Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Tra gli "altri risultati" di questo sabato di Test Match, va salutata l'ultima qualificata alla Coppa del Mondo 2011: è la Romania, grazie alla vittoria casalinga sull'Uruguay per 39-12, dopo il 21 pari a Montevideo di due settimane fa, raggiungendo nella Pool B Nuova Zelanda, Scozia, Argentina e Georgia. Le Querce mantengono anche stavolta l'impegno ad esser presenti a tutte le edizioni del Mondiale, nonostante la partita ovviamente molto nervosa almeno all'inizio. Già al decimo però il potente centro Csaba Gal sfondava la difesa uruguagia e andava in meta, raddoppiata tre minuti dopo quando l'arbitro Alain Rolland concedeva una meta di penalità ai padroni di casa. Il punteggio assommava 21-0 al riposo, con una ulteriore meta in superiorità numerica segnata dal nr.8 Alexandru Manta. Nel secondo tempo l'apertura Dan Dumbrava incrementava il vantaggio rumeno al piede, prima della meta americana marcata dal centro Martin Crosa; poco dopo i rumeni segnavano la quarta meta con l'ala Catalin Fercu. Nel finale la seconda meta uruguagia del rincalzo Ivo Dugonjic, seguita dalla quinta rumena di Madalin Lemnaru.
Al fischio finale, fuochi d'artificio su Bucharest e annuncio da brivido per il tallonatore Marius Tincu, una delle star "francesi" delle Querce: la moglie nella mattinata aveva dato alla luce una bambina mentre lui era in clausura con la squadra.
Per i dilettanti Teros è seconda eliminazione in fila all'ultimo step prima dei Mondiali; stavolta è un po' meno traumatica di quella del 2007, quando persero per un punto lo spareggio col Portogallo.

L'altro risultato della giornata è la vittoria della Scozia su Samoa per 19-16, grazie a un penalty nell'extra time del giovane rincalzo locale, Ruaridh Jackson (nella foto). Una faticata forse imprevista per gli esaltati trionfatori sul Sudafrica della scorsa settimana, ma Samoa si presentava ad Aberdeen con un ruolino di tutto rispetto: vittoria in Giappone, poi in Europa sconfitte molto combattute con Irlanda e Inghilterra; stavolta è andata molto vicina a eguagliare il pareggio figiano con il Galles. Dopo un primo penalty del solito Dan Parks, Samoa rispondeva dopo pochi minuti mandando in meta il mediano di Hawke's Bay e dei Crusaders Kahn Fotuali'i al termine di una bella azione manovrata, nata da un calcio "visionario" del centro George Pisi di Taranaki dalla sinistra verso il centro, raccolto dall'altro centro Sailala Mapusua degli Irish che serviva il suo mediano a sostegno; meta trasformata da Paul Williams, l'ex Auckland Blues ora Sale. La reazione dei padroni di casa era immediata: meta in mezzo ai pali di Nikki Walker, ala degli Ospreys, che marcava servito da Parks dietro un decoy run del centro Graeme Morrisson. Il primo tempo terminava con gli scozzesi avanti 13-10 dopo uno scambio di penalty tra Parks e Williams. Il secondo tempo si apriva col pareggio al piede di Paul Williams; Parks riportava avanti i suoi al 52' con un drop centrale perfettamente costruito, ma era subito raggiunto dall'estremo avverso sul 16 pari al 55', finalizzando una feroce pressione che avrebbe potuto con un po' di fortuna portali in meta. Gli scozzesi tentavano la strada della marcatura per tutto l'ultimo quarto, ma il risultato rimaneva in parità fino all'ultimissima opportunità, un penalty centrato dal giovane rincalzo Jackson.
Una vittoria di carattere e di belief: era vivo in coach Robinson il ricordo dell'anno scorso, quando dopo la vittoria con l'Australia avevano perso 6-9 con l'Argentina. Come diceva Catalano, è meglio vincere per tre punti che perdere di tre, ma rimane comunque che il figurone l'ha fatto Samoa, che potrebbe giustamente recriminare sul risultato.

Altri risultati della giornata: Georgia 19 -17 Stati Uniti; Spagna 33 - 20 Namibia; Portogallo 20 - 23 Canada.