Oxford sofferente in mischia, ma vincente
E così anche il 129esimo Varsity ha chiuso i battenti e quelli di Oxford sono riusciti a riscattare la sconfitta di un anno fa. Nel freddo soleggiato di Twickenham è finita 21-10 ai danni di Cambridge, con una buona affluenza di pubblico: 27.000 persone, quasi interamente occupato il primo anello dello stadio londinese. Quelli vestiti di blue Navy o Dark Blue - come preferite - hanno avuto il merito di aver messo sui binari giusta la partita nel primo tempo, chiuso infine sul 15-3. A differenza delle dichiarazioni della viglia, Cambridge non è riuscita a imporre il proprio gioco al largo, dovendosi ben presto rifugiare nella mischia: e non è un caso che la meta tecnica per loro sia arrivata proprio dal pacchetto degli avanti che hanno messo sotto quello avversario nel corso della ripresa.
Oxford, da parte sua, ha mostrato più decisione nel muovere la palla, regalando anche interessanti gesti atletici in occasione delle due mete, con qualche off load e sforzandosi di tenere vivo il possesso. Due azioni, al 24' e al 28', che hanno cambiato il volto all'incontro ancorato fino ad allora sul 3-0 per Oxford grazie ad un piazzato dell'apertura Charlie Marr (undici punti a referto al termine degli ottanta minuti): la prima conclusa con il secondo centro Tom Cheesman che si libera di un placcaggio e schiaccia in meta, la seconda molto simile con l'estremo James Crozier che chiude al meglio e sempre con Cheesman che riesce a trasmettere l'ovale ad un compagno nonostante l'intervento all'altezza delle spalle dell'avversario di turno, per un parziale di 15-0.
Uno sconsolato Shaun Edwards, che oltre ai Wasps e al Galles offre i propri servigi anche a Cambridge, guarda dalla tribuna. Forse i ragazzi lo intravedono ed ecco che gli avanti negli ultimi cinque minuti si riversano nei 22 opposti, tra touch e mischie ordinate. Ne guadagnano un calcio di punizione per mani in ruck al 40' e si va negli spogliatoi sul 15-3 grazie alla trasformazione dell'estremo Light Blue Richards.
Nella ripresa, Cambridge entra in partita sin dall'inizio, con una meta negata all'ala Robert Stevens per un passaggio in avanti, poi riporta la cavalleria pesante sui cinque metri di Oxford e schiaccia per otto volte quella nemica, al punto che l'arbitro Small fischia la meta tecnica. Con la conversione, si volta sul 15-10. Oxford risponde attorno alle metà del secondo tempo, sospinta dal break della seconda linea Karl Outen. Marr si ripresenta alla piazzola e allunga sul +8. Si procede così verso la fine, con Cambridge che prova a riaprire i giochi senza incidere molto e Oxford con contiene, per essere anche fortunata quando i trequarti in jersey bianco-celeste perdono palla in avanti dopo aver di fatto superato la trincea. La parola fine la scrive di nuovo Marr al 79', infilando altri tre punti da un penalty.
Oxford, da parte sua, ha mostrato più decisione nel muovere la palla, regalando anche interessanti gesti atletici in occasione delle due mete, con qualche off load e sforzandosi di tenere vivo il possesso. Due azioni, al 24' e al 28', che hanno cambiato il volto all'incontro ancorato fino ad allora sul 3-0 per Oxford grazie ad un piazzato dell'apertura Charlie Marr (undici punti a referto al termine degli ottanta minuti): la prima conclusa con il secondo centro Tom Cheesman che si libera di un placcaggio e schiaccia in meta, la seconda molto simile con l'estremo James Crozier che chiude al meglio e sempre con Cheesman che riesce a trasmettere l'ovale ad un compagno nonostante l'intervento all'altezza delle spalle dell'avversario di turno, per un parziale di 15-0.
Uno sconsolato Shaun Edwards, che oltre ai Wasps e al Galles offre i propri servigi anche a Cambridge, guarda dalla tribuna. Forse i ragazzi lo intravedono ed ecco che gli avanti negli ultimi cinque minuti si riversano nei 22 opposti, tra touch e mischie ordinate. Ne guadagnano un calcio di punizione per mani in ruck al 40' e si va negli spogliatoi sul 15-3 grazie alla trasformazione dell'estremo Light Blue Richards.
Nella ripresa, Cambridge entra in partita sin dall'inizio, con una meta negata all'ala Robert Stevens per un passaggio in avanti, poi riporta la cavalleria pesante sui cinque metri di Oxford e schiaccia per otto volte quella nemica, al punto che l'arbitro Small fischia la meta tecnica. Con la conversione, si volta sul 15-10. Oxford risponde attorno alle metà del secondo tempo, sospinta dal break della seconda linea Karl Outen. Marr si ripresenta alla piazzola e allunga sul +8. Si procede così verso la fine, con Cambridge che prova a riaprire i giochi senza incidere molto e Oxford con contiene, per essere anche fortunata quando i trequarti in jersey bianco-celeste perdono palla in avanti dopo aver di fatto superato la trincea. La parola fine la scrive di nuovo Marr al 79', infilando altri tre punti da un penalty.
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