Sud Africa in vena di sperimentazioni
E' tempo di sperimentare, as usual nell'Emisfero sud. La conferma è arrivata dalla stessa SARU, la federazione rugbistica sudafricana, che nei prossimi giorni terrà un incontro con l'ex flanker degli Springboks, Rassie Erasmus, per affrontare un'interessante proposta: quella di importare le regole del Twenty20, il torneo di cricket che ha riscosso grande successo in Sudafrica e India e vale come una Coppa del Mondo di categoria, dove le squadre si affrontano in due tempi da venti minuti ciascuno.
Una scelta dettata ovviamente dalla lunghezza indefinita che può caratterizzare un match di cricket e che, nella versione ovale, prevede regole che limitino l'uso dei calci.
Erasmus, al momento directof of coaching per Western Province, ha incontrato un comitato di cinque persone della SARU a East London, in occasione della partita tra Springboks e Azzurri. Il comitato, a sua volta, ha ribadito anzitutto che ogni torneo che voglia adottare l'esperimento deve prima ricevere l'avvallo dalla Federazione sudafricana, ma ha anche aggiunto che la proposta verrà presentata ai soci australiani e neozelandesi, oltre che all'International Rugby Board.
Da quello che si legge nel comunicato, l'operazione potrebbe andare in porto dal gennaio 2012 in un torneo pre-stagionale.
Il tutto ricorda in qualche modo quanto accaduto un paio di anni fa, quando in Australia cominciarono ad apportare delle modifiche nei campionati nazionali, precursori delle ELV, le Experimental Law Variations che tanto hanno fatto discutere e tanto hanno agitato le notti delle federazioni boreali. Staremo a vedere come evolveranno le cose, certo l'affollamento raggiunto dai calendari internazionali richiederà all'iniziativa di Erasmus appoggi finanziari notevoli per attirare i campioni che servono a darle spazio.
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3 commenti:
Se parte, Dondi ci iscrive anche lì? :D
Mah, si iscrive lui come coach ... a giudicare dalle dichiarazioni che sta rilasciando in ZA, più che soffrire per le sconfitte, s'offre ... :)
Intendevo obviously Mallett, sorry for that.
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