafricani locati all'ABSA Stadium di Durban, Natal, gli stessi che l'anno socrso avevano goduto dei servigi di Michalak.
E' comunque in arrivo Julien Dupuy da Liecester, vero; il fatto comunque getta uno squarcio sulle inedite sofferenze economiche dello Stade, costretto a mollare uno dei suoi campioni dopo anni di crescita e reclutamenti con l'occhio rivolto anche se non soprattutto all'effetto mediatico; forse c'entra anche l'incombente salary cap istituito nel Top14.
Il risvolto ironico della storia è che il bilancio dei traferimenti Parigi-Durban sarebbe in pari: se Hernandez infatti va, tal Francois Steyn (in foto) arriva, armato di un contratto triennale, senza perdere la speranza per questo di continuare a far parte della nazionale Springboks.
Solo che il fortissimo ventenne afrikaner sta per sbarcare sull'altra sponda parigina, quella del Racing -Metro.
Buone notizie per la nuova squadra di Sebastien Chabal, una delle più italiane delle franchigie francesi; lo è anche per chi segua la ancora ignota squadra italiana che prenderà il posto in Challenge Cup del ritirato Calvisano e che si troverà il Racing Parigi nel girone, con Frans Steyn tra gli altri da ammirare live.
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