lunedì 12 ottobre 2009

Campionati australi, fuori i secondi


ABSA Currie Cup: il campionato delle province sudafricane termina la stagione regolare e le semifinaliste sono quelle prevedibili a inizio stagione: il 17 ottobre avremo Natal - Cheetahs a Durban e Western Province - Blue Bulls a Newlands, Città del Capo.
Ma come ci s'è arrivati quest'anno! L'ultima giornata sintetizza in modo egregio un percorso appassionante più delle scorse edizioni, con 5 team in corsa fino all'ultima gara e sei su otto fino alla penultima giornata.
Un paio di notazioni sul torneo: la prima, aldilà della "apertura" più o meno relativa della Currie Cup di quest'anno, si dimostra ancora una volta che il rugby XV è sport spietato e i pur meritevoli sforzi dei meno attrezzati rimangono senza altri riconoscimenti che il dirsi, ci abbiamo provato sul serio e sarà per l'anno prossimo. Ci riferiamo ai Griquas, ma anche ai Lions che pure festeggiano la loro bella ma inutile vittoria.
La seconda notazione: solo vedendo la veemenza di una partita di Currie Cup ci si rende conto del perchè il Sudafrica domini la scena mondiale e sia comunque sempre lì davanti; non c'è Super14 che tenga, in Currie Cup ci sono dei calciatori bravissimi ma prima di tutto tutti cercano la meta andando avanti con testate pazzesche. Poi uno si stupisce se i sudafricani sanno difendere. E' campionato per autentici palluti sia in attacco che in difesa, il che aggiunge ulteriore spettacolarità a un torneo che allo spettatore non fa mancare proprio nulla, con la sua media di 6,32 mete per partita (quasi tre volte il Top14, il doppio della NPC). E non perche' ci siano piu' squadre "materasso" di altrove.


Venendo alle gare, liquidiamo subito i due soliti "mismatch":
- venerdì i Bulls a terzo posto acquisito la settimana precedente, andavano a farsi una sgambata dai Leopards e se ne tornavano con un indicativo 24 - 61: nove mete a due, doppietta del giovane Van Den Heever (secondo metaman del torneo con 11 mete, in coabitazione con Luke Watson dei WP: non male rispettivamente per una riserva e un avanti), 17 punti con una meta per Mornè Steyn; in meta tutti i trequarti dal nr.10 al 15, rientra Bakkies Botha e segna anche lui una meta.
- I Cheetahs invece avevano un compitino importante da svolgere a Wellington, casa della squinternata Boland: vincere assolutamente col bonus. Ci riescono in mezz'ora, sara' 10 -55 alla fine; nove le mete, con doppiette per Broussow, Nokwe (metaman del torneo con 12 mete) e Jonker. Cinque punti e rincorsa ai playoff conclusa all'ultima giornata dopo la partenza disastrosa di campionato per il primo team offensivo del torneo sia in punti che per mete segnate.
Per via del risultato sopra detto, tentare di santificare un campionato stupendo coi playoff significava per i Griquas provare a prendere almeno due punti con i campioni in carica di Natal, i quali invece avavano bisogno della vittoria possibilmente col bonus per tentare di recuperare il primo posto ed evitarsi i Bulls in semifinale.
Gli Sharks che fanno rientrare John Smit stanno avanti dal quinto minuto in poi e vincono 30 - 45, sette mete a quattro. 15 punti e una meta per Pienaar (zero i punti di Hernandez) e doppietta per l'hooker di rilievo Burden, subentrato alla mezz'ora a Bismark DuPlessis, infortunatosi subito dopo aver segnato la quarta meta per il bonus: buono assieme alla vittoria per il primo posto e evitare i Bulls in semifinale.
Nel secondo tempo i Griquas provano a rimettersi in moto: segnano la loro quarta meta per il bonus al 57' con Sarel Pretorius, sono 30-40 a un calcio di punizione dal secondo punto di bonus che li consacrerebbe quarti, ma dopo cinque minuti Ryan Kankowski va in meta, "scegliendo" che i suoi giochino la semifinale coi Cheetahs.
Ci domandavamo la scorsa settimana se questo potesse finalmente essere l'anno di Western Province, ironia della sorte proprio quando non possono più contare su Jean De Villiers; la risposta è ni, vengono sconfitti a Johannesburg dai Golden Lions per 27-25, giocandosi il primo posto raggiunto nella penultima giornata: il miglior team difensivo del torneo riceverà i Bulls in semifinale, il che da qualche anno a questa parte è come sentirsi dire "prognosi riservata".
Partono veementi come da piano gli ospiti, ma lentamente la fisicità non da meno dei Lions riequilibra la gara - notare che che questi ultimi nulla hanno da chiedere alla partita, se non finire bene il campionato davanti al loro pubblico.
Dopo il 3-17 del primo quarto, il primo tempo si chiude con un più equilibrato 17-20, determinato dalla seconda meta di LaGrange contro quelle di DeJongh e Joe Pietersen (autore di 15 punti, secondo point scorer del torneo dietro a Olivier dei Griquas e davanti a Potgeiter dei Cheetahs). L'ala Noble, uno dei migliori in campo, opera il sorpasso prima del 60', a dieci minuti dalla fine il terza linea Louw riporta avanti WP con la terza meta del 24-25; al 73' la punizione centrata di Jonck che riporta avanti i Lions. Ai Capetoniani non dovrebbe tangere più di tanto, visto che il loro obiettivo è cercare la quarta meta per la vittoria con bonus, invece spingono ma senza esito.
Nel frattempo la First Division ha eletto le due finaliste: venerdì prossimo i Pumas di Witbank, Mpumalanga Province, vincenti sui Mighty Elephants di Porth Elizabeth, Eastern Cape per 31-18 in una bella gara combattuta più di quanto dica il punteggio, se la vedranno con gli SWD Eagles di George, Western Cape, che hanno sconfitto i campioni in carica della Divisione, i Griffons di Welkom, Orange Free State, col medesimo punteggio. Entrambe se la vedranno poi nei playoff promotion/relegation con Leopards e Cavaliers, più tardi nel mese.

National Provincial Championship - NPC - neozelandese, undicesimo turno di regular season: anche in questo campionato vale il "fuori i secondi", a due partite dal termine il pool delle aspiranti ai playoff, da quest'anno ridotte a quattro, si restringe poderosamente rispetto al weekend scorso. E guarda caso anche qui, dietro a Canterbury campione in carica in fuga, si fanno sotto le "solite" Wellington, Auckland e Waikato; tra le "minnows" resiste ancora Hawkes Bay, Southland si rifà sotto a spese di Tasman, mentre si staccano Bay of Plenty e Taranaki.

Tutte vincenti fuoricasa le tre titolari di franchigie Super14 alla rincorsa da qualche turno, dal rientro dei loro All Blacks:
- Wellington con Tialata, Gear, Corey Jane e i rientri di So'oialo e Conrad Smith, va a battere domenica Northland per 7-31 con 2 mete di Hosea Gear .
- Waikato va a battere per 29-35 nella "house of pain" di Dunedin l'altra titolare di franchigia Super14 del tutto in crisi, Otago.
- Auckland con Afoa, Kaino e il rientro di Joe Rokocoko va a spingere Taranaki fuori dai giochi che contano con un 0-10 sotto la pioggia.
- L'altra franchigia titolare del Super14, i campioni in carica di Canterbury, staccano il primo biglietto matematico per i playoff battendo in casa Manawatu per 50 -26; rientrati tutti gli All Blacks in carburazione in vista dei playoff tranne Richie McCaw (patrimonio nazionale sotto tutela), vanno in meta Kieran Reid (doppietta) e Dan Carter partito dalla panchina.
Hawke's Bay può contare sul nazionale Waldrom autore di due mete ma ancor di più sul plurinominato su queste note Zac Guildford, che mette a segno il suo secondo hat trick del torneo (3 mete) nella vittoria per 54-8 sul fanalino di coda Counties Manukau. Bella la sfida del ventenne dei Magpies a 12 mete con Hosea Gear (10 mete) per il posto di metaman del torneo.
- Southland col rientrante Jimmy Cowan vince nettamente in casa una importante sfida tutta Meridionale in ottica playoff, contro Tasman per 41-0: sette mete, hat trick per l'estremo Glenn Horton.
- Il rientro con meta di Luke McAlister fa bene a North Harbour vincente su Bay of Plenty per 28-7.

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