Nero su bianco
La documentazione sul bloodgate è ora disponibile pubblicamente. Il Daily Telegraph, che di fatto è stato il primo a lanciare la notizia, ha messo on line le udienze di Tom Williams, l'ala degli Harlequins che ha confessato quanto accaduto nel quarto di finale di Heineken Cup contro Leinster.
Non più solo supposizioni, ma parole messe nero su bianco, come dovrebbe accadere per qualsiasi processo: prima di tirare la sentenza, meglio informarsi il più possibile.
E così, buona lettura.
Ps: non appena avremo avuto il tempo di leggere le 38 pagine, ne scriveremo. Putroppo il sottoscritto si ritrova con l'alimentatore del suo inseparabile portatile andato fuso con tanto di scintille e fumo per la stanza.
UPDATE By Abr:
Bisogna anche guardare avanti.
Guardano avanti gli Harlequins, grazie all'autoaccusa completa di Dean Richards che sinora li ha scagionati da implicazioni più toste per la Società (ma adesso vedremo, alla luce delle rivelazioni di Tom Williams sopra riportate); da quel che trapela lo fanno chiedendo anzi implorando tal Ian McGeechan, un sessantaduenne attualmente libero da impegni dopo il rientro dal Sudafrica, di accettare il ruolo di loro Director of Rugby.
E' uno degli uomini più rispettati nel mondo del rugby, la sua presenza e credibilità potrebbero da sole accelerare il recupero di immagine e standing da parte dei Quins. Nonchè del rugby as a whole. L'anziano gentiluomo s'è detto onorato dalla proposta (due anni di contratto, pare), ma vuole esser certo prima di accettare che non ci siano altri "scheletri nell'armadio".
La cautela di Sir Ian implicitamente conferma il rischio che le rivelazioni di Williams riportino i Quins a rischio. Testimonianza e atteggiamento che confermano la nostra sensazione: l'ex coach Richards non può essere l'unico kattivone, pur essendosi fatto carico di tutto senza chiamate di correo e pagandola cara (tre anni di ban da ogni possibile impiego nel rugby union della Galassia). L'ha fatto per lungimirante eroismo, sacrificandosi per un bene superiore (l'integrità dei Quins).
4 commenti:
Diciamo che Richards non ha fatto rimbalzare le accuse come invece fece rimbalzare la Calcutta Cup per Princes Street a Edimburgo nell'88. Solo per questo, mi sta simpatico ;)
:)
Certo però che 'sto Dean Richards!
Incuriosito dall'episodio che racconti sono andato a studiarmelo, non è certo il primo che passava: una vita a Leicester, dove ha conquistato da giocatore (terza centro) due campionati e due coppe anglo gallesi, 48 caps nella nazionale, partecipando a 10 5nazioni con 5 vittorie di cui 3 grand slam, a 3 edizioni della coppa del mondo e a due tour dei Lions.
Come allenatore, 4 titoli Premiership e 2 Heineken Cup sempre con Leicester, poi la promozone dei Quins dalla seconda caegoria, i playoff di Heinenen e di Premiership.
Not bad ...
è un terza centro ed i numeri 8 si sacrificano per definizione,specie lui che in quei 5 nazioni si trovava contro una mischia francese da sogno e spesso, con la sua testa di mischia che arretrava, doveva tirare su palloni minati con gente come eric champ e rodriguez che partivano a nastro e gli azzannavano il capocollo.
a quei tempi fu protagonista di una gustosa querelle,davvero da rugby d'altri tempi, a causa del suo vezzo di giocare con i calzettoni abbassati:si diceva fossero poco eleganti e la sua amatissima nonna dichiarò pubblicamente che avrebbe dovuto provare a giocare con le calze al ginocchio come tutti gli altri.
provò,ma i polpacci ipertrofici ebbero la meglio e dopo 20 minuti se le rimise alla cacaiola.
si badi bene parlo di calzettoni abbassati causa costrizione dei gemelli e non di calzettoni abbassati per far vedere il tatuaggio,che va rigorosamente tribal/maori anche se si è nati a strozzacapponi.
anche a me sta simpatico e pure tanto,ma sicuramente ha sbagliato.
però non da solo e la sua assunzione solitaria di responsabilità fa comodo ai quins,alla federazione e a tutto il rugby e probabilmente i 3 anni al palo saranno remunerati in qualche modo.
tempo fa il brescia calcio venne coinvolto in uno scandalo scommesse.un giocatore di seconda fascia a fine carriera si assunse tutte le colpe-che erano palesemente di tutta la società- e dopo 6 mesi inaugurò la sua catena di videoteche.
in questo caso,tuttavia, si tratta di un allenatore di altissimo profilo e tutt'altro che a fine corsa...
'Sto scambio merita dignità di post. Senza richieder le debite autorizzazioni, mi prendo la responsabilità.
Quanto alle royalties, sono tutti contributi impagabili, e infatti non (ce) li paghiamo mai :)
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