lunedì 28 settembre 2009

Colpo d'occhio sulla Premier



Quarta pinta di Guinness nel fine settimana Oltremanica, con un programma mica male di incontri e scontri, che servono a solidificare alcune posizioni e a rendere interessante le lotte nelle retrovie. Giusto per dimostrare che il campionato inglese rimane tremendamente aperto a qualsiasi opzione. Il terzetto davanti c'è già, con i Saracens a guidare su tutti, ma tallonato dai London Irish e da Northampton. Con gli Irish che in quattro partite hanno conquistato anche tre punti di bonus. Attenzione: brutto infortunio all'occhio per Borthwick.

Newcastle 17 - 17 Harlequins - E così sì, finalmente gli Arlecchini non perdono grazie al solito Nick Evans contro i Falcons che, al contrario, hanno cominciato nel migliore dei modi il loro campionato: tre pareggi su quattro partite. Peccato che lo stesso Newcastle si fosse trovato a +13 sugli avversari nel corso del primo tempo. I padroni di casa partono bene con la coppia Tane Tu'ipulotu e Jimmy Gopperth che si conoscono dai tempi neozelandesi con gli Hurricane. I Quins rimangono schiacciati per gran parte del primo tempo nel loro 22, capaci di andare a segno solo con Evans per un piazzato nei primi 5 minuti. La seconda linea Tim Swimson partecipa all'allungo dei Falcons prima che gli Harlequins reagiscano. Nella ripresa, sempre un calcio di Evans e poi la meta di Ugo Moyne. Al resto ci pensa sempre Evans, con Newcastle che rimane in 14 per il giallo a Rob Vickers.

Worcester 24 - 18 Sale - Punti importanti per il Worcester di Chris Latham contro gli Sharks costretti ad inseguire per tutti gli 80' di partita. Fondamentale l'apporto di Willie Walker che si presenta con un drop al quale fa seguito (7') la prima meta, firmata Marcel Garvey. Nel giro di nemmeno dieci minuti, è 10-0. Sale risponde con la meta di Bell, ma ad inizio ripresa Miles Benjamin di fatto chiude il discorso con la meta che porta i suoi sul 21-8. Un calcio per parte, fino alla meta di Matt Taint per gli Sharks quando ormai i giochi sono fatti.

Northampton 30 - 10 Leeds - E pensare che gli ospiti erano partiti bene, poi hanno dovuto fare i conti con il brillante Shane Geraghty: il mediano si apertura sa di essere tenuta d'occhio da Martin Johnson e così piazza non solo i calci in mezzo ai pali, ma pure una meta, quella che segna il sorpasso iniziale dei suoi e il decisivo allungo. Leeds prova a battagliare nella seconda metà dell'incontro, ma di fronte ha una squadra ben solida e ben decisa a tenere il passo delle prime della classe. Settimana scorsa Leeds perse 7-56 con gli Harlequins, è comunque un passo in avanti in attesa delle sorprese dovute alle partite della nazionale.

Bath 20 - 20 Leicester - I presupposti per vedere un bel match c'erano. I Tigers, giusto per capire, rischiava di mettere a segno un triste record: quello di averci impiegato più tutte di tutte le altre per mettere una meta. Il digiuno più lungo era stata stabilito da Northampton nel 2004. E allora la meta la Mefin Davies al 27' ha rappresentato molto di più che una meta. Una liberazione. In compenso, Leicester battagliava con i Wasps del 2000 per comparire tra le migliori difese. Alla fine è saltato fuori che Leicester ci sa fare molto bene quando deve difendere, mentre fatica - e non poco - a pensare quando si trova in fase offensiva. Bath perde Maddock per un infortunio alla spalla, una costante nell'inizio di stagione Oltremanica. Tra quelli ko ci sono infatti anche Riky Flutey e Delon Armitage.

L'occhio di Steve - Saracens 19 - 16 Gloucester - Ok, per il risultato. Ma ad essere particolarmente rilevante in quanto accaduto tra le due è li brutto infortunio all'occhio per Steve Borthwick che rischia di tenerlo lontano dalla nazionale. Un calcio sulle testa da parte di Olivier Azam e il capitano dell'Inghilterra è finito in una clinica specialistica per capire esattamente il suo stato di salute. La partita di di Borthwick dura solo 13 minuti.
Quasi 8.000 spettatori per una delle partite di richiamo della quarta giornata, quando le aspettative facevano ben sperare: molti posti liberi nello stadio del Watford. Fondamentali i punti di Glenn Jackson dal piede, 14 in tutto, con la meta di Brits che fa la differenza. O meglio, la differenza l'ha fatta il drop sempre di Jackson, cosa che non è riuscita a Nick Robinson che ha provato a copiare il rivale nel tempo di recupero. Sarebbe stato un pareggio - un altro - e nessuno si sarebbe potuto lamentare. Buone le prestazioni dei nostri, con Fabio Ongaro e Carlos Nieto a tenere botta per tutto il primo tempo e i primi 10' del secondo in prima linea.

PosTeamPWDLFAF-ATBPLBPBPPts
1Saracens44007855+2300016
2London Irish430113851+8721315
3Northampton43019360+3311214
4London Wasps43018261+2100012
5Leicester42116250+1201111
6Worcester42027168+30119
7Bath41126573-80117
8Sale41126177-160117
9Newcastle40314857-90006
10Gloucester41036491-270115
11Harlequins40135080-300113
12Leeds Carnegie401333122-890002

6 commenti:

tagus ha detto...

grandissimo eqiulibrio.i saraceni in testa con percorso immacolato ma con solo + 23 di delta (appena più di una meta non trasformata a partita).
2 pareggi in una giornata di 5 partite sono parecchi.
i falcons che addirittura sono a 3 pareggi su 4 incontri.
fa un po' specie vedere gloucester in fondo,a quest'ora negli ultimi anni stava davanti.
quanto al contingente di prima linea dei saracens lo vedrei bene riproposto in blocco in nazionale(anche con aguero nelle rare occasioni in cui non sia rotto)impiegato con le stesse modalità nei primi 50\60 minuti con castro,ghiraldini ed eventualmente perugini a portare mobilità nell'ultima mezz'ora(la prima linea è l'unico reparto in cui non ho pruderies sulla differenza fra italiani doc ed oriundi)

Abr ha detto...

Gloucester e' un caso annoso aoramai: domina le regular season ma poi zeru tituli ...
Quest'anno serviva un bel cambio di marcia, meno dominio in regular e piu' focus quando il risultato ocnta per davvero, ma come ho evidenziato illustrando la sua campagna acquisti, Ricky Robinson solo non basta: non pare aver ancora identificato la sua essenza, la sua via. vedremo, c'e' tempo.

Nei Sarries Nieto e' titolare abbastanza regolare, Ongaro e Aguero subentrano. D'accordo su Nieto, Aguero quando c'e' stato non ha mai sfigurato.
Senza nulla togliere all'esperienza di Ongaro, personalmente trovo Ghira. piu' preciso in rimessa; Castro. e' imprescindibile a destra, d'accordo su Perugini rilievo.

Niente pruderie nazionalistiche solo per la prima linea? Beh a parte che John Smit dimostra che il "fosforo" sarebbe utile anche li' davanti, in tutti i ruoli non possiamo permetterci di far tanto gli schizzinosi, tagus: se andiamo avanti cosi' ma quale Nuova Zelanda, ancora un po' e pressocche' tutti "nati liberi" saranno i nostri ...

tagus ha detto...

secondo me ghira è un ottimo giocatore di movimento ma soffre,e non poco,in chiusa.
forse paga il fatto che,in fondo, gioca 2 da non molto tempo, dal momento che in giovanile giocava terza e a volte addirittura centro.
l'anno scorso nel 6 naz. lui e castro e perugini ,mi sono sembrati molto in difficoltà.
col rientro di nieto le cose si erano sistemate.
nieto mi ricorda quei bottoni di sicurezza che si usano in vela:ti agganci a lui e puoi prendere tutto il vento che vuoi.
forse agganciato a nieto anche ghiraldini potrebbe trovare tregua in chiusa, tornare preciso nel lancio e far valere le sue doti nel gioco fuori.fra l'altro il ritorno della maul,di cui è un ottimo skipper(ricordate la meta ai pumas nell'estate 2008?),lo favorirebbe.
quanto ai giovani nostri, secondo me se hai una testa di mischia solida-e gli uomini li avremmo,forse non i ricambi- ed una mediana credibile-forse ci stiamo arrivando e pure con qualche ricambio- puoi creare un contesto stabile in cui far giocare anche talenti giovani ad es. favaro, quartaroli ma anche sgarbi,se ha imparato a placcare.
ma mi sa che nm preferisce i cognomi che finiscono con consonante(infatti secondo me convoca spesso pavan perchè pensa che sia foresto).

Abr ha detto...

mah tagus, e' difficile da discriminare, secondo me i grossi problemi che abbiamo avuto in prima linea erano dovuti a molti fattori, in primis allo stato di forma precarissimo di Castro (non a caso molto nervoso), alla crescita di tutte le prime lienee delle altre Nazioni mentre noi eravamo fermi e alla mancanza di una sana rotazione impostata dall'allenatore (come si fa ad avere solo tre piloni convocati in un torneo come il 6N?).
In mezzo ci casca anche il Ghira., indubitabilmente; oggi pero', con la rimessa tornata ancora del gioco e con la rolling maul, e' fondamentale un tallo. dinamico si, propulsivo anche ma sopratutto affidabile. Poi c'e' chi ci ha Bismark (pilone aggiunto, terza linea, lanciatore accurato) e allora ...

Sull' "ancoraggio" di una squadra, concordo con te sull'importanza della mediana e della prima linea, ma essendo old skool ci metterei assieme la terza linea tutta intera: oggi con Zanni e se Parisse e Ma.Berga ci sono ancora, non e' male. Poi ci vorrebbe un estremo e due centri capaci di sfondare e intercettare oltre che difendere, con almeno una seconda linea "volante" ...
Il bello e' che sulla carta forse tutte 'ste cose ci stanno, ma se manca la convinzione, in primis dell'allenatore ...

Sui cognomi allora se c'e' spazio, freghiamo mallett, largo ai veneti: -in, -an, -er .... :)

tagus ha detto...

già,pensa che quando gli hanno presentato il grande ciccio grespan l'ha scambiato per l'ex governatore della fed e gli ha fatto una domanda sulla massa monetaria

Abr ha detto...

grespan, greenspan .... :D

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