"Smash the Welsh really"
Coach Graham Henry non ha ceduto alla diplomazia e ha calato deciso il guanto della sfida degli All Blacks sulla guancia del Galles per la sfida di sabato al Millennium, con la dichiarazione riportata nel titolo. Senza alcun riguardo per la nazionale che allenò tra il 1998 e il 2002 per 36 gare: "I would like to see us smash the Welsh really, because I am coaching New Zealand now and it's the final game of the series and we want to make a statement," ha dichiarato. Sarebbe la 24' vittoria di fila degli All Blacks sul Galles (vincente tre volte su 27 totali, l'ultima nel 1953 ...) ma soprattutto significherebbe il terzo Grand Slam neozelandese sulle Home Nations in sei anni.
La formazione che Henry presenta si mostra coerente con l'approccio "nessuno sconto": cinque i cambi alla formazione che ha schiacciato l'Irlanda. Cominciando col reintrodurre in mezzo al pack Keven Mealamu che ha scontato la squalifica ridotta da 4 a 2 settimane; recupera anche Brad Thorn in seconda linea, assente per un malanno muscolare con l'Irlanda. Più avanti tre cambi all'insegna del "nessun dorma": Jimmy Cowan in mediana al posto di Andy Ellis, SB Williams in mezzo rimpiazza Ma'a Nonu e Isaia Toeava al posto di Cory Jane largo a destra. Gli altri sono quelli di sempre, con solo la turnazione tra Daniel Braid su Liam Messam in panchina, per la posizione di flanker di rincalzo.
Ai Gallesi forse la sfida in faccia fa solo che bene, giunti al punto in cui sono: è alcool sulla ferita aperta del Dragone, dopo le sconfitte con Australia e Sudafrica e il pareggio con Fiji: cinque sconfitte e un pareggio nelle ultime sei gare. E coach Gatland sferza i suoi cambiandone nove in un colpo. Sarebbe più corretta definirla retromarcia:"We were all disappointed last week when we made a number of changes which we thought we could cope with", ha dichiarato Gatland: "We found out we couldn't, but we hope to be back firing on all cylinders this week". Contrordine compagni insomma, a cominciare dallo spostamento di Ryan Jones da nr.8 a blindside togliendogli la fascia di capitano che va a Matthew Rees, e col ritorno di Tom James all'ala. Si fa prima a menzionare i superstiti del match con le Fiji: oltre a Jones, il giovane George North all'ala, Lee Byrne in fondo e Adam Jones tighthead prop. Gli altri tutti cambiati, quasi a ricostruire il team di poco perdente con il Sudafrica. Tra gli avanti rientrano i recuperati Sam Walburton e Gethyn Jenkins; in seconda linea torna la coppia Bradley Davies - Alu Wyn Jones. Dietro Gatland riporone la formazione esordiente col Sudafrica, con i mediani Phillips - St.Jones e Hook-Shanklin al centro. Ricompare in panchina anche il Wasps Andy Powell. A proposito di panca, Gatland opta per uno split poco usato dai gallesi: 5 forwards - 2 backs. "We know we will need to be at maximum intensity for the full 80 minutes", ha dichiarato al proprosito.
Sia come sia, date le premesse e la "simpatia" che permea da sempre i rapporti tra le due nazionali (ironico), possiamo aspettiamoci che tutto quel che hanno, qualunque cosa sia, i gallesi in campo lo daranno. E anche sugli spalti del Millennium.
Wales :Lee Byrne; George North, Tom Shanklin, James Hook, Tom James; Stephen Jones, Mike Phillips; Ryan Jones, Sam Warburton, Dan Lydiate; Alun-Wyn Jones, Bradley Davies; Adam Jones, Matthew Rees (capt), Gethin Jenkins
Replacements: Huw Bennett, Paul James, Jonathan Thomas, Andy Powell, Martyn Williams, Richie Rees, Andrew Bishop
New Zealand : Mils Muliaina; Isaia Toeava, Conrad Smith, Sonny Bill Williams, Hosea Gear; Dan Carter, Jimmy Cowan; Kieran Read, Richie McCaw (capt), Jerome Kaino; Sam Whitelock, Brad Thorn; Owen Franks, Keven Mealamu, Tony Woodcock
Replacements: Andrew Hore, John Afoa, Anthony Boric, Daniel Braid, Andy Ellis, Stephen Donald, Ma'a Nonu
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