Nuovo Super14, nuove regole ..
Mioddio stiamo per andare in overdose di rugby d'alta qualita': so much rugby so little time.
Nel weekend della seconda giornata del Six Nations partono le Olimpiadi invernali di Vancouver ma anche l'ultima edizione del Super14, il torneo a franchigie australi: 5 neozelandesi (Blues, Chiefs, Crusaders, Highlanders, Hurricanes) e sudafricane (Bulls, Cheetahs, Lions, Sharks, Stormers) 4 australiane (Brumbies, Reds, Waratahs, Western Force).
Ultima edizione perche' dalla prossima saranno in 15, le franchigie australiane diventeranno 5 con i Melbourne Rebels gia' attivi sul mercato - almeno a chiacchiere per ora: Gasnier, Cipriani, s'era parlato anche di Rocky Elsom.
Bene, per quanto ci riguarda come ci gestiremo? Beh la priorita' per noi Boreali rimane il Six Nations, ci saranno spazi infrasettimanali per alcuni highlights dall'altro emisfero e sfrutteremo la sosta; in generale opereremo come nell'anno scorso: recap quindicinali nella stagione regolare del torneo per poi approfondire nei playoff.
Previsioni - Avremo la stagione regolare per approfondire le novita' nelle squadre; per adesso riportiamo una previsione di Jake White, il coach del Sudafrica campione del mondo 2007: secondo lui sono sei i team attrezzati per arrivare alla semifinali e contendersi il titolo. Tre sono sudafricani, due neozelandesi e uno australiano. Tra le sudafricane grandi aspettative per gli Stormers, rafforzati dagli arrivi di Habana e Fourie; poi White vede bene i campioni in carica Bulls con i loro senior e alcuni nuovi ma già rodati come Jaques Potgieter dai Cheetahs; infine gli Sharks di John Smit col nuovo coach neozelandese Plumtree, pur indeboliti dall'assenza di Hernandez e ancor di piu' dall'annuncio del ritiro dal rugby del suo sostituto, il 25-enne Steve Meyer rientrato da Perpignan. Le neozelandesi sono sempre quelle; i Crusaders con i soliti Carter e McCaw più il ritorno di Chris Jack e l'arrivo di Zac Guildford, poi i Chiefs dalla linea arretrata fortissima; molto forti appaiono quest'anno i Brumbies di Camberra, col ritorno di Matt Giteau e Rocky Elsom.
Dopo White, buttiamo lì la nostra classica sparata a bocce ferme: semifinaliste quest'anno Crusaders, Brumbies, Bulls e una tra Stormers, Chiefs e Hurricanes. Planetrugby dice Crusaders, Bulls, Chiefs, Hurricanes e forse Waratahs. Comunque sia il Super14 non si vince in febbraio ma a maggio ...
Novità regolamentari - C'e' quest'anno un tema generale importante che il Super14 portera' sulla ribalta. Gli e' che gli australi non demordono: cacciati dalla porta tornano dalla finestra, udite udite, gli esperimenti sulle regole. Basta approccio ELVs, in questa edizione del Super14 verranno date linee guida stringenti all'interpretazione arbitrale di regole gia' esistenti.
Il fine e' sempre lo stesso, superare le secche nella fluidita' del gioco attuale liberando la palla, cioe' rendendola piu' contendibile e rimouvendo, mediante l'applicazione attenta e letterale delle regole esistenti, alcuni degli sbilanciamenti piu' evidenti che favoriscono approcci conservativi alle partite (eccesso di calci, vantaggio difensivo nelle ruck etc.). Nel dettaglio sara' richiesto agli arbitri rigore e inflessibilita' in quattro precisi momenti:
a. PLACCAGGIO - il placcatore appena tocca terra dovra' mollare immediatamente la presa sulla palla rotolando via o rialzandosi in piedi, dopodiche' puo' tornare a "scavare". Lo stesso vale per chiunque aiuti il placcatore: quando il placcato cade, deve lasciare la palla anche se lui fosse in piedi. Obiettivo e' depotenziare il vantaggio dei "grillotalpa" sull'attaccante e consentire al placcato quell'attimo per poter riciclare la palla.
b. MISCHIA -l'ingaggio andra' operato seguendo rigidamente la sequenza scandita dal'arbitro - crouch, touch, pause, engage; i piloni dovranno stare con spalle piu' alte delle anche, scendere all'ordine di engage non prima e spingere DIRITTO. Altrimenti e' punizione non piu' ripetizione. Obiettivo e' diminuire le mischie ripetute.
c. FUORIGIOCO - i giocatori davanti al compagno che ha calciato devono star fermi o tornare dalla loro parte fino a quando non vengono rimessi in gioco. In caso di infrazione e' punizione, con rispetto assoluto dei 10 metri di distanza da chi la calcia. Obiettivo e' eliminare le ostruzioni sulle ripartenze, garantendo tempo e spazio per chi contrattacca su calcio avversario e depotenziando cosi' il ping pong aereo.
d. OSTRUZIONE - basta uomini davanti al ricevutore designato nei calci d'avvio e al portatore di palla mentre si sta formando una maul, per far tagliafuori sui difensori. Obiettivo e' rendere tali fasi piu' contendibili, nel caso della seconda almeno fin che si forma.
Prima considerazione: i provvidimenti sopra se confermati anche a livello di nazionali dovrebbero piacere molto a Graham Henry coach delgi All Blacks: piu' concessioni all'attacco e meno alla difesa (penalizza il Sudafrica), meno calci tattici (penalizza l'Australia), maul meno protette e pulizia in mischia (penalizza i Boreali in genere e ... l'Italia in particolare). Aldila' delle battute, giudicheremo l'effetto che fa nelle partite. L'importante e' che tali interpretazioni spingano nella direzione del rendere la palla piu' contendibile e il gioco piu' fluido, non verso spezzatini, magari pur composti da grandi azioni alla mano ma gestiti dal fischietto dell'arbitro: e' il grande differenziatore del rugby versione union da tutti gli altri sport a palla ovale.
Un dubbio di fatto ci rimane sull'interpretazione del placcaggio, proprio perche' va contro la contendibilita', anche se bisogna ammetterlo, la difesa attualmente e' troppo avvantaggiata. Una volta nei tempi d'oro della Nba fu coniato lo slogan: "se Julius Erving avesse anche un tiro efficace, dovrebbero inventare una regola contro di lui"; ebbene nel rugby han dovuto inventare una regola contro Heinrich Brussow, l'uomo grillotalpa ...
Il tutto e' gia' stato testato nel corso della Varsity Cup sudafricana (il torneo tra universita') e della pre-season del Super 14; i risultati sembrano incoraggianti anche se e' presto per tirar conclusioni. Un raffronto tra i primi round della Varsity Cup 2010 rispetto al 2009: mischie rifatte 60% in meno (da 7 a 2.8 in media per partita); calci diminuiti del 33% (da 48.5 per partita a 32.3); mete aumentate del 250% (da 12 per partita a 30).
Ripetiamo non si tratta di nuove regole ma di linee guida vincolanti per le interpretazioni delle regole esistenti. Cio' detto e senza entrare nel merito se funzionera' o meno, rimane un unico, antico problema: si torna allo split tra Emisferi, lo stesso sport si gioca con regole (oops, "interpretazioni") diverse tra Nord e Sud. L'anno prima del Mondiale.
A quel punto, a maggior ragione proprio se questi enforcement interpretativi funzioneranno, preconizziamo il solito irrigidimento Boreale o meglio anglosassone: no da noi si gioca diversamente, ci volete fregare colpendo la mischia e le maul, e' una deriva verso il rugby league, gne gne gne gne ...
4 commenti:
Che poi a me non pare nulla di che, nel senso che si punta da applicare regole che già esistono in gran parte. Interessante ciò che riguarda la mischia, perché costringeranno certi piloni a fare i bravi sin dall'inizio, pena punti alla squadra avversaria.
E' come la Legge Socio: e' scritta e codificata, ma poi ce sta 'a Giurisprudenza, le norme attuative e alla fine di tutto il cosiddetto "libero convincimento del giudice" (mentre ce lo spiegava, un principe del foro ci illustrava il concetto mediante un clamoroso gesto dell'ombrello).
Interessante la "circolare attuativa" per quel che riguarda il fuorigioco, così ad occhio. Bisognerà vedere sul campo se funziona.
Sulla carta sembrerebbe funzionare (meno un terzo di calci), ma sui campi australi ...
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