Magners League: i Dragons si attivano
I rumors degli ultimi giorni ormai sono conferme: a fine stagione i Cardiff Blues si libereranno di Tom Shanklin e Martyn Williams (nella foto), pezzi pregiati della collezione del club celtico come della nazionale allenata da Warren Gatland. Di mezzo ci sono i soldi, pochi, che i Blues devono riuscire a gestire in tempi di ristrettezze per tutti. Sia Shanklin che Williams volevano prorogare i rispettivi contratti con la franchigia, ma la dirigenza ha fatto intendere loro che sarebbe meglio per tutti se decidessero di cambiare aria.
La spada di Damocle che pende sulle teste del trequarti e della terza linea è, inevitabilmente, quella della World Cup: i due non vogliono di certo ritrovarsi a spasso, per quanto sia difficile supporre che Gatland sia disposto a fare a meno di loro, due senatori del gruppo che già si prepara ad un Six Nations senza pedine importanti per colpa dei tanti infortuni.
E poi ci sarebbe la questione Magners League 2011/2012: due giocatori così fanno gola, soprattutto a est di Cardiff, per la precisione a Newport, da dove i Dragons hanno comunicato di essere interessati all'acquisto, mettendosi nei panni delle sirene. Il coach Paul Turner ha svelato le carte ieri, ammettendo che è anche una questione di soldi, che quindi bisognerà prima di tutto raggiungere un accordo tra le parti, ma ha ricordato nello stesso tempo come siano "due ottimi giocatori. E non si è mai disinteressati di fronte a internazionali di qualità".
"Ne stiamo discutendo da un mese", ha proseguito Turner che ha annunciato un incontro già venerdì. Si tratta di capire quanti saranno, alla fine della conta, i giocatori sotto contratto con i Blues a disposizione dei migliori offerenti dalla fine della stagione. Sono gli effetti collaterali di un programma di ristrutturazione che fanno gola ai Dragons, formazione che di anno in anno cerca di uscire dall'anonimato tanto in Celtic League quando in Europa, che si tratti di Heineken Cup o Amlin Challenge Cup, per ritrovarsi competitiva con le altre gallesi del gruppo: gli Ospreys, fucina di convocati con la nazionale, gli Scarlets che quest'anno hanno messo in mostra un netto salto di qualità, e appunto i Blues, costretti a tirare la cinghia.
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