Nebbia in Val Padana
La Gazzetta quest'oggi ospita un'intervista al Gran Capo della Fir Giancarlo Dondi, l'uomo che "ha portato l'Italia nel Sei Nazioni", che "è entrato nella stanza dei bottoni come membro dell'Esecutivo dell'Irb" e che "è arrivato ad un passo dal regalare al Paese l'organizzazione della Coppa del Mondo".
Alla vigilia dei Test Match novembrini, lancia la sfida: "Italia, ti voglio tra le prime 10 al mondo" (attualmente siamo undicesimi e quattro anni fa con Berbizier avevamo toccato il settimo posto, ndr) e pronostica almeno due vittorie su tre incontri, inserendo nel possibile conteggio la sfida con l'Australia. Parla del futuro del ct Nick Mallett: "Ci confronteremo dopo il trittico. Il mercato allenatori si fa tra poco, non aspetteremo la Coppa del Mondo e la scadenza del contratto". Detto così, mentre altrove i Gatland vengono riconfermati fino al 2015 per tranquillizzare tutti, o è brutale stimolo nei confronti del coach installatosi sulle rive del Garda, o è annuncio che le carte per il divorzio sono in preparazione, tanto per avere belle scuse pronte - come il Berbizier già dimissionario alla vigilia dello scorso Mondiale ... Ma veniamo dalle chiacchiere alla sostanza.
Alla domanda sulle prestazioni europee dei club italiani - versante Euro Challenge, Dondi tira in ballo i soldi: "Per ogni punto in classifica la Fir dà loro 10.000 euro. Doveva essere uno stimolo, ma certi club non si sono presentati con la squadra migliore. Resta che imprese come quella di Prato col Connacht non saranno facilmente ripetibili". Traducendo, qualcuno fa il furbo coi soldi della Fir (e capirai la novità: così han sempre fatto in molte) ma comunque imprese come quella di Prato che sballano la cassa, per fortuna non sono frequenti?
Ed ecco il tasto dolente: e l'interscambiabilità tra Celtiche e le squadre in Eccellenza? "Il campionato va tutelato, non può diventare un torneo di riserve". Ma come, non lo è già, ribattiamo noi? Lo ha detto il presidente stesso poche righe prima, quando ha accusato le società di non essersi presentate "con la squadra migliore" alle sfide di coppa.
Proviamo dunque a ragionarci sopra: se è vanto personale l'aver "voluto l'ingresso di due franchigie in Celtic League" (parole del giornalista, Andrea Buongiovanni), perché opporsi in modo così determinato alla contaminazione tra le due realtà, quella di Magners e quella di Eccellenza, dal momento che il comune denominatore dovrebbe essere solo uno, la qualità del rugby italiano? E come fan tutti altrove? Forse per via di quella storia dei compartimenti stagni per proteggere l'orticello di casa.
"Il Seven è olimpico - domanda il cronista -: la Fir s'è attrezzata?". "Faremo sul serio dalla prossima stagione, utilizzando nel caso anche appoggi esterni". Appoggi esterni? Finalmente una ammissione di incapacità o solo un annuncio di prossima richiesta di aiuto, finanziario e organizzativo, al Coni? Sarebbe interessante capire cosa intenda Dondi, peccato che l'intervista finisca lì.
Appoggi esterni... Mmmh...
Nel frattempo e a proposito di nebbia, domenica s'era giocata la quinta giornata dell'Eccellenza Italiana che noi , lo diciamo apertamente, seguiamo solo "di rimbalzo", ripulendo i comunicati Fir (della serie, tal contenuto tal forma) e commentando i risultati. Nel corso dei due weekend di Coppe Europee s'erano anche giocate la prime gare del novello Torneo Eccellenza tra le SemiPro italiane non elette in Europa ma ci consentirete, non è puzza sotto il naso: non riusciamo nemmeno a seguire campionati Full Pro come la ProD2 francese ...
La Femi-CZ Rovigo, dopo le epiche bastonate prese dai ragazzi grandi in Europa, fa il bullo tra i minori del quartiere e nel suo Battaglini annichila l'altra bastonata dura in Coppa, il Petrarca Padova capolista: 31-3 per i Bersaglieri di Polla Roux il risultato finale sotto la pioggia, caratterizzato dalla prestazione del pacchetto di mischia rodigino con il pilone Ravalle in evidenza sul lato destro. Tre le mete (Bacchetti, poi Pace e Basson nel secondo tempo) che non sono sufficienti per il bonus; il Petrarca, alla prima sconfitta in campionato, mantiene il comando della graduatoria ma è tallonata da vicino da Estra I Cavalieri Prato che sabato prossimo gli faranno visita.
I Cavalieri hanno sconfitto in casa per 35-22 e rimpiazzato al secondo posto in classifica HBS Granducato Parma con una partita con 4 mete (e bonus) per parte. I padroni di casa dominano il primo tempo chiuso 18-0 con le mete del centro Vezzosi e dell'ala Tempestini, accelerano ulteriormente nel terzo quarto portandosi sul 28-5 all'ora di gioco (seconda meta di Vezzosi), poi lasciano campo alla rimonta dei Ducali che mandano in meta Cigarini, poi Pascu, Goegan e Tripodi.
L'altra parmigiana RFC Crociati batte nettamente l'Aquila, 41-11 il finale, sei mete a una, doppietta del flanker australiano Dylan Sigg.
Il duplice confronto Roma - Terraferma veneziana termina uno a uno a favore delle compagini di casa: Mogliano compie la bella impresa di battere Futura Park 10-6 (meta nel primo tempo del pilone Meggetto) e la Lazio prevale 28-22 sul Venezia Mestre, che per la terza volta in cinque gare riesce a strappare il punto di bonus ma non a vincere. A Roma sono tre mete a una e 17 punti al piede del back veneto-scozzese Calum McRae.
Classifica: Petrarca Padova punti 19; Estra I Cavalieri Prato 18; HBS GranDucato Parma 16; Banca Monte Parma 15; Femi-CZ Rovigo 14; Futura Park Rugby Roma 12; Mantovani Lazio 8; Marchiol Mogliano 7; L’Aquila Rugby 4; Casinò di Venezia* -1
Alla vigilia dei Test Match novembrini, lancia la sfida: "Italia, ti voglio tra le prime 10 al mondo" (attualmente siamo undicesimi e quattro anni fa con Berbizier avevamo toccato il settimo posto, ndr) e pronostica almeno due vittorie su tre incontri, inserendo nel possibile conteggio la sfida con l'Australia. Parla del futuro del ct Nick Mallett: "Ci confronteremo dopo il trittico. Il mercato allenatori si fa tra poco, non aspetteremo la Coppa del Mondo e la scadenza del contratto". Detto così, mentre altrove i Gatland vengono riconfermati fino al 2015 per tranquillizzare tutti, o è brutale stimolo nei confronti del coach installatosi sulle rive del Garda, o è annuncio che le carte per il divorzio sono in preparazione, tanto per avere belle scuse pronte - come il Berbizier già dimissionario alla vigilia dello scorso Mondiale ... Ma veniamo dalle chiacchiere alla sostanza.
Alla domanda sulle prestazioni europee dei club italiani - versante Euro Challenge, Dondi tira in ballo i soldi: "Per ogni punto in classifica la Fir dà loro 10.000 euro. Doveva essere uno stimolo, ma certi club non si sono presentati con la squadra migliore. Resta che imprese come quella di Prato col Connacht non saranno facilmente ripetibili". Traducendo, qualcuno fa il furbo coi soldi della Fir (e capirai la novità: così han sempre fatto in molte) ma comunque imprese come quella di Prato che sballano la cassa, per fortuna non sono frequenti?
Ed ecco il tasto dolente: e l'interscambiabilità tra Celtiche e le squadre in Eccellenza? "Il campionato va tutelato, non può diventare un torneo di riserve". Ma come, non lo è già, ribattiamo noi? Lo ha detto il presidente stesso poche righe prima, quando ha accusato le società di non essersi presentate "con la squadra migliore" alle sfide di coppa.
Proviamo dunque a ragionarci sopra: se è vanto personale l'aver "voluto l'ingresso di due franchigie in Celtic League" (parole del giornalista, Andrea Buongiovanni), perché opporsi in modo così determinato alla contaminazione tra le due realtà, quella di Magners e quella di Eccellenza, dal momento che il comune denominatore dovrebbe essere solo uno, la qualità del rugby italiano? E come fan tutti altrove? Forse per via di quella storia dei compartimenti stagni per proteggere l'orticello di casa.
"Il Seven è olimpico - domanda il cronista -: la Fir s'è attrezzata?". "Faremo sul serio dalla prossima stagione, utilizzando nel caso anche appoggi esterni". Appoggi esterni? Finalmente una ammissione di incapacità o solo un annuncio di prossima richiesta di aiuto, finanziario e organizzativo, al Coni? Sarebbe interessante capire cosa intenda Dondi, peccato che l'intervista finisca lì.
Appoggi esterni... Mmmh...
Nel frattempo e a proposito di nebbia, domenica s'era giocata la quinta giornata dell'Eccellenza Italiana che noi , lo diciamo apertamente, seguiamo solo "di rimbalzo", ripulendo i comunicati Fir (della serie, tal contenuto tal forma) e commentando i risultati. Nel corso dei due weekend di Coppe Europee s'erano anche giocate la prime gare del novello Torneo Eccellenza tra le SemiPro italiane non elette in Europa ma ci consentirete, non è puzza sotto il naso: non riusciamo nemmeno a seguire campionati Full Pro come la ProD2 francese ...
La Femi-CZ Rovigo, dopo le epiche bastonate prese dai ragazzi grandi in Europa, fa il bullo tra i minori del quartiere e nel suo Battaglini annichila l'altra bastonata dura in Coppa, il Petrarca Padova capolista: 31-3 per i Bersaglieri di Polla Roux il risultato finale sotto la pioggia, caratterizzato dalla prestazione del pacchetto di mischia rodigino con il pilone Ravalle in evidenza sul lato destro. Tre le mete (Bacchetti, poi Pace e Basson nel secondo tempo) che non sono sufficienti per il bonus; il Petrarca, alla prima sconfitta in campionato, mantiene il comando della graduatoria ma è tallonata da vicino da Estra I Cavalieri Prato che sabato prossimo gli faranno visita.
I Cavalieri hanno sconfitto in casa per 35-22 e rimpiazzato al secondo posto in classifica HBS Granducato Parma con una partita con 4 mete (e bonus) per parte. I padroni di casa dominano il primo tempo chiuso 18-0 con le mete del centro Vezzosi e dell'ala Tempestini, accelerano ulteriormente nel terzo quarto portandosi sul 28-5 all'ora di gioco (seconda meta di Vezzosi), poi lasciano campo alla rimonta dei Ducali che mandano in meta Cigarini, poi Pascu, Goegan e Tripodi.
L'altra parmigiana RFC Crociati batte nettamente l'Aquila, 41-11 il finale, sei mete a una, doppietta del flanker australiano Dylan Sigg.
Il duplice confronto Roma - Terraferma veneziana termina uno a uno a favore delle compagini di casa: Mogliano compie la bella impresa di battere Futura Park 10-6 (meta nel primo tempo del pilone Meggetto) e la Lazio prevale 28-22 sul Venezia Mestre, che per la terza volta in cinque gare riesce a strappare il punto di bonus ma non a vincere. A Roma sono tre mete a una e 17 punti al piede del back veneto-scozzese Calum McRae.
Classifica: Petrarca Padova punti 19; Estra I Cavalieri Prato 18; HBS GranDucato Parma 16; Banca Monte Parma 15; Femi-CZ Rovigo 14; Futura Park Rugby Roma 12; Mantovani Lazio 8; Marchiol Mogliano 7; L’Aquila Rugby 4; Casinò di Venezia* -1
(*quattro punti di penalizzazione per mancata attività giovanile)
2 commenti:
che tempismo il dondi,eh?
nel 99 coste se ne andò prima della coppa del mondo ed i risultati furono quelli che ricordiamo,con mascioletti messo,incolpevole,nelle peste.
come ha scritto ringo,berbizier era già sicuro dell'addio nel 2007.
ora,se dopo queste affermazioni presidenziali si dovesse vincere solo con fiji già striderebbe una conferma di mallet,ma se,com'è assolutamente possibile, si dovessero perdere tutti i test,come sarebbe possibile tenere mallet?
così ad un anno dal mondiale che si fa?
si immola cavinato per 12 mesi?
altrove(francia,irlanda)si fanno contratti olimpici,qui andiamo avanti alla zamparini,mah.
non sono entusiasta della gestione mallet,ma sicuramente la persona e l'uomo di rugby meriterebbero molto più rispetto.
p.s.seguo il rugby da quando avevo 7 anni ed ora ne ho 42 ed apprendo solo ora che il mkt allenatori si fa tra poco...
"alla Zamparini", parole sante. Speriamo sia solo un modo campagnolo di suonar la carica, anche se i precedenti non aiutano a star tranquilli.
O forse a Dondi non è andato giù la presa di posizione di Mallett sulle riserve Celtiche da travasare nell'Eccellenza: l'ha ha costretto a smentirla, mentre il coach era solo coerente con ciò che si fa altrove e col suo progetto d iinternazionalizzare il rugby italiano (fu il primo a spingere per le italiane in celtic).
Che oramai Mallett si sia rotto, appare chiaro dai suoi silenzi, smentite e dichiarazioni (dopo i mondiali? Sono stanco di girare il mondo, per un po' starò in Sudafrica).
Dal punto di vista federale, arrivare con l'allenatore novellino (o delegittimato come Berbizier: si ricordano gli scazzi di spogliatoio col mediano), aiuterebbe tutto l'ambiente a giustificare il non raggiungimento degli obiettivi. Tattica politica purissima.
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