domenica 10 ottobre 2010

Currie Cup alle semifinali

Ultima giornata di regular season per la Currie Cup sudafricana, i giochi erano sostanzialmente già fatti ma la giornata ha definito alcuni importanti dettagli. Venerdì c'è stata la prepotente presa di possesso del terzo posto con ipoteca sul secondo da parte dei Cheetahs, la resa dei finale dei Golden Lions e l'ultima vittoria per i Pumas, a incoronare una prima stagione in Premier Division da non buttare; sabato i Blue Bulls senza più obiettivi nè minacce scaldano i loro Springboks e Western Province allontana la minaccia dei Cheetahs, tenendosi stretto il prezioso secondo posto.
Le semifinali del 16 ottobre a questo punto saranno le molto classiche:
- Natal Sharks - Blue Bulls
- Western Province - Cheetahs


- Ogni anno i Free State Cheetahs in prossimità dei playoff sentono l'odore del sangue e si eccitano: bollano definitivamente la stagione priva di vittorie dei Platinum Leopards al Royal Bafokeng Stadium dalle parti di Rastenburg, senza mostrare alcuna pietà nel rifilar loro un 7-78 finale. Sono dodici mete a una non fini a se stesse, servono ad assicurarsi come minimo il terzo posto in classifica. Il team del Free State infatti accumula margine sui Blue Bulls, che pur anche vincendo col bonus la loro gara potrebbero raggiungerli ma non superarli in classifica, se non rifilando all'avversaria 114 punti di margine. Per non dire della possibilità degli Orange di chiudere al secondo posto, qualora WP perdesse o pareggiasse l'ultima partita.
Sulla gara in sè, giocata in una serata primaverile del North West calda e senza vento, poco da dire: il festival dei bianco-arancio comincia al primo minuto con la prima meta dell'estremo Joseph Daniller; bonus point raggiunto al 17', primo tempo chiuso 0-47 con sette mete segnate; meta della bandiera del team di casa con Christo Van Niekerk al 79'. Tutto bene per i Mieles di coach Naka Drotske: il devastante nr.8 Ashley Johnson tornato in forma segna ancora, doppiette per tutto il trio allargato Daniller, le ali Phil Snyman e Cornè Uys; tornati in campo ambo gli Springboks di Bloemfontein, Juan Smith e CJ Van der Linde (dal 45').

- Chiude invece sui toni bassi la squadra rivelazione del torneo 2010, i Golden Lions: venerdì perdevano infatti in casa 27-34 coi Pumas, team di Witbank nel Mpumalanga, da lodare per la stagione con 4 "scalpi" (i Leopards due volte, ma anche i Blue Bulls in casa a inizio stagione e ora i Lions fuori), nel suo piccolo di neopromossa con mezzi limitati rispetto ad altre franchigie. Una bella iniezione di autostima in vista dei playout promotion/relegation che vedranno in lizza Pumas e Leopards con le prime due della First Division.
Quanto ai Lions, serviva loro una ampia vittoria col bonus, sperando in una sconfitta dei Blue Bulls il giorno seguente per soffiargli il quarto posto; l'inizio gara è però degli ospiti, che al sesto minuto silenziano la folla del CocaCola Park di Johannesburg con una meta di rolling maul marcata dal flanker Cornè Steenkamp. I Lions si rifanno presto, il mediano Jano Vermaak apre un break nella linea difensiva e lancia il flanker Derick Minnie in meta, con l'ala Deon van Rensburg a raddoppiarla quattro minuti dopo con un back-flip che confonde la difesa ospite. La partita sembra indirizzata come dovrebbe, senonchè l'ex Bok Sevens Sean Venter batte sul ritmo il centro opposto Marius Delport e sprinta in meta: 10 pari al 25', alla mezz'ora poi arriva la seconda meta di Steenkamp, sempre sfruttando la maul - la forza del pack Pumas ha fatto la differenza. Subito dopo Steenkamp stesso becca il giallo per falli ripetuti nel breakdown e i padroni di casa hanno l'opportunità di chiudere 17 pari il sofferto primo tempo, col centro ex Sharks Waylon Murray a trovare il buco nella difesa ospite e il giovane Elton Jantjies a trasformare finalmente il primo calcio della serata dopo 4 tentativi .
Nel secondo tempo i Lions paiono riappropriarsi della gara: prima del rientro di Steenkamp, un nuovo break di Minnie consegna palla e meta al nr.8 Warren Whiteley per il vantaggio. Dopo uno scambio di penalità tra Elgar Watts e Jantjies le squadre sono sul 27-20 e iniziano gli ultimi dieci minuti, fatali per i padroni di casa. Prima il mediano dei Pumas Hendrik van der Nest prende palla dietro a una ruck e s'infila in meta, nel più classico degli score da mediano: nuovamente pari. Poi al 75' i Lions s'ingarbugliano tentando l'uscita dai loro 22m con un calcetto ravvicinato, che l'estremo avverso Johan Jackson ruba e porta in meta.
Il coach ex All Blacks John Mitchell ha migliorato immensamente i Lions rispetto alla franchigia perdente nell'ultimo Super14, ma all'ultima partita dell'anno per le due squadre, la gloria e il bottino vanno al suo collega locale Jimmy Stonehouse.

- Col risultato dei Cheetahs a tappare ogni possibilità di salita in classifica e con la sconfitta dei Lions ad escludere ogni rischio, la trasferta di sabato a Kimberley dei Blue Bulls diventa un allenamento per gli Springboks rientranti, in vista della semifinale in casa degli Sharks. E vincono con gli ancor più demotivati Griquas per 36-48. I Bulls guidano il punteggio dal quarto d'ora in poi, segnando sette mete contro le cinque dei padroni di casa. Tra questi ultimi, Bjorn Basson approfitta dell'ultima gara dell'anno per segnare una doppietta alla squadra della sua prossima città e ottenere il record assoluto di mete di tutti i tempi in Currie Cup (21 mete in 14 gare). Nei Bulls rientrano per carburare il duo Bakkies Botha e Victor Matfield, con Dewald Potgieter e Danie Roussow nella linea dietro di loro, Francois Hougaard e Mornè Steyn in mediana, più Wynand Olivier al centro (Zane Kirchner era già presente da qualche partita).

- Ultima partita, ultima sentenza da emettere: Western Province necessita di una vittoria casalinga sugli Sharks per mantenere l'importante secondo posto. Se per il team del Natal irraggiungibile al primo posto la partita non contava nulla in termini di classifica, c'era pur sempre l'incognita del rientro dei molti Boks nelle due compagini.
Alla fine va tutto come previsto: I Capetonians, che vantano l'attacco più produttivo assieme alla difesa che ha subito meno punti in stagione, rimangono avanti per tutta la partita e vincono 33-21, mantenendo la seconda piazza in classifica. Ora attendono i rampanti Cheetahs in casa per la semifinale. Tre mete per parte, la differenza sta nei sedici punti al piede di Willem de Waal (in foto), miglior marcatore del torneo con 199 punti segnati, atteso quest'inverno a Treviso, contro i nove del giovane Patrick Lambie schierato estremo per lasciare l'apertura Sharks al veterano Andrè Pretorius.
Tra gli ospiti tornano Tendai Mtawarira, Bismark e Jean du Plessis davanti e Ryan Kankowski (gà presente) in terza linea, mentre capitan John Smit dovrà saltare anche la tournèe invernale in Europa; non meno impressive i rientri nella squadra di casa: a fianco dei già presenti Jean de Villiers, Juan de Jongh e Joe Aplon, si rivedono finalmente Schalk Burger con Francois Louw (già presente) in terza linea, Ricardo Januarie in mediana, Bryan Habana all'ala, Jaque Fourie al centro (con de Villiers mandato all'ala).

- Definita anche dal punto di vista playout, la situazione in First Division: nel weekend si sono giocate le semifinali, rispettivamente venerdì all'Outeniqua Park di George, Eastern Cape, SWD Eagles vs. Griffons di Welkom, Free State, e sabato al Nelson Mandela Park di Porth Elizabeth, EP Kings vs. Boland Cavaliers - miglior attacco contro miglior difesa del campionato. Gli Eagles, primi in classifica della stagione regolare, si sono imposti con un sofferto 32-30, mediante un comeback dal 18-27 del primo tempo. Contrastata anche l'altra semi, con gli EP Kings secondi in regular season, a tenere coi denti uno stretto 26-25 dopo un primo tempo chiuso 20-15.
Ora manca la finale per attribuire il titolo divisionale a una delle due franchigie della Costa, ma le due finaliste sono già elette a sfidare le ultime due di Premier Division, andata e ritorno; in palio due posti nella Premier Division 2011: passano le due con più punti o, in caso di parità, chi abbia la miglior differenza punti fatti-subiti o, in caso di ulteriore parità, chi ha segnato più mete. Se tutto risultasse ancora pari, vale lo status quo ante.
Dopo la finale, la doppia sfida playout promotion relegation sarà quindi:
EP Kings - Pumas
SWD Eagles - Leopards

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