Panoramica Rugby League
Arriva on time stavolta resoconto Rugby League: questa settimana c'è Simone Martellucci - aka Faggy86, a far da flanker a Matteo Visonà aka Porcorosso. Ci piace questa mutazione da lettori-commentatori a contributori, qui nel blog del rugby profondo - poche "brevi" e nessun distintivo; una selezione sulla base di affinità elettive, inaugurata long ago con Zamax, "il nostro corrispondente da Treviso" :)
Gran bel giro di rugby league questo giù in Australia, intermedio tra le fasi dello State of Origin. Belle mete, incontri tirati e un paio di risultati inaspettati.
- Eels vs Storm è la ripetizione della finale del 2009, che lasciò l’amaro in bocca agli Eels dopo una stupenda stagione; tutti però sapevano che questa volta non sarebbe stato come lo scorso anno. Le squadre scendono in campo con ferocia e gli animi si accendono più volte, prima uno scontro tra i due estremi (numero 1) Billy Slater e Jarryd Hayne, quest’ultimo infatti colpisce con una testata l’avversario dopo un contatto per una palla in aria, poi è la volta dello stesso Slater contro l’halfback (numero 7) Daniel Mortimer ammoniti per 10 minuti dopo una rissa. La partita in ogni caso, inizia bene per gli Storm che vanno subito in vantaggio con Slater grazie ad un grubber del five-eight (numero 6) Cooper Cronk, ma da lì in poi è solo Eels, con Hayne a guidare pericolose incursioni, ottime giocate dei mediani ed un preciso piede del veterano Luke Burt.
- Dopo 78 millimetri di pioggia in 24 ore, va in scena Bulldogs vs Wests Tigers, una difficile partita caratterizzata da molti in avanti tra le due squadre. Nonostante le ottime mani dell’halfback Kimmorley e le giocate devastanti sia in attacco che in difesa del gigante Idris, i Tigers dominano la partita proprio grazie al maggior possesso palla degli avanti e alle ripartenze del capitano Farah vero trascinatore della squadra.
- Sea Eagles vs Broncos: sarà effettivamente un azzeccato cambio di codice, dall’NRL all’AFL, quello che sta per affrontare Israel Folau? Forse si, a dispetto di tutte le critiche mosse contro il centro dei Broncos e ala dei Maroons e della nazionale, si è tolto un sassolino dalla scarpa segnando due mete contro i Sea Eagles di cui una nata da calcio alto di Lockyer sull’estremo avversario Farrar, su cui Folau ha dimostrato la potenza, l’agilità e la tecnica necessaria per un giocatore di AFL. La partita parte bene per i Sea Eales, che sfruttano i molti errori degli avversari per restare in attacco nella loro metà campo e segnare una meta di potenza al 3’ con il centro Tony Williams. Ma l’attacco delle aquile (privo dei due centri Lyon e Matai) dura solo un quarto d’ora, ed al 18’ arriva la prima marcatura di Folau, da li in poi anche la difesa incomincia a cedere sotto i colpi ripetuti degli avanti guidati da Thaiday e dalle solite giocate di Lockyer che aprono buchi anche li dove non ci sono, portano a segnare altre 3 mete nel secondo tempo che fissano il risultato a 6-22 per i Broncos.
- Partita molto bilanciata Warriors vs Dragons. Match che si risolve solo nei primi 20 minuti del secondo tempo, con ancora una volta il superbo five-eight dei Dragons, Soward, che segna una meta e trasforma 4 su 3 piazzati oltre a far segnare altre 2 mete ai compagni. I neozelandesi non stanno comunque a guardare e nel primo tempo riescono più volte a bucare la difesa avversaria, ma realizzano solo una marcatura dell’halfback Maloney (oggi 100% dalla piazzola). Nel secondo tempo, segnano prima con la seconda linea (numero 12) Mannering ed infine sul 14 a 22 per i Dragons, l’ultima meta con una ripartenza dell’ala Locke che buca le maglie australiane e manda in meta il five-eight John. Gli ultimi minuti sono quasi solo per i Warriors in attacco, incapaci però di finalizzare le numerose opportunità ed errori concessi dai Dragons, che rimangono così saldamente in testa alla classifica.
- I Rabbitohs finalmente cominciano a realizzare il loro potenziale, con una partita perfetta si impongono 32 a 4 sui Cowboys e si piazzano terzi in classifica. Partita segnata soprattutto dalla temibile combinazione sul lato sinistro Champion e Merritt autori di due mete a testa. La performance viene però macchiata dal placcaggio alto del tallonatore (numero 9) Issac Luke (verrà in seguito sospeso per una giornata) sull’halfback della nazionale australiana Johnathan Thurston, mentre per il pilone Scott Geddes stagione finita per una frattura al ginocchio.
- Continua la stupenda stagione dei Panthers a spese dei Knights, caratterizzata come ormai sappiamo dal gioco al piede dall’halfback Luke Walsh che ha tormentato per tutta la partita i Knights alternando calci alti e rasoterra. Sembrava però una partita conclusa al primo tempo con i padroni di casa avanti di 18 punti a zero, ma l’assenza di Civoniceva si sente tra gli avanti soprattutto in difesa e i Knights riescono a guadagnare metri nei loro assalti, e prima con l’ala figiana Uate e poi con l’altra ala McManus si riportano sotto per il 18 a 10. Infine però i Panthers mostrano la loro superiorità in attacco trovando spazio nella sempre meno efficace difesa dei Knights con una meta a largo dell’ala Tighe e dopo una serpentina di Walsh per l’ultima meta dell’estremo Coote.
- Quarta vittoria in 12 partita per gli Sharks contro i Roosters, che va però a sottolineare la poca solidità di Sydney, incapace di vincere 2 partite di seguito dopo i primi due round. Per chi criticava la poca abilità d’attacco degli Sharks è arrivata una superba risposta con 7 mete segnate, una della quali rimarrà tra le più belle di questo campionato, segnata dal giovane estremo Gardner dopo una difficile presa aerea a 5 metri dalla propia linea di meta e una corsa per tutto il campo tra la difesa avversaria, una prestazione coronata anche da 7 su 9 alla piazzola.
- Partita molto intensa Raiders vs Titans, che si risolverà solo negli ultimi minuti, dove i Raiders dominano il primo tempo, ma nel secondo c’è una magnifica rimonta dei Titans. Partita segnata da molti nomi italiani, con un Campese che come sempre alterna le giuste giocate ad azioni personali oltre a segnare una meta e a trasformare 3 delle 5 mete dei Raiders, mentre dall’altra parte una solida prestazione della coppia di seconde linee Minichiello e Laffranchi tutte e due in meta, ma con quest’ultimo che è fermato sulla linea per la meta della vittoria.
Risultati:
Eels v Storm 24-10
Bulldogs v Wests Tigers 12-19
Sea Eagles v Broncos 6-22
Warriors v Dragons 20-22
Rabbitohs v Cowboys 32-4
Panthers v Knights 28-10
Roosters v Sharks 18-42
Raiders v Titans 28-24
Classifica: Dragons 20, Panthers 18, Rabbitohs 16, Sea Eagles 16, Wests Tigers 16, Titans 16, Broncos 14, Eels 14, Roosters 14, Raiders 14, Warriors 12, Knights 10, Sharks 10, Bulldogs 8, Cowboys 8, Storm 0
Il XVI turno di Engage Super League vede Wigan che continua a vincere e a mantenere il primo posto grazie ad un dominante secondo tempo contro Castleford, una facile vittoria per Hull KR sui Catalans ormai immobili all’ultimo posto. Gli Harlequins smantellano (quanta differenza rispetto al previsto per i londinesi!!!) la pratica Crusader con una sonora vittoria. Tre mete nel primo tempo aiutano Warrington a vincere contro Salford e a mettere pressione su Wigan.
Huddersfield con lo scontro diretto scavalca Bradford in classifica con una non prevista vittoria schiacciante. Mentre con una vittoria di misura si avvicina minacciosa Hull a St Helens ormai distanti di soli 2 punti in classifica.
Risultati:
Wigan v Castleford 38-22
Hull KR v Catalans Dragons 24-6,
Harlequins v Crusaders 50-22
Leeds v Wakefield 28-22
Salford City Reds v Warrington Wolves 10-27
Bradford v Huddersfield 6-52
Hull v St. Helens 27-26
Classifica: Wigan 28, Warrington Wolves 24, St. Helens 22, Hull 20, Leeds 19, Huddersfield 18, Bradford 17, Hull KR 16, Wakefield 14, Castleford 10, Crusaders 10, Harlequins 1o, Salford 10, Catalans 4
Questa volta la nostra piccola ricerca sarà sui campioni di SuperLeague 2009 ovvero sia i Leeds Rhinos. In questo turno Leeds ha battuto Wakefield in un semigremito (13,869/22,250) derby all'Headingley Carnegie tutto made in Yorkshire***.
I Leeds Rhinos sono una delle 22 squadre dello scisma iniziale e sono di proprietà della stessa compagnia dei Leeds Carnegie Rugby Union in Premiership. Nonostante siano una delle squadre più anziane del League inglese, sino al 1961 non hanno rappresentato una delle teste di serie e fino ad allora non avevano mai conquistato il titolo. Da quell'anno hanno cominciato a far capolino più volte in vetta alla classifica a fine stagione (9 per la precisione) vincendo anche due World Challenge Cup (2005-2008), il trofeo mondiale per club del League senza equivalenti sinora nel rugby Union, mentre hanno dominato le ultime tre stagioni aggiudicandosi tutte le volte la vittoria finale.
- Tornando al derby con Wakefield, dopo una partita giocata alla pari fino al 72’ (18-18), Wakefield rimane in 12 con un cartellino giallo ai danni di Gleen Morrison, facilitando i Leeds per l’ultima marcatura che conquistano così la loro quarta vittoria consecutiva. I Wildcats erano però partiti molto bene con un parziale di 12-00 dopo soli 9 minuti con le mete di Morrison e Obst trasformate da Cooke. Leeds a quel punto decide di reagire a si riporta sotto al 12' con una meta di McGuire, mentre al 26' Jamie Jones-Buchanan e Sinfield (che trasforma) livellano il punteggio. Cooke riporta Wakefield avanti di 2 punti ma allo scadere del primo tempo l'ala australiana Scott Donald, dopo una bella azione al largo, si tuffa oltre la linea nell'angolo giusto. Sinfield trasforma e manda in vantaggio I Rhinos. Nel secondo tempo al 50' nuovamente Wildcats in meta (non traformata) con Aaron Murphy per il pareggio di 18-18 che reggerà sino ai minuti finali.
*** Se si guardasse la mappa delle basi dei team inglesi di Super League, si noterà che quasi tutti – tranne i londinesi Harlequins, of course – sono dislocati in una fascia all'altezza di Liverpool che dal Mar d'Irlanda va al Mare del Nord. Più precisamente 5 team sono dello Yorkshire (pron. yorkshi-ar, come il cagnolino) dell'ovest, due dello Yorkshire dell'est, due dell'area metropolitana di Manchester (sede della RFL) uno del Chesire e uno del Merseyside. Si potrebbe a questo punto aggiungere anche il team gallese, recentemente traslocato a Wrexham, Galles del Nord ai confini col Chesire.
Contando che l'area di Manchester è stata ricavata da parte del Lancashire e Cheshire, qualche Briton ha lanciato a più riprese l'idea di uno State of Origin della North Britain: appunto Lancashire vs. Yorkshire.
3 commenti:
grazie per aver pubblicato l'articolo!
Poi parlano di "citizen journalism": dateci una palla ovale e cominciamo a ragionare.
Molto interessante l'appunto geografico sulla dislocazione dei team inglesi: un affare da Midlands, insomma.
You welcome in redazione, faggy86 :)
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