lunedì 3 maggio 2010

Il Super14 al rettilineo finale

Dopo la scorpacciata di semifinali delle coppe europee nel weekend, riprendiamo col tran tran dei campionati in dirittura d'arrivo. Il primo spazio e' dedicato alla terz'ultima giornata di regular season del Super14, dove la lotta per l'accesso ai quattro posti della fase a eliminazione diretta si fa senza esclusione di colpi.
Turno positivo per le due sudafricane in testa Bulls e Stormers, ancora negativo per i neozelandesi Crusaders terzi, ma anche per le australiane Reds quarta e Waratahs quinta; positivo invece per i Brumbies australiani sesti e i neozelandesi Hurricanes settimi.

L'anno scorso la "quota playoff" fu a 41 punti e quest'anno non sara' molto diversa, forse ne basteranno 40; a due partite da giocare le sette squadre sopra elencate - tre australiane, due neozelandesi e due sudafricane - sono quelle che nutrono ancora chances di entrare tra le prime quattro, vedremo chi tra loro possieda il killer instinct.
Si puo' invece gia' dire arrivederci all'anno prossimo alle ambizioni di Blues, Chiefs e Sharks tutte sotto quota trenta punti e alle altre - nell'ordine Western Force, Highlanders, Cheetahs e Lions - sotto quota venti.


I Bulls chiudono la striscia del recupero degli Sharks battendoli a Pretoria per 27-19, due mete a una e 17 punti di Morne' Steyn, "sollecitato" da una striscia iniziale di 12 punti di Andy Goode, poi sostituito da Kockott che segna la meta tardiva per il team di coach Plumtree.
Gli Stormers danno il loro welcome in South Africa ai Crusaders con un sonoro 42-12: seconda sconfitta in fila dei Crociati dopo quella patita a Perth. Ai Capetonians manca solo la quarta meta per il bonus; pur sotto a meta' del primo tempo per una meta di Dan Carter, recuperano prima della fine del tempo grazie al piede di Peter Grant. Nel secondo tempo due mete di Jaque Fourie e una dell'ala Naqelevuki trovano risposta insufficiente nella meta dell'estremo Kiwi Colin Slade.
I Reds iniziano a mostrare la lingua dopo un campionato tutto all'arrembaggio: vengono battuti da un netto 32-12 dei Brumbies ancora col dente avvelenato per la sconfitta coi Waratahs. Solo il piede di Quade Cooper riesce a rispondere a quattro mete (due del pilone Ben Alexander) della franchigia di Camberra. Problemi grossi per il proseguo del team di Ewen McKenzie, alle prese con un impressionante shortage di avanti dovuto agli infortuni.
Brutto risveglio post derby vincente per i Waratahs: rimediano una sconfitta 26 - 10 con gli Highlanders nel vento e la pioggia dell'estremo Sud. E' sconfitta molto negativa per le loro speranze di playoff; due mete per il rosso flanker Adam Thomson piu' una del nr.8 Setephano, unica meta australiana per Kurtney Beale riconvertito estremo a lasciare la mediana al giovane Holmes con Halangahu apertura.
Per concludere con le squadre con chances di playoff, prosegue la scalata degli Hurricanes, vincenti nel derby con i Chiefs per 33-27. Cosa siano diventati in termini di "farfalloneria" i finalisti dell'anno scorso non si puo' dire: per la seconda partita segnano quattro mete nella prima mezz'ora - col centro Willison, il pilone Taumalolo, l'estremo Nanai e il flanker Liam Messam - per poi fermarsi e farsi superare al 74' dalle mete dell'estremo Corey Jane, del pilone Tialata e dalla doppietta del centro Ma'a Nonu, piu' i piedi di Aaron Cruden e Piri Weepu. Che a Waikato giochino a chi prende piu' doppi bonus o a chi arriva prima a farsene quattro - di mete?
Per finire, i Cheetahs raggranellano la terza vittoria in stagione chiudendo i sogni dei Blues, sconfitti 36-32 con cinque mete contro quattro: il team di Auckland guida il punteggio dall'inizio del secondo tempo a cinque minuti dalla fine e guadagna il doppio bonus. Se i Cheetahs migliorano con questa vittoria il record dell'anno scorso, i Lions invece stanno molto sotto, continuando a navigare verso il primato negativo di zero vittorie in stagione: rimediano un 12-33 casalingo da Western Force.

Come si preannuncia il rush finale per i playoff? Quest'anno le certezze sono solo i punti gia' in carniere.

Ai Bulls manca un punto per la sicurezza di esserci; ovviamente l'obiettivo e' il primo posto per giocarsi semifinale e finale in casa, ma il calendario e' molto insidioso: al prossimo turno attendono i Crusaders dalle spalle quasi al muro e chiuderanno con una passeggiata di salute a Citta' del Capo. Gli basterebbe una vittoria e un punto di bonus per assicurarsi il primo posto, ma con avversari cosi' ...
Gli Stormers sono sotto di cinque punti dai capoclassifica e sopra di quattro alla terza; godono di minimi vantaggi nel calendario, almeno sulla carta: prima visiteranno gli Sharks cui rimane poco da dire e chiuderanno in casa, ricevendo proprio i Bulls: potrebbero tentare il colpaccio, in ogni caso sta solo a loro garantirsi the second berth.
A chi sta a quota 34 punti potrebbe bastare una sola vittoria in due gare, ma serviranno molto probabilmente anche un paio di punti di bonus: i Crusaders hanno iniziato il tour con due sconfitte in fila e lo chiuderanno a Pretoria, per poi tornare a casa e incontrare i Brumbies; i Reds con problemi di organico avranno la sfida diretta in trasferta a Wellington e chiuderanno ricevendo gli Highlanders.
A chi sta sotto invece serviranno due vittorie: i poco affidabili Waratahs a 33 punti visiteranno gli squinternati Chiefs e chiuderanno ricevendo gli Hurricanes, mentre a 32 punti i motivati Brumbies riceveranno gli Highlanders per andare a chiudere a Christchurch; quanto ai rampanti Hurricanes, con due sfide dirette ascendono al ruolo di king maker - o di Aussie Killer secondo come andra': riceveranno i Reds per poi visitare i Waratahs.

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