domenica 1 novembre 2009

Bulls - Cheetahs, la partita (quasi) perfetta

Finale di Currie Cup 2009: al Loftus Versfeld di Pretoria Blue Bulls 36 - 24 Free State Cheetahs.

E tutto il resto è noia, verrebbe da chiosare avendo ancora negli occhi le immagini di questo classico dei classici.
Eppure la giornata di ieri non era avara di rugby, c'era la possibilità di gustare test match, rugby neozelandese e campionati europei tutti ad altissimo livello, ma che figura ci fanno con la finale di Currie Cup? Una apoteosi di quel rugby veemente, intenso e senza risparmio che tanto ci piace. Poi qualcuno si chiede ancora come mai i sudafricani siano al top del rugby mondiale!
Intendiamoci, non è stata certo una partita priva di errori o arbitrata perfettamente o massimamente equilibrata, anzi. Lontanissima dai classici paradigmi dello "scontro di cartello" alla europea, è stata un "forti contro deboli" nella tana dei più forti, un Davide contro Golia in cui il primo non ha cercato scuse, ha attaccato frontale senza giochetti e le ha buscate, ma lo stesso non ha mollato se non nel finale, non sul piano del gioco ma in quello che alla vigilia era considerato il suo unico punto di forza, la disciplina.
Eroici Cheetahs a continuare a provarci senza battere ciglio tra le terrificanti mazzate prese, very cool i Blue Bulls a non farsi travolgere dalla "sindrome di Instanbul" (quella di Milan - Liverpool), sempre in agguato quando la posta è alta e il più forte crede di aver chiuso la partita ma viene rimontato.
Il mismatch tra il team terzo classificato in regular season solo perchè depauperato dei molti Springoboks e la quarta classificata solo grazie alla differenza punti, è evidente sin dalle formazioni (in corsivo i nazionali):

Blue Bulls: 15 Zane Kirchner, 14 Francois Hougaard, 13 Jaco Pretorius, 12 Wynand Olivier, 11 Bryan Habana, 10 Morné Steyn, 9 Fourie du Preez, 8 Pierre Spies, 7 Dewald Potgieter, 6 Deon Stegmann, 5 Victor Matfield (c), 4 Bakkies Botha, 3 Werner Kruger, 2 Derick Kuün, 1 Gurthro Steenkamp.
Repl.: 16 Bandise Maku, 17 Rossouw de Klerk, 18 Danie Rossouw, 19 Pedrie Wannenburg, 20 Heini Adams, 21 Burton Francis, 22 Gerhard van den Heever.

Free State Cheetahs: 15 Hennie Daniller, 14 Lionel Mapoe, 13 Corne Uys, 12 Meyer Bosman, 11 Danwel Demas, 10 Jacques-Louis Potgieter, 9 JP Joubert, 8 Ashley Johnson, 7 Frans Viljoen, 6 Heinrich Brussow, 5 David de Villiers, 4 Nico Breedt, 3 WP Nel, 2 Adriaan Strauss (c), 1 Wian du Preez.
Repl.: 16 Richardt Strauss, 17 Coenie Oosthuizen, 18 Izak van der Westhuizen, 19 Kabamba Floors, 20 Tewis de Bruyn, 21 Louis Strydom, 22 Fabian Juries.

La cronaca: nel primo tempo il pallino tutto e sempre nelle mani dei Cheetahs, che detengono il possesso attaccando veementi con intensità e velocità, lanciando dentro i ball carrier lungo tutto il fronte a rifilare capocciate incredibili; i Bulls lasciano fare ( o subiscono?) difendendosi con un certo ordine. E colpiscono in contropiede, letali come un mamba verde o una squadra di Nereo Rocco: al quarto minuto l'ala Hougaard prende in meta un perfetto calcetto di Dupreez al primo affacciarsi nei 22m avversari, al 15' nuovamente DuPreez lancia Habana sul lato sinistro (forse con un passaggio in avanti), al ventesimo sempre Habana alla sua ultima partita coi Bulls è il più lesto ad appropriarsi di un calcio di liberazione sempre di Du Preez. Ovviamente Steyn trasforma tutto, incluso un calcio di punizione cinque minuti dopo.
Tre mete, 24 a zero in 25 minuti, qualsiasi altra gara sarebbe stata segnata. Non coi Cheetahs in campo, i quali continuano imperterriti a martellare detenendo il possesso (a fine primo tempo più del 75%, con 50 placaggi lato Bulls contro i soli 12 dei Cheetahs).
Il capocannoniere del torneo Potgeiter si permette il lusso di sbagliare un penalty molto facile, poi finalmente ce al fanno a passare, il flanker Viljoen e il centro Uys segnano due mete di forza per il 24-14; senonchè Steyn lancia il suo segnale di dominanza con un drop che segna il 27-14 del primo tempo.
Alla ripresa Potgeiter inizia a calciar tattico a ogni suo secondo possesso, evidentemente i Cheetahs si sono resi conto di aver rinunciato per un tempo a una delle loro armi migliori - Broussow a cacciar palla nelle ruck impostate dagli avversari. Il parziale dei primi dieci minuti del secondo periodo vede i Cheethas rosicchiare il vantaggio dei Bulls; a una punizione di Steyn risponde la meta di Nico Breedt dopo che la mischia del Free State rolla impietosamente via quella dei Bulls a dieci metri dalla meta, poi il drop di Potgeieter, e siamo al 30-24 con ancora quasi mezz'ora da giocare.
E' il momento topico della gara, ed è quando salta fuori l'esperienza: i Bulls rimangono freddi, i Cheetahs perdono la testa. Il primo a sklerare è proprio Potgeiter, buttando via un possesso con un calcetto sbagliatissimo verso l'ala a imitare DuPreez quando erano a 5 metri dalla meta del possibile sorpasso.
E' il segnale del "rompete le righe", arrivano tre indiscipline di cui due trasformate e un cartellino giallo a ripristinare i 12 punti di distacco, nonostante i veementi attacchi dei Cheetahs nel finale.

Tre mete convertite e un drop per parte, la differenza la fanno 4 punizioni marcate da Mornè Steyn (su cinque concesse) a zero (su una concessa). Un minuto dopo la fine tutti sbolliscono dopo averci messo l'anima, rinfoderano spintoni e buffetti e si salutano a testa alta: vincono i migliori, gli sconfitti si sono guadagnati il rispetto di tutti.
Habana chiude con i Bulls e migra verso la costa vincendo l'unico titolo che ancora gli mancava e col record assoluto di due mete in finale; DuPreez è meritato Man of the Match, tutti i Bulls sempre concentratissimi e "umili" in difesa, spietati in attacco, intascano il mitico double quest'anno: Currie Cup e Super14.
La prima linea Cheethas - Wian DuPreez (la sua uscita si sente eccome), capitan Adriaan Strauss e WP Nel - dominante e al contempo mobilissima, meriterebbe un riconoscimento condiviso con tutto il pack Cheetahs, in primis Nico Breedt e Frans Viljoen, mentre le due star Potgieter davanti alla "suo" pubblico e Broussow non han saputo distinguersi.
Giornata agrodolce per il rugby dell'Orange Free State: nella mattina vanno a vincere sia il titolo Under19 battendo i Lions e anche quello Under21, finale contro gli Sharks.
Avrete compreso come questa finale di Currie Cup sia paradigmatica, illustrando al meglio la mia personale concezione del Right Rugby; mi scuserete allora se risulterò un filo distratto, al limite del sufficiente (col massimo rispetto) nei prossimi commenti di Premiership, Magners, Top14, Super10 o persino in alcuni dei Test Match: sarà come ritrovarsi con i soliti amici al bar dopo aver speso una imprevista notte di fuoco con una Naomi nei su' cenci. Ehhh ...In serata infine, senza disturbare le finali del campionato più antico del mondo (mica come il disastro NPC di quest'anno), arriva l'annuncio dei 37 Springboks (20 avanti, 17 trequarti) selezionati per il tour europeo che toccherà Francia (12 nov.), Italia (21 nov.) e Irlanda (28 nov.), oltre alle sfide non test con Leicester e i Saracens "sudafricani".

Coach Peter de Villiers testerà nove nuovi nomi - quattro dai Blue Bulls: il mediano di rincalzo Heini Adams, l'utility back Francois Hougaard, il vice-vice tallonatore Bandise Maku (vien dopo Kuun e Ralepelle) e il flanker Dewald Potgieter capitano degli Emerging Springboks; due dai GWK Griquas, il flanker Davon Raubenheimer e l'estremo Riaan Viljoen; il centro di Western Province Juan de Jongh, il lock Alistair Hargreaves degli Sharks , il numero otto dei Cheetahs Ashley Johnson.
Richiamati cinque esclusi dal recente Trinations a già testati: Zane Kirchner estremo dei Bulls, l'ala Jongi Nokwe dei Cheetahs metaman di Currie Cup, e il centro dei Cheetahs Meyer Bosman, il solito estremo Earl Rose dei Lions e sempre dai Lions il pilone Heike van der Merwe.
Gli altri sono i veterani del TriNations, si fa prima a vedere chi è rimasto fuori: l'infortunato Juan Smith dei Cheetahs, Ricky Januarie di WP, i due expats Frans Steyn e Jean DeVilliers, Johann Muller degli Sharks.

I quesiti cui DeVilliers si attende risposte in questo tour in cui i suoi non dovranno dimostrare nulla ma in cui saranno assolutamente "sotto tiro" da parte di tutti, sono sostanzialmente due: chi è il vice Steyn all'estremo (prova d'appello per Zane Kirchner, già deludente coi B&I Lions e l'eterna promessa Earl Rose, con nuovo che avanza Viljoen e la già provata rilocazione di Pienaar; escluso Terblanche, forse per l'età) e chi al primo centro al posto di DeVilliers, in alternativa a Jacobs.
Springbok touring squad 2009
Note: + Denotes new cap
* Denotes recalled to squad
(Test caps in brackets)
Forwards
John Smit – Sharks, Captain (90)
Victor Matfield - Vodacom Blue Bulls, Vice-Captain (89)
Andries Bekker - Vodacom Western Province (18)
Bakkies Botha - Vodacom Blue Bulls (63)
Heinrich Brüssow - Vodacom Cheetahs (10)
Schalk Burger – Vodacom Western Province (53)
Bismarck du Plessis - Sharks (30)
Jannie du Plessis - Sharks (12)
+ Alistair Hargreaves - Sharks (-)
+ Ashley Johnson - Vodacom Cheetahs (-)
Ryan Kankowski - Sharks (10)
+ Bandise Maku - Vodacom Blue Bulls (-)
Tendai Mtawarira - Sharks (19)
+ Dewald Potgieter - Vodacom Blue Bulls (-)
Chiliboy Ralepelle - Vodacom Blue Bulls (8)
+ Davon Raubenheimer – GWK Griquas (-)
Danie Rossouw - Vodacom Blue Bulls (43)
Pierre Spies - Vodacom Blue Bulls (28)
Gurthrö Steenkamp - Vodacom Blue Bulls (22)
* Heinke van der Merwe - Xerox Lions (1)
Backs
+Heini Adams – Vodacom Blue Bulls (-)
* Meyer Bosman - Vodacom Cheetahs (3)
+ Juan de Jongh - Vodacom Western Province (-)
Fourie du Preez - Vodacom Blue Bulls (52)
Jaque Fourie - Xerox Lions (51)
Bryan Habana - Vodacom Blue Bulls (54)
+ Francois Hougaard - Vodacom Blue Bulls (-)
Adi Jacobs - Sharks (28)
* Zane Kirchner - Vodacom Blue Bulls (1)
Odwa Ndungane - Sharks (6)
* Jongi Nokwe - Vodacom Cheetahs (4)
Wynand Olivier - Vodacom Blue Bulls (24)
Ruan Pienaar - Sharks (35)
JP Pietersen - Sharks (30)
* Earl Rose - Xerox Lions (-)
Morne Steyn - Vodacom Blue Bulls (9)
+ Riaan Viljoen – GWK Griquas (-)

Springbok Tour Fixtures
Nov 6 vs Leicester at Welford Road
Nov 13 TEST vs France at Municipal Stadium, Toulouse
Nov 17 vs Saracens at Wembley Stadium
Nov 21 TEST vs Italy at Stadio Friuli, Udine
Nov 28 TEST vs Ireland at Croke Park, Dublin

2 commenti:

tagus ha detto...

che partita ragazzi!
dal mio punto di vista viljoen dei cheetas è "la" terza linea.
sono un amante del rugby da trincea ma la lucida follia di ofs sabato mi ha esaltato.
ad inizio secondo tempo i bulls hanno addirittura basculato.
poi la loro capacita di individuare la giugulare degli avversari ha fatto aggio.giusto così ma grandissimi cheetas.il fatto che abbiano così pochi internazionali la dice lunga sulle possibilità di scelta di pdv.

Abr ha detto...

molto d'accordo, su Vijoen e tutto il resto. E quella prima linea!
Avessero saputo mantenere il sangue freddo per altri 5 minuti (ah Potgieter, quel calcetto in area di meta ...), forse saremmo qui a celebrare la "madre di tutte le vittorie inattese".

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