Antipasto al Currie
Venerdi' di Currie Cup prima del gran finale di domani tra Blue Bulls e Free State Cheetahs.
Notare, domani verranno celebrate anche le finali under 19 (Lions - Free State) e under 21 (Sharks - Free State): le rappresentative di Bloemfontein sono in tutte le tre finali; bel movimentino rugbistico su nell'Orange FS eh?
Chissa' che la cosa aiuti a respingere lontano da Bloemfontein certe idee che girano per il Sudafrica, cioe' far largo in ogni caso alla franchigia Southern Kings di Porth Elizabeth nel prossimo SuperXV, avvenga cio' a spese di Melbourne (improbabile: al proposito, visto che ovviamente in Sanzar non s'è raggiunta l'unanimità, sono stati nominati gli "arbitri" chiamati a prendere una decisione vincolante su dove sarà basta al XV franchigia del SuperRugby: sono due neozelandesi, l'ex capitano All Blacks David Kirk e Barry Paterson, ex giudice dell'Alta Corte) o a spese di un'altra tra le attuali cinque franchigie sudafricane costretta a cedergli il posto. Ci spiace per i Lions (ma temiamo che Johannesburg sia una piazza troppo importante), sara' un motivo in piu' per fare il tifo in finale per gli underdog Cheetahs, contrapposti alla corazzata Bulls con piu' Springboks di ogni altra squadra (ma soprattutto con Morne' Steyn).
Lasciamo i discorsi per il sabato e torniamo al venerdi': si disputano le due partite decisive di ritorno del mini torneo promotion relegation tra le ultime due classificate (Leopards, Cavaliers) e le prime due della First Division (Pumas, Eagles), per decidere chi giochera' in eccellenza l'anno prossimo.
I Platinum Leopards scendono a George "forti" del 47-42 con cui hanno sconfitto in casa gli SWD Eagles all'andata, sabato scorso. Il coach dei Leopards Chaka Willemse ha affermato che i suoi nel secondo tempo dell'andata hanno concesso troppi calci di punizione, nella parita di ritorno l'obiettivo sara' di essere piu' disciplinati.
Ci riusciranno (solo un calcio concesso) ma i Leopards cominciano la partita di ritorno appena conclusa in modo piuttosto remissivo e addormentato: perdono stupidamente il controllo del calcio di avvio e in 33 secondi subiscono la meta del capitano degli Eagles, l'estremo Bevin Fortuin alla sua 100' partita con il team di George, dopo 50 caps coi Cheetahs coi quali arrivo' anche in nazionale.
Tutto il primo tempo e' dominato dai padroni di casa, che arrivano al 18-0 con un'altra meta dell'ala Nelson, un drop e una punizione di Croy. I Leopards ricominciano a giocare solo nel finale del primo tempo, quando accorciano le distanze con una meta di forza del centro DeDonker.
Nel secondo tempo rientrano rigenerati e schiacciano gli Eagles nella loro metacampo, ma producono poco. Alla fine, tra il 60' e 70', riescono a passare con quanto gli serve: piazzano un'altra meta con l'altro centro van Rensburg trasformata e un calcio di punizione di Durand per il 18-17 finale e tengono a bada la carica disperata degli Eagles negli ultimi 10 minuti in cerca della meta, quanto gli basta per vincere lo spareggio.
Infatti le due squadre terminano a pari punti "di log" nella somma delle due gare: 5+1 i Leopards, 2+4 gli Eagles, dopodiche' vale la differenza punti fatti-subiti, e qui i Leopards mantengono un +4 minimale ma sufficiente. Quindi i Platinum Leopards di Pochetfsroom rimarranno con con le unghie e i denti nella divisione d'eccellenza della Currie Cup anche l'anno prossimo.
La seconda sfida e' in corso, UPDATE alla fine, in tempo reale (live su SuperSport).Cavaliers hanno sconfitto per un pelo i Pumas per 36-35, al Boland Stadium di Wellington. Il coach dei Pumas Jimmy Stonehouse si e' detto confidente che il suo team non perdera' l'imbattibilita' casalinga di tutta questa stagione nella partita di ritorno, stasera. Chester Williams, l'indimenticato unico di colore dei famosi Springboks del titolo mondiale 1995 e director of rugby di Boland, ha detto: “E' sempre dura giocare nell'altura di Witbank, ma lo stesso rimango confidente nei miei”. Le due squadre partono con 5 punti "di log" (Cavaliers) a 2 (Pumas) e +1/-1 di differenza punti.
Ed è una gran bella spazzolata quella rifilata dai Pumas: mantengono l'imbattibilità stagionale interna con un inappellabile 40-3, sei mete a zero più cinque conversioni contro un penalty, 26-3 al primo tempo. marcano mete gli avanti Joubert Meyer, Bouwer, Coetzer e i trequarti Mentz, Venter e Marx, converte l'ala Braam Pretorius. Tante mete, anche se di un solo team e molta disciplina in campo (solo tre penalty di cui due sbagliati, uno per parte): la classica bella partita di rugby sudafricano giocata a viso aperto e ad altissima velocità, com ela precedente, solo che stavolta il mismatch tra i due team è grosso.
Peccato per la squadra di Chester Williams completamente arresasi: pare avesse trovato uno sponsor da 12 milioni di rand e stesse per reclutare due argentini, un neozelandese e un australiano.
La classifica finale del mintorneo promotion-relegation: Pumas 7 punti, Leopards e Eagles 6, Cavaliers 5; in virtù della quale i Pumas salgono e i Leopards rimangono nella divisione di eccellenza della prossima Currie Cup.
A domani.
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