venerdì 7 maggio 2010

Venerdi' giocato in Sudafrica

Questo weekend di carne al fuoco australe dal punto di vista rugbistico ce ne sara' parecchia. Spezzetteremo quindi la cronaca con UPDATE progressivi in altro post e un sunto complessivo finale del Super14 che sta concludendo la sua regular season (e' il penultimo turno), con molte gare che sanno di spareggio per accedere ai playoff.
Qui daremo uno sguardo alle due gare fondamentali in Sudafrica del venerdi'.

Hurricanes 44 - 21 Reds
La dimostrazione che la squadra di Wellington e' tornata in forma al momento giusto del campionato e puo' battere chiunque non e' solo la sua striscia vincente ma anche i 31 punti a zero rifilati ai Reds nel secondo tempo, i quali peraltro soffrono di molte assenze nel pack e sono rimasti praticamente senza seconda linea.
I padroni di casa partono bene con un meritato 8-0 nel primo quarto d'ora, fatto di dominio territoriale e di possesso. Assenze o meno, i Reds di coach McKenzie rappresentano pero' una brutta gatta da pelare: prima della fine del tempo infilano tre mete che li portano sul 8 -21, sfruttando la capacita' di Quade Cooper e Will Genia a cambiar rapidamente lato e di offrire sostegno, cose che il team di Wellington difende poco e male.
Proprio alla fine del tempo Hosea Gear segna la sua prima meta di tre, forse sfruttando un attimo di relax degli australiani, convinti che la palla venisse calciata fuori per chiudere il tempo invece che nelle mani dell'ala che la schiacciava acrobaticamente nell'angolino (in foto).
Al rientro in campo l'altro evento che cambia l'inerzia della partita e' l'immediata l'espulsione temporanea del flanker Andrew Shaw per placcaggio pericoloso; il fatto costa ai Reds due ulteriori mete in inferiorita' numerica, mentre la difesa dei padroni di casa tornava a livelli piu' accettabili.
Alla fine i Canes con Gear in gran spolvero segnano cinque mete (3 di Gear, una di Ellison e la prima di Jane) centrando il bonus, mentre i Reds rimangono a zero con tre inutili mete e vengono superati i in classifica proprio dagli Hurricanes, che salgono al terzo posto con 37 punti, uno sotto gli Stormers secondi; i neozelandesi della capitale superano anche i cugini Crusaders, quarti a pari punti ai Reds, attesi dall'altra sfida del venerdi' di Super14 a Pretoria coi primi della classe.

Bulls 40 - 35 Crusaders
Bella partita australe giocata aperta all'attacco, coi Crusaders bisognosi di punti subito aggressivi a segnare tre mete in mezz'ora (il lock Thorn, il mediano Ellis, l'ala Maitland). I Bulls rispondono passivi, quasi sornioni, tenendosi agganciati sul 14-19 con Morne' Steyn - tre penalty di cui uno da 55 metri e un drop da meta' campo - e una meta di Hougaard, che fugge come un razzo sulla sinistra dopo una palla strappata correttamente in ruck da un compagno sui propri 22 metri coi Bulls in inferiorita' numerica. Alla fine del primo tempo i padroni di casa riescono a sorpassare i piu'; attivi ospiti, grazie a un altro penalty dalla lunga distanza di Steyn e una bella meta di Matfield; il tempo si chiude sul 24-19.
Nella ripresa la guida del punteggio cambia molte volte, nessuno ci sta a perdere. Al 48' l'hooker Ti'i Paulo marca la meta del primo bonus per i Crusaders; ripassano avanti i padroni di casa con una punizone di Steyn, tornano avanti i Crusaders con un drop di Carter, poi altra alternanza con due punizioni per Steyn una punizione e il secondo drop di Carter. A 2 minuti dalla fine il punteggio e' 33-35.
A tempo scaduto i Bulls hanno il possesso, Morné Steyn non trova spazi per droppare, passa palla a Bandise Maku che si infila in un buco difensivo e cerca l'offload; la palla colpisce la mano del pilone kiwi Ben Frank, rimbalza in avanti e arriva nelle braccia di Hougaard che aveva appena scontato dieci minuti di stop, consentendogli di marcare una meta finale molto contestata dagli ospiti. I neozelandesi comunque intascano due punti importanti.
La vittoria consegna il primo posto praticamente certo ai Bulls, mentre costringe i Crusaders, ora quarti con 36 punti, un punto sotto gli Hurricanes, a vincere a tutti i costi la prossima partita casalinga coi Brumbies per esser certi di ... riprendere l'areo e tornare in Sudafrica.


Sempre rimanendo al Sud, irruzione Vodacom Cup sudafricana, della quale s'e' giocata oggi la FINALE:
Blue Bulls 31 - 29 Free State Cheetahs

I Bulls vincono il trofeo mantenendo l'imbattibilita' stagionale per un pelo, in una partita simile a quella giocata quasi in contemporanea dalla loro prima squadra.
Lo fanno "alla Steyn", scegliete voi se Frans o Morne' tanto e' uguale, centrando un drop con Francois Brummer in zona Cesarini e da 45 metri di distanza.
Al riposo i Cheetahs erano in vantaggio per 8-19, poi si sono fatti rimontare fino al 28-22, fino alla meta del prop Riaan Vermeulen convertita da Louis Strydom che li riporta davanti 28-29. L'ultima azione e' dei Bulls, che sorprendentemente non piazzano una punizione pur da lontano per guadagnar terreno e alla fine, rimasti lontani, piazzano il drop con Brummer. Vendicano cosi' la sconfitta casalinga patita l'anno scorso coi Griquas, cugini del Free State (le loro Union sono entrambe"contributrici" dei Cheetahs del Super14).
Per i Bulls lo score ha tre mete (del capitano Gerrit-Jan van Velze, Deon Hellberg e Ernst Dinkelman) e due trasformazioni, punizioni e drop di Brummer; per i Cheetahs due mete (Barry Goodes, Riaan Vermuelen), due trasformazioni e cinque punizioni di Louis Strydom.

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