lunedì 4 ottobre 2010

ITM Cup, ancora otto in corsa per quattro posti

La ITM Cup o National Province Championship neozelandese che dir si voglia, si avvia alla conclusione della stagione regolare; è giunta alla decima giornata ma di certezze ce n'è ancora poche.
Si può solo andare per esclusione: sono quattro le squadre tagliate fuori con due sole vittorie in dieci gare - dal basso, Otago, Tasman, Manawatu e Hawke's Bay (quest'ultima però è decima in classifica, contando anche tre pareggi e 5 punti di bonus); con max 15 punti ancora da assegnare sul tavolo, sono virtualmente tagliate fuori da possibilità di playoff anche le cugine North Harbour, con 4 vittorie e 19 punti, e Northland a 22 punti. Le altre otto sono raggruppate in otto punti e si giocano i quattro posti disponibili che porteranno al titolo.

- Southland si prende una pausa - mica poteva sperare di vincere sempre - e viene fermata con un netto 23-6 da Taranaki , la squadra rivelazione della stagione subito ripresasi dalla sconfitta esterna con Hawke's Bay, che aveva fatto pensare allo "scoppio della bolla" in coincidenza col progressivo rientro degli All Blacks altrove. Lo score parla di due mete per la squadra basata a New Plymouth, una dell'ala Jayden Hayward, l'altra di punizione e 13 punti al piede di Will Ripia; di Robbie Robinson i due piazzati degli Stags.
Gli Ambers and Blacks tornano terzi in classifica; il passo falso di Southland, il primo da lungo tempo (è la seconda sconfitta in stagione) gli fa perdere la prima posizione a favore dei co-isolani di Canterbury. Quel che è peggio, nel prossimo turno la squadra di Invercargill si gioca in casa tutto ma proprio tutto coi campioni in carica: il primato in classifica o la possibile fuoriuscita dalla zona playoff a sole due giornate dalla fine, e come se non bastasse anche il Ranfurly Shield, tenuto nella città più meridionale dell'Australasia da fine della scorsa stagione dopo cinquanta anni.

- I campioni in carica di Canterbury sono infatti andati a prendersi 5 punti a Dunedin, sempre nell'Isola Meridionale, battendo Otago per 20-35. La partita è combattuta come si conviene a ogni derby: al vantaggio iniziale di 6-0 per i padroni di casa firmato dal primo centro Glen Dickson, rispondono le mete dell'hooker Steve Fualau e del centro Ryan Crotty, intervallate da un drop del mediano Andrew Ellis e la prima frazione si chiude sul 6-17 per gli ospiti. Nella ripresa i padroni di casa provano la reazione, pervenendo al 20 pari del 65' con due mete in sequenza, dell'ala 22enne Joe Hill e del pilone Halani Aulika. I campioni rossoneri con ci stanno, ci pensa Sonny Bill Williams, schierato centro al posto di Robert Freuean e particolarmente a suo agio in una gara molto veloce, a marcare la meta decisiva al 70' (ottima la sua produttività per minuti giocati); negli ultimi istanti di gara l'estremo Sean Maitland realizza la meta del bonus. La squadra di Keith Meeuws finisce malinconicamente ultima in classifica.

- Altra importante vittoria esterna è di Waikato a Whangarei, dove batte Northland per 33-45, riuscendo finalmente ad entrare in zona playoff. Si diceva delle "bolle scoppiate": quello che era il miglior attacco del torneo fino a un paio di turni fa, continua a marcar mete ma ne realizza quattro, una in meno degli avversari, e soccombe ancora. Ma non senza far trovar lungo agli ospiti. I Moloo's Men si portano inizialmente avanti con due mete, del centro figiano Tevenaka Sokula e del mediano All Blacks Brendon Leonard. I padroni di casa reagiscono subito, portandosi alla mezz'ora sul 20-12 con tre mete, dell'ala tongana Mateo Malupo, dell'estremo Lachie Munro e del Nr.8 Cameron Eye. Risponde negli ultimi dieci minuti del primo tempo la mediana di Waikato: Stephen Donald piazza una punizione e poi trasforma la seconda meta di Leonard, riportando in vantaggio gli ospiti 20-22 all'intervallo. A inizio ripresa piazzano una punizione per parte Munro e Donald, il break avviene attorno all'ora di gioco con le due mete in sequenza della giovane ala figiana di Waikato Henry Speight e di Donald. Northland non si dà per vinta, dopo dieci minuti riduce lo svantaggio con le terze linee Mikaele Tuu'u e a fine tempo con Dean Budd, ma il piede di Donald riesce a mantenere le distanze. Brutto infortunio per Leonard, portato in ospedale dopo esser caduto privo di conoscenza in uno scontro con Munro.

- Passo falso casalingo di Auckland, che venerdì pareggiava con Hawke's Bay 34-34 retrocedendo dal terzo al quinto posto. Magpies al terzo pareggio stagionale, guadagnavano tre punti in assenza di Zac Guildford. Ospiti avanti a fine primo tempo 14-17, con le mete del centro Jason Shoemark e dell'ala Mark Jackman contro quella del flanker di casa Daniel Braid e tre penalty di Matt Berquist. A inizio ripresa gli ospiti acceleravano ulteriormente mandando in meta il flanker Trent Boswell e l'ala ex Tolone e Castres Sinoti Sinoti: una debacle per la miglior difesa del campionato, concedere il bonus offensivo in casa dopo 50 minuti quando non subiva mete da tre incontri. I padroni di casa cambiavano alcuni back apparsi un po' esitanti, in particolare facendo entrare the Rocketman Joe Rokocoko e riprendevano gli avversari non prima del 78' con un piazzato di Berquist e la precedente seconda meta di Braid; il tentativo di drop finale di Israel Dagg per gli Steamers si schiacciava sul palo.

- Altro passo falso ancor più grave dell'altra "grande" Wellington, che scende all'ottavo posto perdendo in casa per 24-31 in condizioni climatiche pessime la sfida diretta con Bay of Plenty, forse la squadra più abile a sfruttare le condizioni wet and windy del momento in Nuova Zelanda. Nel primo tempo è sfida al piede tra le due aperture, Mike Delany (16 punti totali) e il giovane di casa Lima Sopoaga: marcano entrambe 4 piazzati. Delany però centrava in più una trasformazione, quella della meta dell'estremo ex Calvisano Ben Smith, per il 12-19 che chiudeva il primo tempo. Nel secondo tempo due mete per parte, del centro ospite Copy Aporo, poi dei Lions Dane Coles (tallonatore) e Alby Mathewson (mediano), per il parziale all'ora di gioco di 24-26; al 75' chiudeva i giochi la meta dell'ala Leila Masaga (in foto), importante anche perchè lo porta in testa alla classifica dei metaman del torneo.
I Lions, privati anche di Hosea Gear e del giovane Julian Savea, nella nazionale Sevens ai giochi del Commonwealth in India, attendono con ansia il prossimo ritorno alla disponibilità dei loro All Blacks Piri Weepu, Cory Jane, Conrad Smith, Ma'a Nonu e Victor Vito.

- Le Counties non demordono: vincono in casa a Pukekohe con Northland un combattuto 24-23, inaugurato dalla meta di Tana Umaga doppiata da quella del 21enne estremo Tim Nanai; nel giro dei primi venti minuti gli ospiti accorciavano sul 14-10 con il piazzato di Michael Harris e la meta trasfromata del giovane pilone Ben Afeaki e il punteggio non cambiava fino all'intervallo. Nel secondo tempo la meta del mediano di Albany Chris Smylie serrava il punteggio sul 17-15 e Harris firmava il sorpasso 17-18 all'ora di gioco. Dopo 5 minuti Nanai marcava la sua seconda meta che l'apertura di casa Dean Cummins trasformava; al 78' l'ala 21enne Nafi Tuitavake riapriva la gara ma Harris falliva la trasformazione della vittoria per la squadra di Luke McAlister.

- Nella sfida di fondo classifica - Otago a parte - Manawatu approfitta del rientro di Aaron Cruden (15 punti con una meta per lui) e batte Tasman 20-8. Per i Turbo's in meta anche il lock Stone Fraser; dell'estremo Tom Marshall la meta dei Mako's, con l'apertura James Marshall a piazzare una punizione.

2 commenti:

tagus ha detto...

però che partita la prossima ad invercargill.
che fascino(ma anche che acqua,che vento e che freddo).
speriamo in una giornata da tregenda che apra un po' il pronostico,chè altrimenti per southland sarebbe davvero dura

Abr ha detto...

Eh già ma guarda caso, quasi ci fosse una diabolica regìa dietro, dal prossimo turno e per la goduria dei soliti Crusaders, tornano disponibili en masse gli All Blacks ... La vedo durissima.

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