domenica 3 gennaio 2010

Prima pinta del nuovo anno - updated

Freddo, fango e anche la neve per il primo turno di Guinness Premiership del 2010 dove i Saracens perdono con Leicester, mentre i Saints battono gli Irish e Gloucester e Worcester si mettono d'accordo per un pareggio. Risultati importanti per la classifica, anche perché ora arriva il tempo della mietitura corposa prima che le nazionali, in vista del 6 Nations, convochino i pezzi grossi dei singoli team.

Saracens 15 - 22 Leicester - Cominciamo dai saraceni che - sarà per il nome, chi lo sa - durante le feste hanno registrato due pesanti sconfitte: questa volta è arrivata contro i Tigers che dopo il primo tempo erano in svantaggio 6-3, ma nella ripresa hanno tirato fuori gli artigli grazie ad un superbo lavoro della mischia. La maggior parte dei punti è opera di Toby Flood (17 a referto). Dall'altra parte delle barricate, assenza di gioco e di fantasia per una formazione che incappa come detto in due sconfitte di fila dopo aver messo un bel filotto di vittorie per tutto il resto della stagione. Brillano con Leicester anche le stelle di Lote Tuqiri e Scott Hamilton, mentre non ha brillato l'arbitro David Rose, ma questa è quasi una litania ultimamente in Premier. L'unica meta segnata è stata quella di Hipkiss, poi ci ha pensato il piede di Flood per gli ospiti. Tra i Saracens si sono divisi il compito prima Jackson poi Hougaard. Due cartellini gialli: Borthwick al 62' e il pilone di Leicester, Stankovic, al 38' del primo tempo. Nei minuti finali la grande forza mostrata dagli avanti Tigers ha messo alle strette la resistenza dei londinesi: dal 67' all'80', Flood ha ribaltato il risultato, da 15-13 al 15-22 che dà fiato alle tigri.

Northampton 24 - 22 London Irish - Gran spettacolo al Franklin's Garden con i Saints che vanno in paradiso dopo una vittoria su misura sugli irlandesi che hanno base nella capitale inglese. Match al cardiopalma con un alternarsi di vantaggi e svantaggi e che è culminato con la meta finale di Chris Ashton, autore di nove marcature pesanti nelle ultime cinque partite. Si vocifera Oltremanica di una ormai più che scontata chiamata in vista del reclutamento pro 6 Nations di cui abbiamo detto sopra. I primi 40' si chiudono con gli ospiti avanti di soli tre punti (6-9), ma all'inizio della ripresa Dowson mette a segno la prima meta dei suoi. Myler non converte e gli Irish rispondono un quarto d'ora dopo con la meta di Hewat che corre per 80 metri dopo un intercetto. Malone non sbaglia, è 16-11 Irish. Si va avanti a pedate (e colpi proibiti, con un paio di placcaggi alti che non vengono sanzionati) fino a sei dalla fine, con i londinesi sempre avanti (22-17), merito anche di un drop di Malone. A quel punto, però, Ashton tiene aggiornato il suo tabellino al 79' concede i quattro punti che contano ai suoi.

Leeds 15 - 20 Bath - Prova di orgoglio per Bath che dal 1987 non manca l'appuntamento con le fasi finali del torneo. Soffre, ma passa sul campo della cenerentola Leeds. A fare la differenza è la meta che Stephenson mette a segno al 27'. L'ex Petrarca Little fa il resto in termini di punti. Peccato per i padroni di casa che in casa, giocando in Premiership, non si impongono dal marzo 2008. Ci mette il cuore, Leeds, ma manca di idee in attacco e la difesa di Bath finisce per imbrigliare le possibili minacce, altrimenti ci pensa Little che calcia lontani tutti i palloni possibili.

Gloucester 13 - 13 Worcester - Il pallone della vittoria lo ha avuto tra i piedi Carlos Spencer che ha provato a infilarlo tra i pali dopo la meta allo scadere di Attwood da posizione defilatissima, praticamente all'altezza della linea laterale. Di poco fuori e così finisce in parità tra le due formazioni. Gloucester domina territorialmente il secondo tempo, ma pesca solo un punto sul filo del rasoio. I Warriors non sono stati da meno nella prima frazione: grazie alle mete di Rico Gear e Arr hanno allungato sul 13-5. Nel secondo tempo la disperata offensiva dei padroni di casa che ha portati i suoi frutti proprio all'ottantesimo (al 43' Robinson aveva accorciato le distanze sull'8-13 con un calcio di punizione).

L'anticipo al Sale - Venerdì gli Sharks hanno sconfitto 21-16 gli Harlequins sotto in cielo che minacciava tempesta, come poi avvenuto sugli altri campi il giorno successivo. Quarta sconfitta di fila per i Quins, che almeno escono a testa alta dopo un'altra dura battaglia, come nel match di Boxing Day contro i Wasps.

Update: Wasps 6 - 12 Newcastle - Battuta d'arresto difficile da digerire per le vespette, prese anche da affari fuori dal campo che riguardano il futuro di Danny Cipriani che non si sa mai se resterà in UK o approderà in Francia. Nel posticipo della domenica hanno ceduto il passo nella rincorsa al quarto posto nei confronti dei Falcons guidati dall'ex Super 14 Gopperth. I commentatori di lassù si lamentano, in generale, perché nonostante il boom di spettatori, il gioco in Premiership latita parecchio. Come nella sfida in questione: tanto ping-pong, tempi morti e troppi errori. Non facile da digerire, soprattutto se lo spettatore se ne sta al freddo, ma anche questa è una variabile del rugby. Il duo Golding-Hayman aiuta gli ospiti a dominare in mischia, mentre il più pericolo dei Wasps è stato il solito Simon Shaw andato vicinissimo alla meta, per poi essere bloccato all'ultimo proprio da Hayman che non gli ha permesso di appoggiare l'ovale a terra. Prossimi sfidanti della formazione londinese i Tigers.

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