Currie Cup agli Squali
Weekend densissimo di eventi, tra gli altri spiccava la finale della Currie Cup 2010 a Durban, tra Sharks del KwaZulu-Natal e Western Province di Città del Capo. In uno stadio sold out con 52.000 spettatori che sono stati un fattore importante, han nettamente prevalso i padroni di casa, 30-10 il risultato finale. Maturato in un primo tempo d'assalto e e un secondo tempo in efficace trincea: in casa, la seconda squadra in tutte le statistiche ma prima in quella delle mete segnate, ha saputo prevalere rispetto alla prima della classe ma non della classifica di regular season, quest'anno.
Gli Sharks han conquistato il sesto titolo in tredici finali disputate da quando ci sono i playoff (da sempre sarebbero sette), rimandando a casa WP, la prima vincitrice del trofeo nel 1889, diec'anni prima della guerra anglo-boera, a rimirarsi i suoi trentadue titoli in bacheca, l'ultimo dei quali conquistato nel 2001 proprio a spese della franchigia di Durban.
La finale è stata quest'anno anche un passaggio di consegne, consacrando il ventenne Patrick Lambie come uomo del futuro: Man of the Match, 25 punti segnati con due mete e prima convocazione negli Springboks "adulti" per il giovane apertura/back; contrapposto all'espertissimo Willem DeWaal, solo cinque punti in serata ma che chiude la carriera in patria da capocannoniere stagionale con 220 punti segnati (lo fu anche nel 2004, 5, 6 e 7) davanti proprio a Lambie che ha segnato in stagione 205 punti; dopo tre titoli in cinque finali giocate (quattro coi Cheetahs, una con WP), inizierà a prendere lezioni di italiano prima di trasferirsi a Treviso (e noi che nel nostro piccolo ci eravamo permessi di consigliare ai Benettoniani di dare un occhiata al bello e impossibile Patrick, scopriamo di aver mancato il bersaglio tutto sommato di poco e forse per difetto, almeno d'esperienza).
Veniamo alla finale: ambiente torrido per il tifo sfegatato, il primo tempo è tambureggiante alla sudafricana, coi padroni di casa a sopravanzare la difesa molto attenta degli ospiti col ritmo, cosa non riuscita in semifinale ai Cheetahs. Il ghiaccio è rotto al primo minuto con una punizione marcata da DeWaal ma nel giro di due minuti viene pareggiata da Lambie. Al quinto minuto Province ruba una rimessa e si lancia in attacco, arriva nell'area dei 22m avversari dove perde palla. Da lì e lungo l'out destro l'ala Sharks Lwazi Mvovo vince la gara per impadronirsi di un calcio profondo con la difesa arretrante, poi serve il mediano Charl McLeod a sostegno per la prima meta della gara. WP non ha il tempo di tirare il fiato che Lambie marca la seconda meta con una corsa dai 10 metri, ed è 17-3 in una dozzina di minuti. Nei minuti successivi l'attento arbitro Joubert chiama diversi falli, Lambie ne approfitta per incrementare il suo bottino personale mentre DeWaal fallisce due opportunità, è 23-3 all'approssimarsi della fine del primo tempo. Non solo, il centro biancazzurro DeJongh è costretto ad uscire per infortunio ma i Capetonians non demordono: al 37' optano per una touch invece di piazzare e la maul che ne consegue porta capitan Shalk Burger a marcare la meta del 23-10 e della speranza.
Nel secondo tempo gli ospiti partono alla carica, inchiodando i padroni di casa nelle loro metà campo per 10 lunghi ma infruttuosi minuti. DeWaal non piazza tre facili calci per cercare di replicare la touch vincente del primo tempo, ma la difesa Sharks è impeccabile, con tutti gli avanti sugli scudi ma su tutti i prossimi nazionali Bismark DuPlessis, Willem Alberts, Keegan Daniels e Ryan Kankwoski.
La partita procede in una riedizione della semifinale sullo stesso campo, in cui i Blue Bulls provarono e riprovarono lungamente a passare, senza esito. A tre minuti dalla fine, meta sbagliata meta marcata, è Lambie a spegnere definitivamente le luci con una marcatura pesante e la trasformazione.
Come tradizione in Sudafrica, un'ora dopo il calo del sipario sulla Currie Cup, il commissario tecnico annuncia urbi et orbi a reti unificate chi farà parte degli Springboks nel tour autunnale. Prima gli uncapped, che sono sei: a cominciare dai due splendidi protagonisti della Under20 e Currie Cup, Patrick Lambie degli Sharks e Elton Jantijes dei Lions; per proseguire col trio Sharks Lwazi Mvovo (ala) e flanker Willem Alberts - Keegan Daniels, infine il loosehead Coenie Oosthuizen dai Cheetahs. C'è anche Bjorn Basson, metaman di tutti i tempi della Currie Cup quest'anno con 21 mete in 13 partite, aveva già raccolto due caps in partite infrasettimanali; altri "volti nuovi", a parte la conferma di Francois Hougaard in mediana e di Flip Van der Merwe tra gli avanti, sono il lock Sharks Alistair Hargreaves e il tallonatore Cheetahs Adriaan Strauss ; quanto a Juan de Jongh, si spera che l'infortunio rimediato in finale sia recuperabile. I giocatori all'estero selezionati sono Ruan Pienaar da Ulster e Frans Steyn del Racing, quest'ultimo non disponibile per la prima partita del tour; non convocati per infortuni sono John Smit, Jaque Fourie, Wynand Olivier, Andries Bekker, Fourie du Preez, Heinrich Brüssow, JP Pietersen, Gurthrö Steenkamp, Butch James e BJ Botha. Capitano in assenza di John Smit sarà ovviamente Victor Matfield, il vice Juan Smith. I trenta sono nove dagli Sharks, otto dai Blue Bulls (contandovi già anche Basson, quest'anno nei Griquas), sei da Western Province, quattro dai Cheethas, un Lions e due "stranieri".
Backs: Gio Aplon (Vodacom Western Province); Age: 28; Test caps: 9 - Bjorn Basson (Vodacom Blue Bulls); 23, 2; Juan de Jongh (Vodacom Western Province); 22, 6 - Jean de Villiers (Vodacom Western Province); 29, 63 - Francois Hougaard (Vodacom Blue Bulls); 22, 5 -Bryan Habana (Vodacom Western Province); 27, 66 - * Elton Jantjies (Xerox Golden Lions); 20, 0 - Ricky Januarie (Vodacom Western Province); 28, 47 - * Patrick Lambie (The Sharks); 20, 0 - * Lwazi Mvovo (The Sharks); 24, 0 - Ruan Pienaar (Ulster, N Ireland); 26, 43 - Frans Steyn (Racing Metro, France); 23, 39 - Morne Steyn (Vodacom Blue Bulls); 26, 21-
Forwards: * Willem Alberts (The Sharks); Age: 26, Test caps: 0 - Bakkies Botha (Vodacom Blue Bulls); 31, 68 - Schalk Burger (Vodacom Western Province); 27, 63 - * Keegan Daniel (The Sharks); 25, 0 - Bismarck du Plessis (The Sharks); 26, 32 - Jannie du Plessis (The Sharks); 28, 20 - Alistair Hargreaves (The Sharks); 24, 2 - Ryan Kankowski (The Sharks); 25, 16 - Victor Matfield (captain, Vodacom Blue Bulls); 33, 101 - Tendai Mtawarira (The Sharks); 25, 22 - * Coenie Oosthuizen (Vodacom Cheetahs); 21, 0 - Chiliboy Ralepelle (Vodacom Blue Bulls); 24, 17 - Juan Smith (Vodacom Cheetahs); 29, 65 - Pierre Spies (Vodacom Blue Bulls); 25, 37 - Adriaan Strauss (Vodacom Cheetahs); 24, 7 - CJ van der Linde (Vodacom Cheetahs); 30, 65 - Flip van der Merwe (Vodacom Blue Bulls); 25, 6 -
Chiudiamo il panorama sudafricano con un cenno ai playout promotion-relegation: conferma sia pur sudata, per i residents: i Leopards venerdì perdevano a George contro gli SWD Eagles per 32-28, cinque mete a tre, ma restano in Premier Division grazie alla vittoria da 5 punti in casa la settimana prima per 37-22. Nel secondo match gli bastava un punto di bonus per evitare ogni rischio e lo incassavano con una meta solo a cinque minuti dal fischio finale.
Paradossalmente chi rischiava di più erano gli ottimi Pumas, inguaiati in casa la settimana prima dal pari casalingo 26-26 strappato da Eastern Province Kings. i rappresentanti del Mpumalanga han dovuto prodursi in una mini impresa davanti a decine di migliaia di fans dei loro avversari al Mandela Stadium di Porth Elizabeth, dove han sconfitto la franchigia in pectore di entrare nel SuperRugby, one day, con un netto 28-46 che però era 22-15 a fine primo tempo. Eroi della giornata, Christo LeRoux con due mete e Carl Bezuidenhout con cinque trasformazioni e due punizioni.
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