Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

PlanetRugby dopo i Test match di novembre fa le sue prestigiose incoronazioni dei migliori; visto che sta per scendere in campo la storica regina di tutte le selezioni ruolo-per-ruolo, i mitici Barbarians, e dato che il giochino è interessante per gli appassionati, e oltretutto visto che il mondo è bell0 perchè le opinioni sono svariate, alle scelte dei nostri commentatori anglosassoni preferiti contro-proponiamo le nostre.
Vediamole; il primo nome è l'eletto di Planetrugby, tra parentesi il selezionato Barbarians nel ruolo, in rosso la nostra scelta. E perchè no, nei commenti la vostra, se vi piace.

15 Mils Muliaina (nei Barbarians: Drew Mitchell)- Grande contro la Francia, ma noi gli preferiamo la consistenza dell'irlandese Robert Kearney .

14 Vincent Clerc (B.: Joe Rokocoko)- Meriterebbe più di una citazione visto "l'inferno" lungo un anno da cui è ottimamente riemerso, a noi è piaciuto di più Tommy Bowe ma alla fine scegliamo il giovin gallese Leigh Halfpenny, per aver segnato la più bella meta di novembre dopo la seconda di Shane Williams e quella del nostro McLean, più le "bombe" dalla lunga distanza al piede.

13 Brian O'Driscoll (B.: Jaque Fourie) - Nobody compares. Not in this position. Conrad Smith è un grande, ma come si fa a discutere BoD? E' uno di cui potremo dire ai nostro figli, l'ho visto giocare. Ci allineiamo volentieri a PR.

12 Yannick Jauzion (B.: Jamie Roberts)- C'è sempre piaciuto come gioca, è stato bravo contro Samoa e ha segnato una meta favolosa, ma anche lui cade vittima della dèbacle con gli All Blacks. Questo posto lo merita a nostro avviso la rivelazione australiana Quade Cooper, il "close second" per PlanetRugby, una presenza che rende e fa rendere meglio anche Matt Giteau.

11 Sitiveni Sivivatu (B.: Bryan Habana)- Concordiamo, per la sua devastante performance con la Francia ma anche per la sua forma durante tutta la stagione, mentre Shane Williams ha brillato (e molto) solo con l'Argentina.

10 Matt Giteau (B.: Matt Giteau) - Spiacente ma non troviamo molto sensata la nomina dopo il disastro al Murrayfield: un fuoriclasse non è uno che segna necessariamente tanto, è uno che la mette dentro quando serve. Preferiamo premiare la consistenza di Dan Carter, con menzione d'onore a Jonathan Sexton; ci sarebbe piaciuto menzionare anche il ritorno di Jonny Wilkinson, avesse vinto di più in questo novembre.

9 Will Genia (B.: Fourie Du Preez)- C'è poco da dire, concordiamo anche per carenza di competitori, Fourie Du Preez a parte.

8 Jamie Heaslip (B.: George Smith) - Scelta un po' ovvia per la sua abilità a correr dritto come fosse un centro; ci piace osare sopravanzarlo con Juan Martin Fernadez Llobe, capitàn e lidèr in campo dei Pumas; e ci sarebbe piaciuto nominare anche Sergio Parisse, non fosse rimasto cristallizzato in quell'angolo destro di San Siro a chiamare eternamente mischia (e non avesse provato quel drop osceno a Udine ...).

7 David Pocock (B.: Schalk Burger) - Altra grande giovane rivelazione australiana, basti pensare che ha sottratto il posto a un certo George Smith. Tal quale Broussow contro i Lions. Non si può dimenticare però che esiste e sussiste ancora l'obiquo Richie McCaw, trascinatore dei suoi per tutto novembre e ispiratore della intensità con cui la Francia è stata stracciata, per cui lo preferiamo; il giovane Rhodesiano di nascita cresce velocemente come Sexton, ma deve ancora sudarne diverse per considerarsi al livello del Player of the Year. Anche il francese Dusatoir meriterebbe per la sua partita contro il Sudafrica, ma cade anche lui vittima dell'ultima partita.

6 Rocky Elsom (B.: Rocky Elsom)- Non si discute, ha anche segnato una meta. Come Jerome Kaino contro la Francia che merita la menzione.

5 Paul O'Connell (B.: Victor Matfield)- Eclipsed Victor Matfield, è la motivazione. Vero, per il no show del sudafricano.

4 Sebastien Chabal (B.: Carlo del Fava)- L'Orco ha indubbiamente avuto impatto ogni volta che ha giocato palla, ma era titolare nella fatal Marsiglia. Nathan Hynes s'è beccato un brutto cartellino giallo quindi s'è autoescluso; il nostro "Bakkies Botha Award" per il lock cattivo, affiancato per fare il lavoro sporco a quello "alato" va a .. Brad Thorn? Alu-Wyn Jones? O'Callaghan? Mmm... Stavamo per nominare monumento Simon Shaw, ma ci siamo detti, a parità di (ottimo) display difensivo dinamico ma in più un supporto fantastico alla mischia chiusa vincente, si premi Carlo Del Fava. Sbagliamo?

3 Martin Castrogiovanni (B.: WP Nel)- Nobody could cope quanto è così in forma.

2 William Servat (B.: Bismark Du Plessis)- No: anche lui paga la bad performance con gli All Blacks, e poi al limire è stato pari efficace di Szarzewski. Scusate la nostalgia, ma in quella posizione premiamo il ritorno di capitan John Smit: nel suo antico ruolo di tallonatore ha fatto da terzo pilone e ha contribuito a massacrare la mischia irlandese. Scusate se è poco.

1 Fabien Barcella (B.: Totò Perugini) - Ha distrutto Tialata, ma anche Totò Perugini l'ha fatto, e come ammette Planetrugby il giovane francese è still a little inconsistent. Premieremmo quindi l'italiano ma tre star azzurre ci sembran troppe, quindi nominiamo l'esperienza dell'australiano Benn Robinson, distruttore della arrangiata mischia gallese e argine contro i giovanotti inglesi.

Quattro australiani, tre irlandesi, tre neozelandesi, due italiani, un sudafricano, un gallese, un argentino; mentre per PR ci stanno 4 Aussie, 2 Kiwis, 5 francesi (!), 3 irlandesi, 1 italiano (nei Barbarians 1 Kiwis, 4 Aussie, 7 Boks, 2 italiani, 1 gallese). Chi c'è e chi ci fa di più?