Fogli, fotografi, tattiche e la scoperta dell'acqua calda
Circola una foto nella rugby sfera. Nulla di sensazionalistico, ma certamente di tattico: un fotografo dell'agenzia Getty Images ha pescato un foglio nelle mani del coach degli All Blacks, Graham Henry, con quelle che sembrano proprio delle indicazioni tattiche. Degli schemi da provare in vista della partita contro l'Australia di sabato per il quarto turno di Tri Nations.
Freccette, scambi, appunti e sottolineature: non manca niente. Al punto che lo staff dei neozelandesi non ha nascosto il disappunto, affermando che "la fiducia è stata tradita". Steve Hanes, assistant coach, ha parlato per tutti: "E' deludente il fatto che il fotografo abbia infranto la regola non scritta (quella di ficcare l'obiettivo nelle strategie), ma così è stato e non puoi farci niente". Dopotutto, ha concluso, "non è la fine del mondo". Sarà, ma le facce non erano particolarmente serene.
In terra australiana ovviamente si sono lanciati nella corsa ad analizzare quanto messo nero su bianco da Henry in materia di rimesse laterali e mischia. Il quotidiano Australian avrebbe scoperto l'acqua calda, scrivendo che Giteau e O'Connor saranno targettati dagli AB quando si troveranno a difendere la linea dei Wallabies. Vale a dire: scardinare la trincea andando ad impattare con quelli fisicamente meno forti. Tutto qui?
2 commenti:
Adeguarsi: è da un pezzo che in NFL i coach non solo utilizzano codici, ma si coprono la bocca con la lavagnetta quando parlano per interfono coi collaboratori o col qb, per ripararsi dai microfoni direzionali. Anche Capello aveva iniziato a imitarli.
Credo che oggidì un coach per far carriera ad alto livello non debba solo esser bravo, ma debba anche esser dotato di self control "televisivo".
A volte nemmeno la lavagnetta: il microfono di quegli aggeggi forniti dalla Motorola sono talmente grossi che non si vedono le labbra muoversi :)
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