Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Domenica scorsa a Roma nel campo dell'Unione Capitolina c'è stato l'epilogo di quello che era partito come campionato italiano del rilancio del rugby league in Italia e strada facendo è divenuto lotta per il titolo messo in palio dalla iRFL tra le squadre del Centro Sud.

Alla fine di una battaglia durata tutto il tempo, i Gladiators riescono a strappare la vittoria che vale il primato su i Magnifici di Firenze per 36 -22.
La gara si è disputata sotto un sole cocente che ha messo a dura prova i ragazzi in campo. I Magnifici hanno iniziato bene tutti e due i tempi, segnando per primi con Nannini al 4' . Subiscono poi tre mete in fila dei Gladiators, di Diodoro, Brandizzi e Franzoni, con Marchetti a trasformarne due su tre. Nel finale del primo tempo Segundo marca una meta per i fiorentini trasformata da Falleri per il parziale di 16 -10. Alla ripresa i romani allungano con una meta di P.Gentile, ma a quel punto i ragazzi di Ferraro sfoderano la determinazione che li porta a varcare la linea di meta due volte: al 20' con Falleri e al 25' con Bastiani e a 15' dalla fine il parziale è pari 22-22. Gli animi si scaldano e gli arbitri hanno il loro bel daffare col fischietto: a causa di un fallo, Marchetti piazza per i due punti di vantaggio romano, poi arrivano le due mete di Panetti e Brasca che mettono al sicuro il risultato.

In precedenza gli Spes Spartans avevano superato la new entry Villa Pamphili per 42 a 14 guadagnando il terzo posto, grazie a due mete di Salvo Catania e di Di Maura e una per Sardella, Leone e Trovato; di De Felici e Marrone le mete dei giovani romani.

Ad inizio dell'evento è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Giorgio de Angelis, uomo di rugby, fondatore della Namau, scomparso il 26 marzo.

Interessante la presenza all'evento di Tiziano Franchini, Fabio di Pietro e Daniele Veronese, rispettivamente Presidente, Vicepresidente e Segretario della FIRL, ospiti dei vertici della iRFL coi quali hanno avuto un franco e aperto confronto che potrebbe far ben sperare per il futuro del rugby league in Italia.