ABSA Currie Cup, campionato delle province sudafricane alla dodicesima e terz'ultima giornata; tutto secondo copione in una giornata decisiva - ma lo saranno tutte da qui alla fine - con l'ìmprevisto di un punticino di bonus forse decisivo strappato in casa di una squadra tornata tra le favorite col rientro dei nazionali. La partita in questione di cui parleremo dopo, è un esempio lampante del valore della Currie Cup: godibilissime partite entusiasmanti giocate a viso aperto, con azioni interminabili fatte di ricicli e sfondamenti terrificanti, di barricate ricostruite lungo tutto il campo, di ripartenze fulminanti, il tutto sommato a qualche piedino d'oro. Un gran bel vedere insomma. Anche l'assenza per larga parte della regular season dei nazionali o l'esistenza di (un paio) di squadre di livello più basso (ma quale campionato non ne ha?), non compromettono lo spettacolo offerto da ogni singola partita: laggiù tutti giocano a mille all'ora e senza paura, senza vie di mezzo. Tornando alla situazione, la resilience dei Griquas dopo la corsa a inizio campionato ha scombinato il solito panorama a cinque contendenti per i quattro posti in semifinale, per la prima volta da anni ci sono quattro team a disputarsi due posti.
Due le partite decisive della giornata, entrambe chiuse secondo pronostici: - Western Province regola i Griquas con un netto 43-3 sotto la pioggia battente di Newlands, Città del Capo - "When it rains like this in Kimberley, we don't even practice, so we were definitely not used to these conditions," ha dichiarato a mo' di giustifica Dawie Theron head coach dei Griquas. Messo in sicurezza il risultato in venticinque minuti (19-0), la squadra in casa impiega comunque 70 minuti a raggiungere il bonus. 25 punti con una meta per JC Pietersen l'estremo calciatore dei WP. Capetoniani lanciatissimi come non mai negli ultimi anni: secondi con 44 punti a un punto dai primi, nel prossimo turno il derby in casa con Boland, poi chiusura a Johannesburg coi Lions. Griquas ancora terzi ma inchiodati a 38 punti, ora avranno le piu' che impegnative trasferte a Pretoria e a Durban; rimanere terzi e' pressocche' impossibile, ma anche per tenere il quarto posto serviranno almeno due se non tre punti.
- A Pretoria i Blue Bulls rigenerati dal rientro di molri Springboks (Mornè Steyn su tutti e poi Matfield, Spies, Roussow, Olivier), attendevano a piè fermo i Cheetahs di Heinrich Broussow, la cui rincorsa ai playoff era stata fermata la settimana scorsa dagli Sharks. In effetti i pronostici vengono rispettati, vincono i Bulls ma "solo" 30-27, alla squadra del Free State riesce di portare a casa un preziosissimo punto di bonus e a rialzare il morale dopo la rovinosa sconfitta di Durban. Primo tempo in linea coi pronostici, i Bulls sembrano travolgere gli avversari raggiungendo il 20-3 in 25 minuti utilizzando un perfetto gioco cinico alla sudafricana: calcioni di Steyn in alto, percussioni fisiche di Spies e Roussow e sopra ogni altra cosa, due terze linee da paura, due che sarebbero titolari fissi in quasiasi altra nazionale, Gideon Stegmann e Dewald Potgieter (quest'ultimo capitano dei Junior Springboks). Dopo la meta iniziale dell'ala ventenne Van Den Heerver, arriva una fantastica meta "in doppio" per il 17-3: il mediano Cheetahs apre da una maul dentro ai 22m alla sua apertura Jacques Potgieter, per farlo calciare lontano e recuperare un po' di terreno: il malcapitato si ritrova addosso entrambe le terze linee Bulls, scattate all'unisono "a muro" stile pallavolo. Chi ha giocato lo sa, quando le terze linee dominano non ce n'e' piu' per nessuno: questa meta tracotante pareva destinata a tagliare le gambe ai Cheetahs. Questi invece si scuotono e ripartono, anche perche' anche i Ghepardi non sono messi male in terza linea, con Broussow che inizia a "scavengerare" palle da tutte le ruck, e con queste attaccano da tutte le posizioni del campo. A cavallo del riposo arrivano due mete in sequenza dell'ala chiusa Juries, star del rugby Sevens, che riaprono la partita; la prima è bellissima, una prodezza individuale: ne scarta quattro in dieci metri dopo undici fasi veementi dei bianco arancio (vedere filmato sotto). Wynand Olivier ristabilisce le distanze al 53' con una penetrazione potente e veloce ma i Cheetahs non si arrendono e segnano dopo tre minuti con l'altra ala, la promessa ventunenne Lionel Mapoe (c'è chi afferma sia più veloce di Habana). Blue Bulls quarti con 36 punti, riceveranno nel prossimo weekend i diretti rivali Griquas per salire al terzo posto e visiteranno i Leopards nell'ultima giornata per corroborarlo.Poi andranno alla semifinale, a Newlands o a Durban non importa, non sarebbe la prima volta che vincono un torneo (come anche il Super14) fuori casa ... I Cheetahs sono tornati indietro sesti con 30 punti ma ora finalmente la strada è in discesa: avranno Leopards in casa e Kavaliers fuori, dieci punti fattibili, gli otto punti di distacco dai Griquas non paiono preoccupanti se questi ultimi non riusciranno a incamerare punti con Bulls e Sharks; attenzione puttosto alle prossime gare dei Lions, ora quinti a 32 punti.
Due le partite "scontate" della giornata: - Natal Sharks ha ragione degli Impala Leopards senza dilagare, con un solido 34-20: quattro mete in mezz'ora per raggiungere il bonus a scanso di equivoci e mantenere il primo posto, sei mete in tutto (due del centro Strauss) contro due, John Smit risparmiato, la coppia Pienaar-Hernandez gioca per 50 minuti, Bismark e Jacobs mezz'ora. Gli Sharks sono in testa a 45 punti, ora attendono i Lions poi andranno a Kimberley all'ultima giornata: la semifinale in casa pare garantita nonostante gli impegni non da poco con due team ipermotivati, ma non lo è il vantaggio della finale casalinga il 31 ottobre, come spetta alla prima in classifica. Sarebbe un peccato, Natal primo all'ultima giornata potrebbe anche "giocare" a selezionarsi l'avversario in semifinale: chi preferireste tra Cheetahs e Griquas? - Molto più schiacciante il bottino dei Golden Lions sui Boland Kavaliers: 88-15, tredici mete con doppiette del flanker Cobus Grobbelaar, del nr.8 Willem Alberts e del centro Walter Venters. Allenatore di Boland gia' licenziato, in panchian e' arrivato il mitico Chester Williams. I Lions risalgono al quinto posto con 32 punti, ma ora sono attesi a Durban e chiuderanno la stagione ospitando Western Province: difficile impresa i playoff, non basterà la caccia al bonus, servirà almeno una impresa.Quanto a Boland e Leopards, da tempo oramai pensano ai playout con le migliori della First Division, cioe' Pumas (nove partite vinte su nove giocate) e una tra SWD Eagles, Griffons o Mighty Elephants.
National Provincial Championship - NPC - neozelandese, nono turno su tredici di regular season: il progressivo rientro degli All Blacks agevola le vittorie dei team più titolati (Canterbury, Wellington, Waikato, Otago ma non Auckland) in quello che dovrebbe essere l'ultimo torneo NPC per come lo conosciamo sinora. Dall'anno prossimo infatti si vira verso il modello Currie Cup, come ufficializzato domenica dal capo della NZRU Steve Tew: il torneo Air New Zealand Cup sara' a 10 squadre e ci saranno due divisioni inferiori, la Division One con 6 squadre di cui 4 retrocesse dalla ex NPC e più sotto l' Heartland Championship a dieci squadre: dieci, sei, dieci a coprire tutte le 26 Unions (vedi fig.), con una promozione e una retrocessione l'anno.
Quindi 4 squadre retrocederanno; non ai sa ancora quali , decidera' la Federazione (aja...) sulla base di criteri che includeranno la storia della Union, lo sviluppo e la quantità dei giocatori, i passati piazzamenti e la consistenza finanziaria; i nomi più gettonati da affondare sono Counties Manukau, Manawatu, Northland, Tasman. Qualcuno già contesta questo approccio un po' arbitrario; si preannuncia un inverno (boreale) molto caldo nell'Isola della Lunga Nuvola. Per intanto, non lo avevamo ancora evidenziato, da quest'anno basta quarti di finale: anche in NPC i playoff saranno limitati solo alle prime quattro classificate. Come in Currie Cup. Delle prime tre della settimana scorsa vince solo la prima: - Canterbury nonostante atroci indiscipline batte Northland 31-21 e si tiene il Ranfurly Shield, senza Carter, McCaw o altri All Blacks in campo, ma con Colin Slade e Casey Laulala atteso in Europa. Per Northland 11 punti di Lachie Munro. I campioni in carica sono primi a 33 punti. - Southland perde a Wellington 32-13 contro Rodney So'oialo, Corey Jane e Hosea Gear. Bonus offensivo al team della capitale e 12 punti per Kirkpatrick. La squadra di Invercargill è seconda con 28 punti, Wellington sesta con 24. - Bay of Plenty viene sconfitta a Dunedin da Otago per 26-17. Alcuni reduci dall'Italia nel team dell'isola meridionale in via di risveglio: Charlie Hore ex Viadana schierato primo centro, l'estremo Ben Smith ex Calvisano oggi autore di due mete. Glenn Dickson segna 16 punti. Per gli Steamers capitanati da Colin Bourke a l'Aquila nel 2006/07, due mete degli avanti Retallick e Braid e soli 7 punti per Mike Delany. La squadra basata a Mount Maunganui e Rotorua è ora quarta con 25 punti, Otago risale la china, è decima con 18 punti. - Ne approfitta Hawke's Bay, vincente su Manawatu per 35-30: 15 punti al piede per Matt Berquist e tre mete sulle 4 dei Magpies per Zac Guilford (per cui lasciamo la stessa sua foto della settimana scorsa), la terza decisiva a 4 minuti dalla fine; 3 mete per i Turbos e 15 punti per Isaac Thompson sostituto di Aaron Cruden. La squadra basata a Napier e' terza a 26 punti, quella di Palmerston North scende all'undicesimo posto con 17. Tasman batte Auckland alla seconda sconfitta in fila per 12 -8, grazie a una splendida rush defense spinta dal pubblico e con una meta decisiva del centro Andrew Goodman, che annulla il calcio del sorpasso di Ash Moeke. Ora i Makos sono quinti a 24 punti, Auckland settima con 22. In bassa classifica: - Waikato continua la fase positiva, forse troppo tardiva, andando a vincere a New Plymouth col Taranaki. Una meta del capitano, il pilone Penn e 9 punti di Will Ripia con un drop a cinque minuti dalla fine non bastano contro i 12 punti di Callum Bruce e il drop nel finale del mediano Trent Renata. - North Harbour batte Counties Manukau per 28-19: tre mete per team, 13 punti di Michael Harris contro soloi 4 al piede degli ospiti. Per concludere l'abbuffata, un po' di numeri dei giocatori:
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