domenica 16 gennaio 2011

Penultima giornata, le vere gare per le Coppe

La partita serale appena conclusa tra Stade Francais e Leeds per il Gruppo 4 di Amlin Euro Challenge ha chiuso il quinto e penultimo turno della fase a gironi delle Coppe Europee. A Charlety è finita secondo previsioni, 39-10 e bonus per il team di coach Cheika: cinque mete (Southwell e Ollie Phillips nel primo tempo, poi Roncero, Rabadan e Arias) a due (Ceiron Thomas e Browne). Lo Stade stravince il girone e si qualifica con un turno di anticipo alle fasi finali di Euro Challenge in aprile.

Nel pomeriggio i posticipi domenicali della Heineken Cup riguardavano entrambe le sfide del Gruppo 3 e una per il Gruppo 6. Si è trattato di tre partite interessanti, dai risultati sorprendenti e per un certo verso anche destinati a far storia come nel caso di Munster, ora a rischio di rimanere fuori dall'Europa per la prima volta in dodici anni. Tanto da che meritare un ulteriore angolatura d'analisi aldilà della cronaca.

Pool 6: Glasgow Warriors 20- 10 London Wasps
Occasionissima perduta per i Wasps, cui diventa inutile il vantaggio assegnato dalla sorte di giocare l'ultimo turno in casa col Tolosa primatista del girone. Partono bene gli inglesi che vanno molto presto in meta con Varndell e sembrano in grado di gestire il risultato, vincendo il primo tempo 6-10. Nel secondo però i Warriors tirano fuori l'aggressiva determinazione mostrata nelle riprese con cui han recentemente rivinto la 1872 Cup contro i Gunners di Edimburgo, meglio attrezzati, più esperti e più avanti in classifica di Celtic. Passa tutto dalla mediana: la meta di Colin Gregor e i piazzati di Ruaridh Jackson firmano la rimonta, tutta la squadra chiude ogni spazio ai Wasps stroncando ogni iniziativa sul nascere, agevolati dal numero esorbitante di errori commesso dai - e forzato ai - londinesi.
L'affermazione di Glasgow toglie le castagne dal fuoco alla "pigra" Tolosa, ora qualificata matematicamente per il turno successivo; anche i Wasps sono matematicamente secondi ma i punti che hanno non bastano nemmeno per qualificarsi alla Euro Challenge (ricordiamo che le tre "seconde seconde" di Heineken troveranno posto nei quarti di finale dell' Amlin Trophy), per cui non è solo per orgoglio casalingo che giocheranno per vincere con Tolosa nel prossimo turno. Stesso discorso concreto per i francesi: il prossimo turno è da sfruttare per cercare quei due/quattro punti in più per giocare in casa i quarti e le semifinali.

Pool 3: Toulon 32 - 16 Munster
Importante risultato, quasi storico nei suoi effetti che discuteremo dopo l'altra partita della Pool 3, anch'essa dal risultato sorprendente e rilevante. Lo score asettico recita due mete a una e 22 punti per Jonny Wilkinson, contro 11 di Ronan O'Gara; ma l'andamento della gara racconta qualcosa di raramente visto quando i rossi irlandesi sono scesi in campo.
Dice innanzitutto che l'arbitro inglese Pearson, quello con la faccia bonaria spesso sottovalutato rispetto ai vecchi tromboni come Lewis, Owen e Rolland, non si fa prendere per il naso dagli irlandesi in rosso- nel tipico repertorio Munsteriano troviamo ostruzioni, piedini che spuntano a cercar ovali e gambe, tagliafuori sistematici, provocazioni etc.etc. - e affibbia a quel gioco furbetto otto punizioni di cui sei centrate più due cartellini gialli. Munster si ritrova "outplayed" non solo dall'attenzione arbitrale: un avversario "grezzo", dal gioco poco organizzato ma con individualità toste, non concede un metro e una collisione e anche la rinomata mischia ordinata rossa a un certo punto comincia a cedere in spinta.
Dopo un inizio tambureggiante in cui Munster sembra dettar legge ma che produce solo 3 punti di O'Gara, Toulon impone il suo passo: pur meno organizzata dei rivali nonostante i neuroni, le buone mani e piedi in campo (Wilkinson e Contepomi), pur non riuscendo a dar continuità alle azioni d'attacco, sempre individuali e con poco sostegno; pur con tutti i loro difetti congeniti da "accozzaglia di campioni", la Legione Straniera basata in Provenza (solo 3 i francesi in campo) non perde manco una collisione. Toulon si "limita" a sfuttare con Wilko tutti i falli che Pearson vede, tranne un errore da circa metà campo: è 9-3 nel primo quarto, quando l'ala "giapponese" tongana di nascita Christian Loamanu trova la meta sull'angolo sinistro. La reazione di Munster è debole, non riescono mai a fare un break. C'è solo un piazzato per O'Gara e il primo cartellino giallo, preso da O'Callaghan per una deliberata ostruzione su un calciatore. Arriva quasi subito la seconda meta tolonese, sul lato destro, dove Paul Sackey riesce a rimediare con una finta e un guizzo a un passaggio troppo frenetico, segno di scarsi automatismi e affiatamento. Un altro paio di piazzati e si va al risposo sul netto 26-9.
Nel secondo periodo il tabellone si muove poco fino a 5' dalla fine, merito di Toulon che continua a fermare le iniziative avversarie pur senza mai riuscire a ripartire decentemente - si sostengono poco e tardi tra loro. A 4' dalla fine si è sul 32-9. In compenso continua il lavoro dell'arbitro, che pesca O'Gara in una delle sue classiche provocazioni "perso-per-perso" e lo manda giustamente a pensarci sopra in panca puniti. Spiace parlar del capocannoniere di tutti i tempi di Coppa, di un autentico campione come fosse il figlio di ..., ma è la vera incarnazione dello spirito di una squadra "freddamente caliente". Cadeva in pieno nella provocazione mani in faccia il pur esperto mediano Mignoni e avrebbe meritato il giallo assieme, se non altro per manifesta debbenaggine. Dopo 10 minuti l'arbitro caccia anche il pilone georgiano-tolonese Kubriashvili. Gli spenti irlandesi riescono ad approfittarne solo in pieno garbage time a 5 minuti dalla fine, quando il loro orgoglio di campioni mette David Wallace in condizione di limitare il pesante passivo con una meta. E vendetta rispetto alla batosta subita da Tolone dell'andata è compiuta, in una splendida giornata invernale sulle rive del Mediterraneo.
Unico neo di una partita giocata alla perfezione per quelle che sono le caratteristiche tolonesi, il non essere riusciti a perserguire il bonus offensivo. Ci siamo dilungati perchè questa partita potrebbe anche esser eletta come una buona notizia per noi italiani in ottica Mondiale: Munster cioè il cuore e l'anima dell'Irlanda forse mostra le corde, i suoi grandi vecchi da O'Connell a O'Callaghan a O'Gara etc. per non parlare della prima linea, forse sono arrivati al capolinea con nove mesi d'anticipo. Lo verificheremo al Flaminio, alla imminente prima del Sei Nazioni tra quindici giorni.

Pool 3: London Irish 24 - 12 Ospreys
Altra gara analoga alla precedente: in casa c'è una squadra indubbiamente solida ma con dei difetti congeniti e oltretutto in piena crisi di risultati, opposta a ospiti appartenenti alla nobiltà europea del più alto lignaggio ma bisognosi di punti. E càpita che i London ... Samoan riescano finalmente a chiudere la lunga striscia perdente che li ha allontanati non solo dai primi posti che occupavano in Premiership fino ad ottobre ma anche da ogni possibilità di qualificazione in Coppa.
I gallesi partono a spron battuto, arrivando a sfiorare la meta al primo minuto, ma è solo un fuoco di paglia; la squadra di casa s'impadronisce in fretta del pallino della gara, giocando il suo tipico gioco di sempre adatto ai "Pacifici", molto aggressivo e sempre in spinta, coi vari Mapusua, Seyala'i e Tagicakibau dietro, Stowers e Hala'ufia in terza linea con Steffon Armitage e il duo inglese di colore Delon Armitage e Topsy Ojo indietro. Si mette in evidenza all'apertura il neozelandese Daniel Bowden, un centro ex Crusader e Auckland preferito al monotematico Malone e al titolare Ryan Lamb in panchina; si prenderà un giallo nel secondo tempo ma la sua rimane una prestazione buona, condita da 11 punti complessivi piazzati in momenti importanti. La pressione Irish aumenta regolarmente ed è fatta di dinamismo in campo aperto senza tregua; la prima meta con Tagicakibau a sfondare sulla sinistra è al 20' , a inizio del secondo tempo arriva la meta dell'altra ala Topsy Ojo che taglia definitivamente le gambe ai Gweilch. Interessante che gli Irish siano "risorti" con la prima vittoria dopo due mesi senza modificare il gioco ma se possibile accelerandolo.
Nell'ultimo turno Munster ospiterà gli Irish e Tolone visiterà gli Ospreys; saranno gare accese perchè a tutte, anche a Tolone stessa servono punti (ne ha 17) pur essendo matematicamente qualificata, per giocare i quarti in casa, mentre chiunque arrivi secondo - Munster (11 punti), Ospreys (10) o Irish (9) ha pochi punti per venire ripescata in Heineken e forse anche per scendere in Euro Challenge. Situazione incresciosa per i gallesi con tre team a grande rischio e uno già fuori, ma addirittura incredibile per Munster, da sempre orientata all'Europa più che alla Keltia (dove peraltro guida il campionato), vantando due titoli e presenza ininterrotta nelle fasi finali da dodici anni a questa parte. Proprio nell'anno in cui la finale era al Millenium Stadium dove Munster vince sempre ... (della serie, le statistiche non contano nulla "a prescindere").

Riassumiamo quindi cosa ha determinato il quinto turno della fase a gironi delle Coppe Europee.
- In Heineken Cup si qualificano con un turno di anticipo vincendo i rispettivi gironi Northampton Saints (21 punti), Leinster (19), Toulon (17) e Toulouse (21); due gironi si decideranno all'ultimo turno (in lizza Ulster e Biarritz, Perpignan e Leicester), così come le due migliori seconde da ripescare (plausibile quota minima: 21 punti).
- In Amlin Challenge sono già qualificate Brive (23 punti) e Stade Francais (23 punti); due gironi saranno determinati da scontri diretti all'ultimo turno (Harlequins - Bayonne e Montpellier-Exeter Chiefs), un altro verrà deciso da La Rochelle-Rovigo (nel senso che ai Maritimes basterà vincere in casa per qualificarsi). Inoltre caleranno dalla Heineken le tre "seconde migliori seconde" che emergeranno nel prossimo weekend.

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