Munster prenota un posto tra le grandi
Thomond Park, Limerick: Munster 12 - 9 Northampton Saints.
Ultima grande sfida della Pool 1 per decidere chi può staccare direttamente il biglietto per i quarti di finale di Heineken Cup. Da una parte i soliti irlandesi, che questo torneo lo conoscono come le loro tasche. Dall'altra i Saints inglesi che sbarcano a Limerick forti di un bel gioco organizzato che però non brillerà nella notte irlandese. E così i rossi guidati da Paul O'Connell rimangono imbattuti tra le mura amiche. Bel match, non strepitoso, ma molto combattuto e tirato perché la posta in gioco è molto alta. E si sono visti un po' di placcaggi come si deve, portati regolarmente: non è scontato. Northampton si accontenta di un punto di bonus che però non potrebbe bastare per passare il turno come una delle due seconde meglio piazzate.
Si scontrano due modi diversi di vedere il rugby, dicevamo. La compostezza dei padroni di casa da una parte, il brio degli inglesi dall'altra: ma quando si capita a Limerick i discorsi cambiano e non c'è traccia della determinazione dei Saints. Tanto che piuttosto che procedere ordinatamente (i punti vengono tutti dai piedi e clamorose occasioni di meta non ce ne sono, tranne che per i Saints, ma si dirà a proposito), conviene fare un salto al minuto 60, quando il risultato è di 9-6 per Munster, che però rimane in 14 per il cartellino giallo che l'arbitro rifila al capitano d'Irlanda e dei Lions versione Sud Africa.
Munster rimane così con un uomo in meno in mischia, reparto dove ha sofferto la spinta Saints per tutto il match, sino ad allora perché improvvisamente lo scenario cambia. Northampton si smarrisce, mentre gli irlandesi hanno il sostengo dei 26.000 del Thomond Park dalla loro. Quando era legittimo aspettarsi la marcatura pesante per la compagine inglese da una mischia posizionata a pochi metri dalla linea di meta avversaria, la terza linea Munster recupera un preziosissimo ovale e smonta in un solo attimo tutti gli sforzi degli avversari. Di più, parte all'attacco e sposta il gioco nella metà campo opposta. O'Connell guarda da bordo campo con gli occhi spiritati, i Saints hanno le aureole ammaccate e non propriamente luccicanti, O'Gara al 71' infila i pali da un calcio di punizione e i suoi volano sul 12-6.
Myler entra al posto di Geraghty all'apertura per i Saints e quattro giri di lancette più tardi segna sempre da punizione per il 12-9 che riaprirebbe i giochi nel finale. Ma non se ne fa nulla, addirittura Northampton decide di calciare direttamente in rimessa dopo un fallo compiuto da Munster che permetteva di ripartire dai propri 22 a tempo scaduto. Non c'è la convinzione e non ci sono le gambe per risalire tutto il campo.
Munster: Paul Warwick; Doug Howlett, Keith Earls, Jean de Villiers, Denis Hurley; Ronan O'Gara, Tomas O'Leary; Wian du Preez, Denis Fogarty, John Hayes, Donncha O'Callaghan, Paul O'Connell (capt), Alan Quinlan, Niall Ronan, David Wallace
Replacements: Damien Varley, Marcus Horan, Tony Buckley, Donnacha Ryan, James Coughlan, Peter Stringer, Lifeimi Mafi, Ian Dowling
Northampton: Ben Foden; Chris Ashton, Jon Clarke, James Downey, Bruce Reihana; Shane Geraghty, Lee Dickson; Soane Tonga'uiha, Dylan Hartley (capt), Euan Murray, Ignacio Fernandez Lobbe, Juandre Kruger, Courtney Lawes, Phil Dowson, Roger Wilson
Replacements: Brett Sharman, Alex Waller, Brian Mujati, Christian Day, Neil Best, Alan Dickens, Stephen Myler, Chris Mayor
Gli irlandesi vanno così a fare compagnia a Biarritz e Tolosa tra le elette alla fase knockout; dita incrociate invece per i Saints, in attesa che il week end completi la lista delle otto grandi d'Europa. Si sono accontentati del bonus per raggiungere 19 punti, buoni probabilmente solo per tornare a vincere in Euro Challenge; proprio quel punto "perso" a Treviso potrebbe costargli caro nel confronto a distanza con gli Irish, ecco un fatto che va oltre le belle parole e instilla vero rispetto verso chi ha saputo toglierti punti e obiettivi.
USAP Perpignan 36 - 6 Benetton Treviso - Il Perpignan vince come da pronostico e da forze sulla carta l'altra sfida del girone: col fattore campo non si scherza in Heineken Cup. Primo tempo chiuso con un dignitoso 8-3, nel secondo tempo Benetton non riesce più a tenere basso il ritmo e i padroni di casa dilagano segnando 4 mete (doppietta per il tallonatore Tincu) oltre a quella del primo tempo.
Treviso conclude non positivamente una Heineken Cup rispetto a come era cominciata: proprio con la vittoria in casa sui francesi, con le convincenti prestazioni contro i Saints e nel primo tempo della trasferta a Limerick. A mente fredda però, di conquistare 5 punti in un girone comprendente i campioni di Keltia nonchè primo club nel ranking europeo, i campioni di Francia e uno tra i primi tre team della Premiership nonchè detentore della Challenge Cup, a ottobre ci avremmo messo la firma. Un paio di punticini in più ci potevano stare ma sono utili lezioni, mentre di autentiche umiliazioni Treviso ne ha incamerate ben poche quest'anno, fondamentalmente solo quindici minuti nel solito gennaio nefasto.
UPDATE AMLIN EURO CHALLENGE:
In stretto ordine di apparizione, in Pool5 Montauban 27 - 20 Albi: i rappresentanti del Tarn et Garonne rischiano grosso, a metà del primo tempo subiscono due mete in sequenza dagli Albigesi e si ritrovano sul 6-17, ma poi partono e segnano tre mete oltre ai 12 punti di Audy.
Sforzo inutile comunque, poco dopo la Pool5 viene risolta (quasi) come previsto: Newcastle Falcons 20- 3 Petrarca Rugby: una meta di punizione, poi un'altra del sudafricano Gcobani Bobo e otto punti di Gopperth (in foto) contro il solo calcio di Mercier. Manca però il bonus, merito della difesa dei padovani e, come si diceva per Treviso, è il miglior modo di guadagnare il rispetto avversario. Il Kiwi Gopperth soffia il posto di leader della Challenge per punti segnati proprio a Mercier, ma il franco-patavino comunque rimane il leader per punti segnati all time nella Coppa (più di 500).
Falcons vincitori del girone 5 con 23 punti, pari ai Wasps leader della Pool4: col bonus li superavano, ora invece per sapere se giocheranno i quarti in casa devono badare a quanti punti finiranno Leeds o Bourgoin e Tolone (i Sarries invece non possono raggiungerli), con Connacht plausibilmente a finire la fase a gironi come miglior prima classificata.
Pool 2: Montpellier 8 - 3 Worcester - Inutile partita nel girone già vinto da Connacht, a 21 punti prima di giocare con Madrid; Montpellier seconda con 19 punti, Worcester autentica sorpresa negativa della Challenge, ferma a 13.
4 commenti:
Personalmente la definirei una partita in cui Munster entra in campo dicendo: prego accomodatevi, a voi l'iniziativa, noi vi controlliamo. Non c'è quasi un singolo tentativo di Munster di far qualcosa di diverso dal gioco tattico territoriale, proponendo attacchi non individuali. Freno a mano tirato insomma.
E' un modo di impostare la gara che poteva costargli molto molto caro: gli irlandesi non avevano messo in conto di venire totalmente schiacciati da Euan Murray e company in mischia, e i Saints non saranno stati lucidissimi (non è il loro punto di forza) ma timori reverenziali zero.
Era sufficiente che coach Mallinder si rendesse conto che Geraghty non c'era di testa e con un atto di coraggio e lungimiranza lo sostituisse col più freddo e preciso Myler molto prima del 70', e solo coi calci Munster perdeva in casa da un club (inglese) per la seconda volta in dieci anni.
Ottime notizie per l'Italia: il pack irlandese (Hynes) non regge. Pessime dal pack scozzese: Euan Murray fa paura, spostiamo la partita nel Giorno del Signore ...
Saranno gli effetti delle cure italiane che in Scozia somministrano agli avanti...
Challenge : Il Petrarca ha solo la soddisfazione di negare un bonus-mete che era fortemente voluto dai Falcons, e di aver fatto una partita eccezzionale in difesa (mancavano ancora i 5 titolari persi nel derby) tale da non prendere punti durante i 10 min di inferiorità numerica, e di aver retto quasi tutto il secondo tempo con un 19enne all'apertura (Chillon per Mercier), un altro (Barbini) a flanker e 12 giocatori in campo che vengono dalle PROPRIE giovanili.
è una magra soddisfazione, ma è pur sempre una base anche modesta da cui costruire.
Quest'anno dobbiamo accontentarci di poco rispetto alla scorsa stagione Giorgio, ma sicuramente il Petrarca, nella contingenza e con le sue proprie forze, è una delle poche nostre che ha saputo farsi rispettare quel minimo.
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