Celtica, seconda tornata amara per le italiane
Secondo round di Celtic League nel week end, con due sconfitte ampiamente in preventivo per le italiane e le irlandesi che si rendono protagoniste del primo allungo in classifica: Munster comanda con nove punti e Ulster segue a otto. Tutto comincia venerdì sotto la pioggia di Swansea, quando gli Ospreys battono Treviso 32-16. I veneti non partono nel migliore dei modi, con il calcio d'avvio sbagliato (fuori diretto) da Khris Burton, che prova a rimediare un minuto più tardi con un drop dalla distanza che però non centra i pali. I padroni di casa sono già in meta al 5': il mediano Nutbrown trova il varco giusto e serve l'accorrente Byrne, l'estremo corre verso la linea, viene placcato da McLean oggi schierato all'ala ma sul campo che è uno scivolo riesce a planare in meta. Il Benetton non ci sta e costringe i gallesi al fallo da una maul e Botes lima lo svantaggio con tre punti. I biancoverdi soffrono le iniziative alla mano degli Ospreys. Al 10' Nutbrown apre da mischia per Dan Biggar che trova un varco tra i mediani avversari; sul placcaggio di Botes, ricicla per Owen che però perde il controllo del pallone al momento di tuffarsi. Al 12' gli Ospreys sono già nuovamente a marcare con l’ala scozzese Nikki Walker. Biggar allunga al Faticano ma passano anche i nordirlandesi dell'Ulster ospitati dagli Aironi a Viadana: alla fine è 15-22, l'unica meta della gara a fare tutta la differenza; a consolazione si tratta del primo punto di bonus incassato dai MedioPadani, che non possono recriminare fin che non sistemeranno la disciplina in campo, oltre alla "cattiveria" per mandar qualcuno fino all'area di meta avversaria. Il match rimane equilibrato per gran parte del tempo, con Ludovic Mercier che apre le marcature al piede dopo cinque minuti. Saranno lui e l'apertura 23enne nordirlandese Niall O'Connor a sfidarsi a lungo, con quest'ultimo che porta avanti i suoi con una punizione al 14' e al 20' e Mercier a pareggiare i conti al 33'. Al 28' gli Aironi rimangono in quattordici per il primo giallo, a Nick Williams, ma riescono a resistere bene in inferiorità numerica e non lasciano passare Ulster. Il primo tempo vede comunque avanti gli ospiti 6-9, grazie a una punizione allo scadere. Di poco vince anche Munster contro Edimburgo: 13-16 il risultato finale al Murrayfield. Gli irlandesi chiudono il primo tempo, sul 3-6, grazie ai piazzati di Paul Warwick schierato anche stavolta apertura, mentre il solito Chris Paterson è il cecchino scozzese. Munster prova nei primi quaranta minuti ad andare anche in meta ma la difesa dei Gunners non lascia spazio. Al contrario al 45', l'olandese Tim Visser firma la marcatura pesante per il momentaneo 10-6 scozzese dopo la conversione di Paterson. Poco dopo entrano i piezz'e nuanta irlandesi: O'Gara al posto di Warwick, assieme a Horan e O'Callaghan in seconda linea al posto di Mick O'Driscoll. E' proprio O'Callaghan a marcare la meta del controsorpasso al 57' dopo il break di O'Leary. Paterson pareggia al 64', ma tre minuti più tardi O'Gara fissa il 16-13 finale. Altra vittoria di misura - e sul finale - tra Scarlets e il valoroso Connacht: 35-33 per quelli di Llanelli, 4 mete a 3 con bonus offensivo e doppio bonus sfiorato dagli ospiti. Testa a testa continuo, coi padroni di casa avanti 20-13 alla fine del primo tempo, con le mete dei centrali Jonathan Davies e Regan King per i gallesi, alla quale risponde Fionn Carr. Il resto lo fanno i punti al piede di Stephen Jones alla sua prima stagionale e Ian Keatley. Al rientro, seconda meta per Carr, il miglior marcatore di mete della scorsa Euro Challenge Cup e arriva la conversione per il 20-20; lo stesso firma la tripletta al 68' per il vantaggio 23-30 della franchigia del nordovest irlandese. E' ancora il 22enne Davies a sistemare le cose per gli Scarlets con la secodna meta al 72'. Keatley piazza altri tre punti e al 75' Connacht è ancora avanti 30-33. Ma all'80' il sussulto finale con la meta di Sean Lamont, l'ala scozzese al secondo anno a Llanelli. Nella sfida tra pesi massimi a Dublino, Leinster piega Cardiff Blues 34-23 con due mete nei primi dieci minuti firmate dal flanker Jennings e dall'ala Nacewa che infila tra i pali anche il resto dei punti, piazzando al posto di Sexton. I Blues smuovo il risultato solo con Parks dalla piazzola e gli irlandesi chiudono la prima frazione sul 20-6. Nella ripresa l'inerzia cambia, il lock gallese Bradley Davies va in meta al 49', lo imita Richie Rees al 59' e si arriva al pareggio (20-20). Cinque minuti più tardi, Parks porta in vantaggio la formazione gallese. Ma altre due mete negli ultimi dieci minuti (McFadden e Madigan) ribaltano ancora le sorti della partita. Domenica pomeriggio infine, le mete del flanker ex Cardiff Robin Sowden-Taylor e del'ala Aled Brew consegnano la vittoria a Newport su Glasgow per 23-11. I Dragons chiudono già sul 23-3 il primo tempo, ma nei successivi 40 minuti gli scozzesi non sanno andare oltre la meta del lock Gray al 45' (non convertita) e i tre punti dalla piazzola di Ruaridh Jackson al 57'. Dopo due turni, guida Munster con 9 punti (1 di bonus), segue Ulster con 8, mentre al terzo posto c'è Connacht a quota 6; chiude la zona playoff Ospreys appena liberata mediante "perdono su cauzione" dal peso dei quattro punti di penalizzazione, sempre a quota sei punti Leinster e Scarlets. I Blues sono settimi con 5 punti, seguiti da Glasgow, Benetton e Dragons a 4. Chiudono con un punto gli Aironi e Edimburgo.
Due minuti dalla ripresa e l'arbitro Phillips non vede un in avanti del tallonatore Davies, così gli Ospreys si riversano in attacco e Nutbrown serve Bishop per la terza meta gallese. Al
Al 60' i biancoverdi restano con l'uomo in meno per un cartellino giallo rimediato per antigioco da Benvenuti e gli Ospreys proprio dieci minuti dopo marcano di nuovo con Shane Williams.
Nel finale il sussulto d’orgoglio di Treviso: dopo una serie di fasi in attacco con gli avanti, riesce a varcare la linea con Brendan Williams proprio al centro dei pali. Ed il 32-16 finale. Non sono certo questi gli avversati con cui la Benetton possa provare il colpaccio esterno sin da ora: si tratta di imparare a reggere la pressione avversaria elevata al cubo - squadroni, in casa loro - ne risultano prestazioni in affanno difensivo e poche occasioni da meta.
Al rientro dagli spogliatoi, Mercier prima pareggia con un drop al 42', poi mette la freccia con altri tre punti al 54'. Sarebbe il primo vantaggio degli Aironi ma invece di capitalizzare, l'inesperienza li porta a una indisciplina che costa i classici dieci punti: Gabriel Pizarro (che aveva fatto il suo ingresso a primo centro praticamente dopo il fischio di inizio al posto di Dylan Des Fountain) si fa ammonire al 58' e O'Connor pareggia i conti (12-12), tre minuti dopo arriva la meta decisiva del nr.8 sudafricano Robbie Diack per il 12-19. Mercier riporta quasi a tiro gli avversari (15-19), ma al 73' O'Connor riesce ad allungare di altri tre punti portandosi ai limiti del break. Wanneburg si fa ammonire al 76' ma è troppo tardi, gli Aironi non riescono a recuperare i sette punti di svantaggio.
Nel prossimo turno avremo gli Aironi a Llanelli mentre Benetton riceverà Leinster; scontro al vertice tra Munster e Ospreys.
2 commenti:
Il Benetton ha problemi difensivi. I soliti da due-tre anni a questa parte. E' una squadra solidissima per gli standard italiani e abbastanza anche per quelli ai vertici europei ...se fa la partita. Infatti è ottimamente attrezzata in mischia e in touche, quindi in genere ha un buon controllo delle fonti di gioco, e sa tenere sotto pressione gli avversari anche con molte fasi di gioco, come si è visto d'altra parte anche nel finale della partita con gli Ospreys. Viceversa se deve solo difendere (difendere e contrattaccare, non mi ricordo di molti intercetti) non ci siamo. Abbiamo preso otto mete nelle prime due partite. Molte di queste però in prima o seconda fase, non perché gli avversari ci schiacciassero o mettessero sotto. Siccome non credo proprio che siano tutti incapaci di placcare, la cosa non si spiega altrimenti che con problemi di posizionamento o riposizionamento, per mancanza di automatismi o di celerità.
N.B. Questa è una critica costruttiva. Non è mica che mi esalto per la prima vittoria e mi dispero per la prima sconfitta, come sembra succedere regolarmente nella blogosfera rugbistica italica.
Confermo una certa "sonnolenza" da quel che ho potuto vedere tra un collegamento e l'altro con lo streaming ;) La sensazione contro gli Ospreys è stata quella d farsi bucare troppo facilmente - e anche che ci auguriamo ben presto di avere pure in nazionale dei mediani di mischia che attacchino le maglie avversarie dalle ripartenze. Ma l'altra sensazione è che a Treviso avessero messo in conto che a Swansea era dura, molto dura e quindi abbiano fatto le cose un po' con il freno a mano tirato, in attesa di ospitarli.
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