domenica 11 luglio 2010

Currie Cup prima giornata

Mentre tra Porth Elizabeth e Soweto si compiono gli ultimi atti della Fifa World Cup, venerdì e sabato il Sudafrica ha girato pagina: e' partita l'ennesima edizione della Currie Cup, ora basta tuffi, falletti e uno-a-zero, che la messe di mete e di scontri da autopista abbia inizio!
La grande novità di quest'anno è che alla fine del TriNations non ci saranno i rientri alle franchigie dei giocatori richiamati negli Springboks: nella strategia di gestione delle risorse per il Mondiale 2011, la SARU ha imposto un congruo riposo ai nazionali, che torneranno disponibili alle Province solo nei playoff.
La notizia preoccupa Bulls, Sharks e Western Province da cui provengono tutti i Boks (tranne CJ Van De Linde dei Cheetahs, BJ Botha e Butch James dall'Europa), ma rallegra i sempre-in-finale Cheetahs, i Golden Lions sovente left behind e anche i rampanti Griquas che l'anno scorso sfiorarono le semifinali. Poco sollevati invece Leopards e Pumas: le salite che dovranno affrontare rimarranno dure.

Proprio i Griquas (in foto, il mediano Sarel Pretorius) sono partiti alla grande, battendo in casa a Kimberley i Natal Sharks per 40-34.
Il piede di Naas Olivier apriva subito le marcature per i Griquas, ma nel primo tempo prevaleva la pressione degli Sharks: andavano in meta l'ala Lwazi Mvovo e l'apertura Steve Meyer al rientro. I padroni di casa tornavano a tiro con una meta di maul finalizzata dall'hooker Ryno Barnes, ma prima il piede del mediano Rory Kockott poi una meta del flanker Michael Rhodes riapriva il gap a favore degli ospiti.
Alla ripresa, il pilone Griquas Stef Roberts approfittava di una superiorità numerica per segnare la seconda meta, poi l'ala Bjorn Basson s'involava fino alla meta dai suoi 22m su una palla recuperata. Gli Sharks non mollavano, Mvovo segnava la seconda meta ma Olivier centrava due punizioni, poi l'uno due finale dei Griquas: la seconda meta di Basson e quella d'esordio del flanker Wesley Wilkins. La meta finale di Patrick Cilliers consolava parzialmente gli Sharks col doppio punto di bonus.

Anche senza Springboks, nei roster delle squadre migliori non ci stanno mammolette: sempre sabato Western Province è andata a vincere in casa dei Free State Cheetahs per 11-25.
Inizia piano con una sfida tra i piedi di Louis Strydom e Willem de Waal, solo alla mezz'ora arriva la prima meta del mediano Cheetahs Tewis de Bruyn.
De Waal marca un secondo penalty per i visitatori, fino a quando il lock Adriaan Fondse finalizza in meta un lungo multifase nei 22m del Free State.
Nel secondo tempo De Waal marca altre due punizioni in fila, Strydom una; la pressione dei padroni di casa si rivela inconcludente contro la difesa WP, che anzi riuscivano a procurarsi un altro calcio di punizione nel finale.

Meno problematica la vittoria casalinga dell'esordio di venerdì dei difensori del titolo Blues Bulls con la matricola Pumas di Witbank per 38-15, al recuperato (dal calcio) Loftus Versfeld. Sei mete a due, bonus raggiunto in venti minuti, doppietta dell'ala chiusa John Mametsa. Le altre mete sono state nell'ordine del giovane centro promessa Stefan Watermeyer, del pilone Dean Greyling, dell'altro centro Stephan Dipenaar e del flanker Deon Stegmann. Le mete dei Pumas arrivano dal nr.8 Carel Tian e dal centro di rincalzo Allistair Kettledas.
Gary Botha al rientro dall'Europa fa il capitano, mentre Juandre Kruger ex Saints parte dalla panchina; nella squadra di Pretoria sono in campo anche i due Springbok non convocati Flip van der Merwe e Jaco van der Westhuyzen; Ruan Snyman è in mediana con l'ex Cheetahs Jaques Potgieter all'apertura che ha il backup di Francois Brummer dalla panchina.

Nel frattempo anche i Golden Lions guidati dal nuovo duo John Mitchell ex WP e Carlos Spencer coach dei trequarti, punivano con un confortevole 13-43 fuori casa a Phokeng l'altro fanalino di coda dell'anno scorso Leopards. Cinque mete a due, doppietta del mediano Jano Vermaak, in meta anche il nuovo acquisto dagli Sharks Waylon Murray, uno dei pochi esperti in una squadra molto rinnovata dopo il disastroso Super14 (13 sconfitte in 13 gare). Segna anche il centro Marius Delport e l'ala Jaco Taute. Del capitano Wilhelm Koch e dell'ala Deon Scholtz le mete dei Leopards.

In classifica, tre delle vincenti - Lions, Bulls, Griquas - a cinque punti e una - WP - con quattro; tutte le perdenti a zero tranne gli Sharks a due punti.

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