Prima pinta di Heineken bevuta
Un lungo week end conclusosi ieri e caratterizzato da risultati andati generalmente secondo le previsioni, con le squadre di casa a portare a casa i risultati tranne per una clamorosa eccezione (no, non ci riferiamo al caso di Treviso, dove casomai il clamore l'ha fatto la squadra di casa avendo sfiorato la vittoria). La Heineken Cup chiude qui il primo giro di pinte, in attesa del prossimo capitolo a stretto giro di posta, settimana prossima.
- Con gli altri top team europei, ieri sono scesi in campo anche i campioni in carica del Tolosa che al Municipal hanno ospitato la i London Wasps e hanno vinto di misura, 18-16. Grande lezione tattica dei "nobili decaduti" inglesi, che sotto la pioggia che batte il Midi sanno reggere la gara, sfiorando anche la vittoria con un pack nettamente inferiore, portando la partita sul piano tattico e mantenendocela. Per i francesi, fondamentale il piede di David Skrela, l'apertura che nella sua carriera ha fatto spesso i conti con gli alti e i bassi, commettendo qualche errore di troppo quando si trovava sotto pressione: ieri ha infilato i pali per sei volte dalla piazzola e per una ha centrato il palo, ma ha marcato il penalty decisivo arrivato al 72' quando i suoi erano sotto di un punto dopo l'unica meta dell'incontro, firmata dal back di rincalzo Davi Lemi per il momentaneo 16-15 a favore dei Wasps al 66', quando riusciva ad arrivare con un dito prima di Clement Poitrenaud sull'ovale che s'era recuperato a calci (evidentemente l'estremo francese ha sempre un conto lasciato aperto coi Wasps). Ma a rimettere a posto le cose, oltre al piede di Skrela, ci ha pensato la mischia dominante per tutta la gara dello Stade Toulousain che va a conquistare il calcio di punizione dai 40 metri che alla fine sistema i conti. Partita per palati rugbisticamente finissimi.
- Giornata storta per Bath che al Recreation Ground chiude in vantaggio il primo tempo ma poi cede ai finalisti della scorsa edizione, i baschi del Biarritz che beffano i padroni di casa 12-11. Anche in questo caso è il piede del mediano di turno sempre più one-man-band Dimitri Yachvili a fare la differenza: è l'autore di tuttii punti dei suoi, con quattro piazzati messi a segno nella ripresa consente di recuperare dall'8-0 della prima frazione e, con quello spedito tra i pali al 70', di evitare brutte sorprese alla prima giornata in una Pool 4 che comprende anche gli Aironi, prossimi avversari degli inglesi. Questi partivano nel migliore dei modi con la meta del mediano Michael Claassens che al 6' chiude una bella azione con il sostegno del centro Olly Barkley, che non trasforma ma che dopo soli 3 minuti aveva aperto le marcature con un penalty. Nella ripresa Biarritz accorcia con due piazzati di Yachvili nei primi dieci minuti, per poi passare in vantaggio. Barkley al 67' riporta avanti Bath (11-9), ma al 70' il suo pilone David Wilson si fa ammonire e concede a Yachvili di piazzare i punti decisivi. Partenza non male per i baschi che si battagliano tra alti e bassi nel Top14, ma evidentemente in ritrovano in Coppa stimoli e motivazioni, oltre che una certa dose di fortuna. L'altra buona notizia è l'esordio stagionale di Damien Traille, la "nuova" apertura, in campo dal 60'.
- Forti in Coppa come nel campionato domestico si rivelano i London Irish, che in casa battono il sempre pericoloso Munster 23-17. Al Madjeski Stadium le due si danno da fare per quasi tutti gli ottanta minuti di partita, con le due aperture a farsi notare. Soprattutto quella degli Exiles, il 24enne Ryan Lamb che infila tre calci di punizione, un drop al 32' e un altro penalty al 36', mentre il capocannoniere di Heineken Cup di tutti i tempi Ronan O'Gara tiene i suoi i più vicini possibile con due piazzati. Prima frazione che si chiude sul 15-6, ma appena rientrati in campo il metaman Topsy Ojo dà la sterzata giusta ai padroni di casa: l'ala ruba la palla passata dalle mani dell'irlandese ex Tigers Johne Murphy schierato estremo e marca la meta. Di fatto Munster non riesce più a recuperare, mentre gli Irish allungano di tre punti in tre punti. Allo scadere arriva del centro Sam Tuitupou per gli ospiti, ma ormai è tardi.
- Nella sfida tutta celtica al Cardiff City Stadium, i Blues rischiano grosso con Edimburgo e passano per un'incollatura 18-17. Due mete per parte, con gli scozzesi che vanno a segno per primi col pericoloso pilone Allan Jacobsen al 23'; i Blues rispondono con l'ala Chris Czekaj nel corso del primo tempo che si chiude sul 13-10, grazie ai tre punti in più che Dan Parks piazza tra i pali dei connazionali, rispetto al compagno di nazionale Chris Paterson. Risultato che rimane fermo fino agli ultimi dieci minuti del match: al 69' il forte back neozelandese Casey Luala tranquillizza il pubblico andando in meta per il momentaneo 18-10. Ma gli ispirati scozzesi non ci stanno e tre minuti più tardi, altra marcatura pesante per Edimburgo col centro Ben Cairns; la conversione di Paterson porta i suoi a meno uno, ma non c'è più tempo e i Blues possono tirare un respiro di sollievo. I detentori dell'Euro Challenge anche questa stagione paiono balbettanti in Heineken nonostante il roster di tutto rispetto che possono vantare; si vedrà nel proseguo se sapranno raddrizzare il timone.
- Nelle altre partite in programma per questo primo turno, spicca la "goleada" tra Scarlets e Perpignan nel girone di Treviso e Leicester, con i primi che recuperano una grande partenza dei catalani, poi tengono bene pur chiudendo con quattro mete contro cinque e ottenendo un'importante successo per 43-34.
Agli ospiti non bastano le due mete rifilate ai gallesi nel primo quarto d'ora (del centro Grandclaude e dell'ala Candelon), Llanelli chiude in vantaggio il primo tempo (26-15) grazie alle due marcature pesanti dell'estremo Rhys Priestland, oltre al solito preciso piede di Stephen Jones. A inizio ripresa i padroni di casa si scatenano, mandando in meta il centro Regan King e poi Jones stesso; al 45' il parziale è un 40-15 più che rassicurante per i gallesi, che confermano la loro cifra di quest'anno, mostrata Lega Celtica (ma fortunatamente non a Treviso): non più solo piede di Jones ma l'esser votati all'attacco. Perpignan non si rassegna, approfitta della difesa gallese non positiva quanto l'attacco e marca pesantemente per tre volte, con l'ala Adrien Plantè, il terza linea rumeno Ovidiu Tonita e il Numero 8 Damien Chouly, aggiungendo altra farina con il piede di Jerome Porical, ma la sveglia è suonata troppo tardi.
- Nella bolgia del Marcel Michelin sabato pomeriggio Clermont ha battuto i Saracens per 25-10. I Sarries sono scesi in Alvernia con un game plan preciso, allargare il gioco, ma si complicano la vita con un brutto inizio mentre i campioni di Francia vanno due volte in meta, la prima con il seconda linea Jamie Cudmore che dopo solo dieci minuti sfrutta i suoi due metri per impadronirsi di un rinvio dai 22m avversari e fugge in meta intonso; poi col sempre elegante e solido Julien Malzieu al 23'. Solo un piazzato dell'apertura Derick Hougaard, impreciso nel pomeriggio francese, smuove il risultato per gli ospiti. La gara vive una seconda parte di primo tempo ruvidissima a dir poco, con due gialli per falli ripetuti ai Jaunards e i Sarries a consumare quantità incredibili di energie in tentativi di sfondamento sui 5 metri avversari, regolarmente fermati con le buone o con le cattive. Tanto che persino capitan Borthwick alla fine perde la pazienza e scaglia il caschetto sui piedi del timido arbitro scozzese Allen che ha appena fischiato un fallo a suo favore, mentre lo manda a quel paese per richiedere una maggior tutela: cose mai viste in un campo da rugby a questi livelli. La ripresa attacca con un tono diverso, coi vicecampioni inglesi che sfruttano l'uomo in più. Una bella combinazione tra le due ali angloamericane Strettle-Wyles, consente al primo di marcare la meta per il quasi aggancio, 12-10. Poi però Morgan Parra aumenta il bottino al piede e arriva la meta di Napolioni Nalaga al 78', giusto per ribadire la superiorità transalpina in caso di bolgia.
- Il bel momento di Tolone e del suo skipper Jonny Wilkinson è confermato dalla vittoria casalinga contro un cliente sempre complicato da gestire, gli Ospreys. Finisce 19-14 per i finalisti della scorsa Challenge Cup. Nel primo tempo Dan Biggar tiene testa a Wilko, 6-6 il punteggio a fine del primo tempo, all'ora di gioco arriva la meta di Shane Williams che porta i gallesi in vantaggio (14-9), ma il piede di Jonno è sempre in agguato, in più arriva anche la meta dell'altro inglese di Provenza, l'ala ex nazionale Paul Sackey al 76'.
- Sempre sabato, uno degli appuntamenti più interessanti, con Leinster balbettante in Lega che al Royal Dublin Society batte la matricola nobile Racing Metro di Berbizier e soci italiani per 38-22, che in mediana è costretto a schierare due mediani ... di mischia, Durand e Fillol. Gli irlandesi si assicurano la vittoria nel primo tempo, accelerando fino a chiuderlo 21-6 grazie alle mete di Rob Kearney e del flanker Sean O'Brien, mentre Isa Nacewa tornato all'ala è chiamato a infilare i pali al piede: in campo c'è Jonathan Sexton, ma a Dublino, non del tutto a torto, pensano che l'ala neozelandese possegga piede più affidabile del giovane virgulto locale. Dal pack con Strauss e Heaslip e dal rilievo al centro di BOD (Brian O'Driscoll) McFadden le altre mete casalinghe, mentre è di Albert Vulivuli schierato secondo centro quella del Racing nella ripresa; ma una meta, due bombe dalla lunga distanza di Francois Steyn e tre punizioni di Jerome Fillol non possono tenere il passo alle cinque mete dei padroni di casa, fallendo anche l'obiettivo minimo del punto di bonus difensivo. Tra gli italiani, partono titolari Andrea Lo Cicero in prima linea e Andrea Masi come primo centro, mentre fanno il loro ingresso dalla panchina Carlo Festuccia, Santiago Dellapè e Mirco Bergamasco.
- Completano il quadro della prima giornata i tre anticipi di venerdì che avevamo già sintetizzatoe la prova di maturità Benetton-Leicester che tutti sanno.
- Con gli altri top team europei, ieri sono scesi in campo anche i campioni in carica del Tolosa che al Municipal hanno ospitato la i London Wasps e hanno vinto di misura, 18-16. Grande lezione tattica dei "nobili decaduti" inglesi, che sotto la pioggia che batte il Midi sanno reggere la gara, sfiorando anche la vittoria con un pack nettamente inferiore, portando la partita sul piano tattico e mantenendocela. Per i francesi, fondamentale il piede di David Skrela, l'apertura che nella sua carriera ha fatto spesso i conti con gli alti e i bassi, commettendo qualche errore di troppo quando si trovava sotto pressione: ieri ha infilato i pali per sei volte dalla piazzola e per una ha centrato il palo, ma ha marcato il penalty decisivo arrivato al 72' quando i suoi erano sotto di un punto dopo l'unica meta dell'incontro, firmata dal back di rincalzo Davi Lemi per il momentaneo 16-15 a favore dei Wasps al 66', quando riusciva ad arrivare con un dito prima di Clement Poitrenaud sull'ovale che s'era recuperato a calci (evidentemente l'estremo francese ha sempre un conto lasciato aperto coi Wasps). Ma a rimettere a posto le cose, oltre al piede di Skrela, ci ha pensato la mischia dominante per tutta la gara dello Stade Toulousain che va a conquistare il calcio di punizione dai 40 metri che alla fine sistema i conti. Partita per palati rugbisticamente finissimi.
- Giornata storta per Bath che al Recreation Ground chiude in vantaggio il primo tempo ma poi cede ai finalisti della scorsa edizione, i baschi del Biarritz che beffano i padroni di casa 12-11. Anche in questo caso è il piede del mediano di turno sempre più one-man-band Dimitri Yachvili a fare la differenza: è l'autore di tuttii punti dei suoi, con quattro piazzati messi a segno nella ripresa consente di recuperare dall'8-0 della prima frazione e, con quello spedito tra i pali al 70', di evitare brutte sorprese alla prima giornata in una Pool 4 che comprende anche gli Aironi, prossimi avversari degli inglesi. Questi partivano nel migliore dei modi con la meta del mediano Michael Claassens che al 6' chiude una bella azione con il sostegno del centro Olly Barkley, che non trasforma ma che dopo soli 3 minuti aveva aperto le marcature con un penalty. Nella ripresa Biarritz accorcia con due piazzati di Yachvili nei primi dieci minuti, per poi passare in vantaggio. Barkley al 67' riporta avanti Bath (11-9), ma al 70' il suo pilone David Wilson si fa ammonire e concede a Yachvili di piazzare i punti decisivi. Partenza non male per i baschi che si battagliano tra alti e bassi nel Top14, ma evidentemente in ritrovano in Coppa stimoli e motivazioni, oltre che una certa dose di fortuna. L'altra buona notizia è l'esordio stagionale di Damien Traille, la "nuova" apertura, in campo dal 60'.
- Forti in Coppa come nel campionato domestico si rivelano i London Irish, che in casa battono il sempre pericoloso Munster 23-17. Al Madjeski Stadium le due si danno da fare per quasi tutti gli ottanta minuti di partita, con le due aperture a farsi notare. Soprattutto quella degli Exiles, il 24enne Ryan Lamb che infila tre calci di punizione, un drop al 32' e un altro penalty al 36', mentre il capocannoniere di Heineken Cup di tutti i tempi Ronan O'Gara tiene i suoi i più vicini possibile con due piazzati. Prima frazione che si chiude sul 15-6, ma appena rientrati in campo il metaman Topsy Ojo dà la sterzata giusta ai padroni di casa: l'ala ruba la palla passata dalle mani dell'irlandese ex Tigers Johne Murphy schierato estremo e marca la meta. Di fatto Munster non riesce più a recuperare, mentre gli Irish allungano di tre punti in tre punti. Allo scadere arriva del centro Sam Tuitupou per gli ospiti, ma ormai è tardi.
- Nella sfida tutta celtica al Cardiff City Stadium, i Blues rischiano grosso con Edimburgo e passano per un'incollatura 18-17. Due mete per parte, con gli scozzesi che vanno a segno per primi col pericoloso pilone Allan Jacobsen al 23'; i Blues rispondono con l'ala Chris Czekaj nel corso del primo tempo che si chiude sul 13-10, grazie ai tre punti in più che Dan Parks piazza tra i pali dei connazionali, rispetto al compagno di nazionale Chris Paterson. Risultato che rimane fermo fino agli ultimi dieci minuti del match: al 69' il forte back neozelandese Casey Luala tranquillizza il pubblico andando in meta per il momentaneo 18-10. Ma gli ispirati scozzesi non ci stanno e tre minuti più tardi, altra marcatura pesante per Edimburgo col centro Ben Cairns; la conversione di Paterson porta i suoi a meno uno, ma non c'è più tempo e i Blues possono tirare un respiro di sollievo. I detentori dell'Euro Challenge anche questa stagione paiono balbettanti in Heineken nonostante il roster di tutto rispetto che possono vantare; si vedrà nel proseguo se sapranno raddrizzare il timone.
- Nelle altre partite in programma per questo primo turno, spicca la "goleada" tra Scarlets e Perpignan nel girone di Treviso e Leicester, con i primi che recuperano una grande partenza dei catalani, poi tengono bene pur chiudendo con quattro mete contro cinque e ottenendo un'importante successo per 43-34.
Agli ospiti non bastano le due mete rifilate ai gallesi nel primo quarto d'ora (del centro Grandclaude e dell'ala Candelon), Llanelli chiude in vantaggio il primo tempo (26-15) grazie alle due marcature pesanti dell'estremo Rhys Priestland, oltre al solito preciso piede di Stephen Jones. A inizio ripresa i padroni di casa si scatenano, mandando in meta il centro Regan King e poi Jones stesso; al 45' il parziale è un 40-15 più che rassicurante per i gallesi, che confermano la loro cifra di quest'anno, mostrata Lega Celtica (ma fortunatamente non a Treviso): non più solo piede di Jones ma l'esser votati all'attacco. Perpignan non si rassegna, approfitta della difesa gallese non positiva quanto l'attacco e marca pesantemente per tre volte, con l'ala Adrien Plantè, il terza linea rumeno Ovidiu Tonita e il Numero 8 Damien Chouly, aggiungendo altra farina con il piede di Jerome Porical, ma la sveglia è suonata troppo tardi.
- Nella bolgia del Marcel Michelin sabato pomeriggio Clermont ha battuto i Saracens per 25-10. I Sarries sono scesi in Alvernia con un game plan preciso, allargare il gioco, ma si complicano la vita con un brutto inizio mentre i campioni di Francia vanno due volte in meta, la prima con il seconda linea Jamie Cudmore che dopo solo dieci minuti sfrutta i suoi due metri per impadronirsi di un rinvio dai 22m avversari e fugge in meta intonso; poi col sempre elegante e solido Julien Malzieu al 23'. Solo un piazzato dell'apertura Derick Hougaard, impreciso nel pomeriggio francese, smuove il risultato per gli ospiti. La gara vive una seconda parte di primo tempo ruvidissima a dir poco, con due gialli per falli ripetuti ai Jaunards e i Sarries a consumare quantità incredibili di energie in tentativi di sfondamento sui 5 metri avversari, regolarmente fermati con le buone o con le cattive. Tanto che persino capitan Borthwick alla fine perde la pazienza e scaglia il caschetto sui piedi del timido arbitro scozzese Allen che ha appena fischiato un fallo a suo favore, mentre lo manda a quel paese per richiedere una maggior tutela: cose mai viste in un campo da rugby a questi livelli. La ripresa attacca con un tono diverso, coi vicecampioni inglesi che sfruttano l'uomo in più. Una bella combinazione tra le due ali angloamericane Strettle-Wyles, consente al primo di marcare la meta per il quasi aggancio, 12-10. Poi però Morgan Parra aumenta il bottino al piede e arriva la meta di Napolioni Nalaga al 78', giusto per ribadire la superiorità transalpina in caso di bolgia.
- Il bel momento di Tolone e del suo skipper Jonny Wilkinson è confermato dalla vittoria casalinga contro un cliente sempre complicato da gestire, gli Ospreys. Finisce 19-14 per i finalisti della scorsa Challenge Cup. Nel primo tempo Dan Biggar tiene testa a Wilko, 6-6 il punteggio a fine del primo tempo, all'ora di gioco arriva la meta di Shane Williams che porta i gallesi in vantaggio (14-9), ma il piede di Jonno è sempre in agguato, in più arriva anche la meta dell'altro inglese di Provenza, l'ala ex nazionale Paul Sackey al 76'.
- Sempre sabato, uno degli appuntamenti più interessanti, con Leinster balbettante in Lega che al Royal Dublin Society batte la matricola nobile Racing Metro di Berbizier e soci italiani per 38-22, che in mediana è costretto a schierare due mediani ... di mischia, Durand e Fillol. Gli irlandesi si assicurano la vittoria nel primo tempo, accelerando fino a chiuderlo 21-6 grazie alle mete di Rob Kearney e del flanker Sean O'Brien, mentre Isa Nacewa tornato all'ala è chiamato a infilare i pali al piede: in campo c'è Jonathan Sexton, ma a Dublino, non del tutto a torto, pensano che l'ala neozelandese possegga piede più affidabile del giovane virgulto locale. Dal pack con Strauss e Heaslip e dal rilievo al centro di BOD (Brian O'Driscoll) McFadden le altre mete casalinghe, mentre è di Albert Vulivuli schierato secondo centro quella del Racing nella ripresa; ma una meta, due bombe dalla lunga distanza di Francois Steyn e tre punizioni di Jerome Fillol non possono tenere il passo alle cinque mete dei padroni di casa, fallendo anche l'obiettivo minimo del punto di bonus difensivo. Tra gli italiani, partono titolari Andrea Lo Cicero in prima linea e Andrea Masi come primo centro, mentre fanno il loro ingresso dalla panchina Carlo Festuccia, Santiago Dellapè e Mirco Bergamasco.
- Completano il quadro della prima giornata i tre anticipi di venerdì che avevamo già sintetizzatoe la prova di maturità Benetton-Leicester che tutti sanno.
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