Qualità, infortuni e altre cose sulla Heineken Cup
In Inghilterra hanno già cominciato ad affilare i coltelli dopo la prima giornata di Heineken Cup con una lunga serie di commenti che vanno da alcuni risultati a sorpresa alla nuova stella di Leicester Billy Twelvetrees. E che passano per la qualità mostrata in campo da Munster e Leinster - e non solo. Tanto che sul Telegraph, per esempio, si domandano: sarà pure divertente, ma qualcuno ha visto della qualità? Domanda retorica, la risposta che ci si attende è: no, assolutamente no.
Così Brian Moore prova a portare acqua al suo mulino: prima criticando Leinster, abili nel gioco al piede, capaci di chiudere gli spazi agli Irish, intelligenti a gestire il gioco nelle sue diverse fasi, ma non altrettanto astuti a trarne tutte le potenzialità. Non si può calciare per 60 metri, sostiene Moore, e non essere pronti in rimessa laterale. Ovviamente ha ragione, ma rimane il fatto che una partita si gioca con due squadre in campo.
E quasi sembra tornare di moda la solfa del non juego sulla quale i commentatori hanno campato tutta estate riferendosi alle prestazioni del Sud Africa. Magari è così, ci si eccita per i risultati finali, ma durante gli 80' non si vede un gran rugby. Magari è vero. Perché in una competizione come la Heineken, per chi va in trasferta, la prima regola è: tornare a casa con meno danni possibili. A parti invertite, ad esempio, gli Irish avrebbero ottenuto un punto di bonus. Invece, hanno fatto bottino (quasi) pieno. E poi i londinesi hanno mostrato carattere nel difendersi di fronte agli assalti dei padroni di casa. Tutto questo non conta? Che succede? Gli inglesi pretendono il rugby champagne di marca francese che loro non praticano? Misteri.
I dolori gallesi - Parlando di fatti pratici, a Warren Gatland di certo non è piaciuto il primo round. Perché ora dovrà capire con quali giocatori preparare il suo Galles ai test matches di novembre. Da quando i Lions sono tornati dalla tournée sudafricana, a Cardiff si guardano in faccia e si chiedono: ora come facciamo?
Uno sguardo veloce alla mischia: Adam Jones infortunato alla spalla; Ian Evans con guai muscolari; John Yapp con uno strappo al bicipite. Fuori c'è anche Duncan Jones, preso in considerazione come il vice di Jenkins, il pilone dei Blues che dovrebbe rientrare a fine mese. Una buona notizia sembra arrivare dal recupero di Martyn Williams.
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