Riassumendo la Celtica
Con le feste, c'è anche un po' di rebelotto da dover sistemare. Così se si aggiungono ghiaccio e neve, finisce che la palla ovale dia forfait al classico appuntamento del Boxing Day (26 dicembre) e recuperi il giorno dopo quello che si può, come accaduto con l'undicesima giornata di Magners League, inaugurata venerdì dal derby italiano.
Blues e Dragons alla fine non sono scesi in campo, mentre si è giocato ieri sera l'altro confronto tutto gallese tra Ospreys e Scarlets ed è finito con un netto 60-17 per quelli di Swansea, con un Dan Biggar che ha marcato punti con la meta, le conversioni e cinque calci di punizione. Sette mete a due, un computo che lascia ben poco all'immaginazione e che comincia a partire dal 25' con il centro James Hook, poi è il turno del Numero 8 Jonathan Thomas al 47', dello stesso Biggar al 49', dell'ala Richard Fussell al 59', del secondo centro Tommy Bowe al 62', della prima linea Paul James al 66' e del mediano Jamie Nutbrown allo scadere. Non c'è che dire: gli Scarlets pagano ben cari i due cartellini gialli che li lasciano in inferiorità numerica al 45' (il mediano Martin Roberts) e al 58' (l'ala scozzese Sean Lamont), riuscendo a scalfire la difesa avversaria quando i giochi sono chiusi da un pezzo con Gareth Maule al 52' e la seconda linea isolana Jonny Fa'amatuainu al 70'. Tutto quello che serviva agli Ospreys per darsi un tono alla vigilia del nuovo anno.
Il derby più atteso era però quello tra Glasgow ed Edimburgo, disputato sempre ieri sera al Firhill e vinto dai padroni di casa per 30-18 sotto un cielo scuro scuro e una bell'aria fredda a fare da cornice. Tra i protagonisti anche l'arbitro Andrew Macpherson che nel secondo tempo estrae due gialli (la seconda linea di Glasgow Richie Gray e il tallonatore di Edimburgo Ross Ford) e due rossi a Chris Fusaro (G) e Scott Macleod (E) per uno scazzo alla fine della partita. L'equilibrio nel risultato è rotto al 26' dalla meta dell'ala DTH van der Merwe: l'ala canadese chiude al meglio un'azione che vede il via nella terza linea Rob Harley che rompe tre placcaggi all'altezza dei propri 22, per poi servire l'ovale al compagno di squadra più veloce. Ruaridh Jackson converte e si va sul 10-6, con solo i piedi dell'apertura ospite David Blair a tenere agganciati i suoi. Jackson e Blair si alternano alla piazzola, Edimburgo al 52' allunga anche sul 18-13, ma i Warriors hanno il merito di andare a marcare pesantemente, portando a ridosso della linea di meta il proprio baricentro: a quel punto, al 70', il mediano Colin Gregor serve all'ala Hefin O'Hare il vassoio da portare sotto i pali. Sul 23-18, il colpo di grazia giunge a quattro minuti dalla fine dell'incontro con il secondo centro Max Evans che infila la linea difensiva di Edimburgo e va a schiacciare l'ovale per la terza meta dei suoi.
Come nel caso dei derby tra le italo-celtiche, il ritorno tra scozzesi si giocherà non all'ultima giornata ma subito alla prima di ritorno, a Capodanno: back to back come si dice. A differenza delle nostre che secondo l'italica mentalità, moralmente inferiori sono rispetto alle Cugine Eccellenti (essendo "privilegiate"e anche "traditrici", e chi si estranea da 'a lotta ...), c'è un trofeo prestigioso in palio tra le scozzesi: è il titolo nazionale consacrato dalla "1872 Challenge Cup" dall'anno da cui ci si sfida "inter-districts" in Scozia, quest'anno sponsorizzata Greaves Sports.
Nel frattempo, in Irlanda, il Leinster ha sbancato Belfast, andando a vincere contro l'Ulster per 30-13. La formazione di Dublino riesce a mettere sui binari giusti l'affare già nel corso del primo tempo, tenendo a zero gli avversari fino al 20', mentre due mete dello skipper Sean O'Brien (al 7' e al 15') consentono di assicurarsi un break decisivo, grazie all'organizzazione dei propri avanti. Il gioco tattico al piede dei padroni dei padroni di casa è seriamente disturbato dal vento e così i nordirlandesi riescono a ad aprire le marcature solo dalla piazzola con l'apertura Niall O'Connor, ma nel frattempo anche Isa Nacewa prende le misure per il Leinster. Si va negli spogliatoi sul 20-6. Nella ripresa, si riparte con Nacewa che allunga ulteriormente da calcio di punizione e al 57' la pratica viene definitivamente chiusa dalla meta dell'ala Shane Horgan che giunge dopo l'affondo di Brian O'Driscoll che serve l'estremo Nacewa che a sua volta trasmette a Horgan. Sul 30-6, arriva la risposta d'orgoglio dell'Ulster con l'ala Craig Gilroy al 69'.
Rischia ben più del dovuto Munster allo Sportsground di Galway contro il Connacht, dove finisce 16-12 per gli ospiti. I padroni di casa partono decisi, andando a cercare i regali dagli avversari sotto forma di falli concessi che l'apertura Ian Keatley poi trasforma in punti al 5' e al 15', quel poco che basta per chiudere in vantaggio il primo tempo, dal momento che i tuttirossi non vanno oltre un penalty di Ronan O'Gara al 9'. L'apertura della nazionale irlandese non ha nemmeno la mira molto precisa e allora Keatley ne approfitta per allungare ulteriormente una volta rientrati dagli spogliatoi sul 9-3 al 42' e per rispondere al 56', quando il risultato dice 12-6. Munster si butta allora alla carica, ma spreca buone occasioni per errori gestuali. Ma al 65' c'è la svolta: l'ala Barry Murphy smarrisce un pallone nei 22 del Connacht, ma i rimbalzi sono all'indietro e arriva al galoppo il centro Tom Gleeson che raccoglie e trova il varco per la meta. O'Gara converte dalla linea laterale per il +1 del Munster che si affida nuovamente al proprio regista al 69', con un drop. I padroni di casa tentano il disperato assalto, la terza linea ospite Niall Ronan si fa ammonire all'80' per un killing the ball. Non si può passare per i pali, né per la touch e allora si va in mischia, ma è proprio in quel punto che Munster mette la parola fine alla partita.
Blues e Dragons alla fine non sono scesi in campo, mentre si è giocato ieri sera l'altro confronto tutto gallese tra Ospreys e Scarlets ed è finito con un netto 60-17 per quelli di Swansea, con un Dan Biggar che ha marcato punti con la meta, le conversioni e cinque calci di punizione. Sette mete a due, un computo che lascia ben poco all'immaginazione e che comincia a partire dal 25' con il centro James Hook, poi è il turno del Numero 8 Jonathan Thomas al 47', dello stesso Biggar al 49', dell'ala Richard Fussell al 59', del secondo centro Tommy Bowe al 62', della prima linea Paul James al 66' e del mediano Jamie Nutbrown allo scadere. Non c'è che dire: gli Scarlets pagano ben cari i due cartellini gialli che li lasciano in inferiorità numerica al 45' (il mediano Martin Roberts) e al 58' (l'ala scozzese Sean Lamont), riuscendo a scalfire la difesa avversaria quando i giochi sono chiusi da un pezzo con Gareth Maule al 52' e la seconda linea isolana Jonny Fa'amatuainu al 70'. Tutto quello che serviva agli Ospreys per darsi un tono alla vigilia del nuovo anno.
Il derby più atteso era però quello tra Glasgow ed Edimburgo, disputato sempre ieri sera al Firhill e vinto dai padroni di casa per 30-18 sotto un cielo scuro scuro e una bell'aria fredda a fare da cornice. Tra i protagonisti anche l'arbitro Andrew Macpherson che nel secondo tempo estrae due gialli (la seconda linea di Glasgow Richie Gray e il tallonatore di Edimburgo Ross Ford) e due rossi a Chris Fusaro (G) e Scott Macleod (E) per uno scazzo alla fine della partita. L'equilibrio nel risultato è rotto al 26' dalla meta dell'ala DTH van der Merwe: l'ala canadese chiude al meglio un'azione che vede il via nella terza linea Rob Harley che rompe tre placcaggi all'altezza dei propri 22, per poi servire l'ovale al compagno di squadra più veloce. Ruaridh Jackson converte e si va sul 10-6, con solo i piedi dell'apertura ospite David Blair a tenere agganciati i suoi. Jackson e Blair si alternano alla piazzola, Edimburgo al 52' allunga anche sul 18-13, ma i Warriors hanno il merito di andare a marcare pesantemente, portando a ridosso della linea di meta il proprio baricentro: a quel punto, al 70', il mediano Colin Gregor serve all'ala Hefin O'Hare il vassoio da portare sotto i pali. Sul 23-18, il colpo di grazia giunge a quattro minuti dalla fine dell'incontro con il secondo centro Max Evans che infila la linea difensiva di Edimburgo e va a schiacciare l'ovale per la terza meta dei suoi.
Come nel caso dei derby tra le italo-celtiche, il ritorno tra scozzesi si giocherà non all'ultima giornata ma subito alla prima di ritorno, a Capodanno: back to back come si dice. A differenza delle nostre che secondo l'italica mentalità, moralmente inferiori sono rispetto alle Cugine Eccellenti (essendo "privilegiate"e anche "traditrici", e chi si estranea da 'a lotta ...), c'è un trofeo prestigioso in palio tra le scozzesi: è il titolo nazionale consacrato dalla "1872 Challenge Cup" dall'anno da cui ci si sfida "inter-districts" in Scozia, quest'anno sponsorizzata Greaves Sports.
Nel frattempo, in Irlanda, il Leinster ha sbancato Belfast, andando a vincere contro l'Ulster per 30-13. La formazione di Dublino riesce a mettere sui binari giusti l'affare già nel corso del primo tempo, tenendo a zero gli avversari fino al 20', mentre due mete dello skipper Sean O'Brien (al 7' e al 15') consentono di assicurarsi un break decisivo, grazie all'organizzazione dei propri avanti. Il gioco tattico al piede dei padroni dei padroni di casa è seriamente disturbato dal vento e così i nordirlandesi riescono a ad aprire le marcature solo dalla piazzola con l'apertura Niall O'Connor, ma nel frattempo anche Isa Nacewa prende le misure per il Leinster. Si va negli spogliatoi sul 20-6. Nella ripresa, si riparte con Nacewa che allunga ulteriormente da calcio di punizione e al 57' la pratica viene definitivamente chiusa dalla meta dell'ala Shane Horgan che giunge dopo l'affondo di Brian O'Driscoll che serve l'estremo Nacewa che a sua volta trasmette a Horgan. Sul 30-6, arriva la risposta d'orgoglio dell'Ulster con l'ala Craig Gilroy al 69'.
Rischia ben più del dovuto Munster allo Sportsground di Galway contro il Connacht, dove finisce 16-12 per gli ospiti. I padroni di casa partono decisi, andando a cercare i regali dagli avversari sotto forma di falli concessi che l'apertura Ian Keatley poi trasforma in punti al 5' e al 15', quel poco che basta per chiudere in vantaggio il primo tempo, dal momento che i tuttirossi non vanno oltre un penalty di Ronan O'Gara al 9'. L'apertura della nazionale irlandese non ha nemmeno la mira molto precisa e allora Keatley ne approfitta per allungare ulteriormente una volta rientrati dagli spogliatoi sul 9-3 al 42' e per rispondere al 56', quando il risultato dice 12-6. Munster si butta allora alla carica, ma spreca buone occasioni per errori gestuali. Ma al 65' c'è la svolta: l'ala Barry Murphy smarrisce un pallone nei 22 del Connacht, ma i rimbalzi sono all'indietro e arriva al galoppo il centro Tom Gleeson che raccoglie e trova il varco per la meta. O'Gara converte dalla linea laterale per il +1 del Munster che si affida nuovamente al proprio regista al 69', con un drop. I padroni di casa tentano il disperato assalto, la terza linea ospite Niall Ronan si fa ammonire all'80' per un killing the ball. Non si può passare per i pali, né per la touch e allora si va in mischia, ma è proprio in quel punto che Munster mette la parola fine alla partita.
- Classifica. Comanda Munster (40 pts.) seguita dagli Ospreys (33) che superano così gli Scarlets, scesi ora al terzo posto con 32 punti all'attivo, mentre l'ultimo posto per i playoff al momento andrebbe al Leinster, quarto con 30 punti. Cardiff Blues a 29 e una partita in meno, come l'Ulster che è a 28. Settimo Edimburgo (23), poi arrivano la Benetton Treviso e Glasgow: per entrambe 20 punti e dieci partite all'attivo. Sono addirittura due i match che devono recuperare i Newport Dragons, decimi con 17 punti. Chiudono Connacht (16) e gli Aironi con soli 3 punti all'attivo e una partita in meno.
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