Coppe minori
Ci concediamo una piccola diversione nel weekend consacrato alle Coppe Europee "importanti". A rigore di mediaticamente ben coperta persino in Italia ce ne sarebbe solo una, la Heineken Cup - e secondo Nick Mallett anche per essa il livello superiore sarebbe garantito solo a partire dai playoff (ma è lo stesso anche nella Champions League del calcio). L'altra Coppa, la Amlin Euro Challenge, è di fatto tipicamente relegata agli annunci dei risultati, salendo di interesse dalle finali e solo nelle geografie interessate. Ma succede anche nel calcio in quella che un tempo si chiamava Coppa Uefa.
Un po' per intento "enciclopedico", un po' per testimoniare che il nostro esser a volte critici con lo stato in cui versa il rugby in Italia non è mai sciovinismo provinciale, a proposito di Coppe minori invece di Trofeo Eccellenza prendiamo uno spunto che ci viene dalle Isole Britanniche per ragionarci e trarne qualche insegnamento.
Un trafiletto annuncia il rinvio per allagamento del campo della partita prevista tra Leinster e Plymouth Albions per la British and Irish Cup. La cosa tocca uno dei numerosi angoli ignoranti della nostra passione e reclama immediato coverage; scopriamo così che trattasi di competizione inaugurata la scorsa stagione tra rappresentative semipro a livello di club-franchigie delle Isole Britanniche.
In particolare vi accedono 12 club della RFU Championship, la serie A inglese; i sei top club della Principality Premiership gallese; i tre top club della Scottish Hydro Electric Premiership; 3 rappresentative A delle province irlandesi. Le 24 squadre sono divise in quattro gironi da sei, le partite si giocano durante le finestre internazionali autunnali e invernali, i playoff in aprile e maggio. La prima edizione del torneo fu vinta la scorsa primavera dai Cornish Pirates, vincenti per 23-14 sul Munster A.
Sin qui la cronaca - o l'enciclopedismo che ci affligge, quasi da Pierantozzi de'noantri. Chiediamo venia.
Quanto alle utili lezioni, la prima è che lassù si cerca a tutti i livelli di allargare e non di restringere, alla ricerca della copertura mediatica che apporti interesse e soldi. Eppure in Inghilterra non avrebbero i nostri problemi quanto a partecipanti (più di un milione di praticanti). Un nostro vecchio sogno per crescere veramente era qualche evento in comune coi francesi, oramai per forza di cose limitato a livelli semipro (mentre il "vecchio" Super10 era per molti versi assimilabile al livello del campionato Pro D2).
La seconda lezione è che allestire un evento internazionale anche a livello semipro è necessario ma non è detto sia sufficiente, in epoca di iper affollamento di calendari, di mediatizzazione, pay tv e streaming diffuso. La prima edizione del torneo è stata infatti definita "dismal", con la Rfu - la Union di gran lunga più grande e ricca tra le coinvolte - accusata di non aver sufficientemente promosso l'evento (che infatti è sfuggito ai più, noi inclusi), il quale alla fine s'è abbattuto come un ulteriore onere senza gran benefici sui già esausti conti delle squadre britanniche di seconda fascia.
Lezioni interessanti anche per quaggiù, dove si procede all'incontrario già dallo stadio uno, anzi da quello zero: quel "Munster A", l'esistenza di una squadra semipro associata a una super Pro di Magners League, non fa fischiare le orecchie a qualche provinciale Eccellente nostrano? Da noi si pretende di risolvere i problemi restringendo il tutto "tra fioi"; peggio, sognando ulteriori astringenze verso selezioni regionali a distribuzione "equa e solidale". Il chiudersi in casa e sognare di giocare tutti coi soldatini accumulati da pochi può limitare le spese, ma sicuramente limita di più le entrate; ricorda la vecchia storia di quell'asino che un contadino voleva abituare a saltare i pasti ma, sul più bello che s'era abituato ... l'è mort.
2 commenti:
Molto interessante e molto assennato come sempre, sottoscrivo. In particolare l'ultimo capoverso è Vangelo, con tanto di parabola su un asino celeberrimo a Nord-Est. Per quanto ne so io si trattava del musso de Borto£eòn, poi non so se Abr ne sappia di più...
L'è propio que£o ... ;)
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