Le conferme francesi
"Se Mermoz fosse a disposizione, probabilmente avrei confermato la squadra al 100%" ha dichiarato coach Lievremont annunciando i Bleus di Francia che sfideranno l'Irlanda a Dublino nel secondo turno del Torneo delle Sei Nazioni. Una dichiarazione che la dice lunga sulla soddisfazione del coach per la prestazione sfoderata con la Scozia - e sul respiro i sollievo dopo i punti di domanda sorti a novembre.
Il centro di Perpignan viene sostituito da Damien Traille che va a ricoprire la terza posizione diversa in tre gare, mentre il titolare storico della posizione, il tolosano Yannick Jauzion, riguadagna la panchina. "Avevamo l'opzione di tornare a schierare due centri più atletici", ha dichiarato al proposito il coach, "ma ho preferito avere un secondo playmaker abile sia di mano che di piede, per togliere pressione a Trinh Duc". Il polivalente leader del Biarritz torna nella sua posizione probabilmente preferita e forma assieme a Aurelien Rougerie una coppia centrale molto esperta.
La posizione di estremo viene affidata a Clement Poitrenaud, che con Huget e Medard forma un trio arretrato meno "bilanciato" dello scorso weekend, stavolta tutto dinamismo, una risposta aggressiva e spavalda al temuto gioco tattico irlandese. Ultima variazione, la posizione di pilone di rincalzo è di Marconnet che dà turnover a Ducalcon; con l'arrivo di Jauzion, si conferma per la panca l'esoterico 2-1-4 (due back, un solo mediano polivalente - Yachvili - e i classici quattro avanti), schema rivelatore di quanto i francesi siano quietamente avanti dal punto di vista tattico e degli skill individuali.
Il resto è tutto confermato, con Morgan Parra in cabina di regìa e a partire dalla micidiale prima linea Domingo-Servat-Mas; oltre al capitano Dusatoir col numero sei (lui che sarebbe un openside come attitudine, ma i francesi se ne fregano di lati chiusi e aperti e anche in terza linea preferiscono ragionare cartesianamente di destra e sinistra), rimangono i quattro saltatori tra seconda e terza linea - Harinordoquy, Bonnaire, Pierre e Nallett; il coach si aspetta di migliorare ulteriormente con loro l'efficacia e l'uso di opzioni in rimessa. Ecco spiegato implicitamente come mai Chabal rimanga in panchina - tra l'altro anche se saltasse, con davanti un Imanol così, chiunque dovrebbe rassegnarsi e mettersi in fila.
Ovviamente Lievremont non è rimasto impressionato dall'Irlanda vista in Italia, ma mostra rispetto e preferisce imputare la prestazione scarsina alle assenze, alla mancanza dei "big leaders" dietro e in terza linea, inoltre crede che la vittoria agguantata nel finale abbia infuso morale ai Verdi; si aspetta il ritorno a un gioco più tradizionale da parte loro, più territoriale quindi meno prono agli errori che non a Roma.
France: 15 Clement Poitrenaud (Toulouse); 14 Yoann Huget (Bayonne), 13 Aurelie Rougerie (Clermont), 12 Damien Traille (Biarritz), 11 Maxime Medard (Toulouse); 10 Francois Trinh-Duc (Montpellier),9 Morgan Parra (Clermont); 8 Imanol Harinordoquy (Biarritz), 7 Julien Bonnaire (Clermont), 6 Thierry Dusautoir (Toulouse, capt); 5 Lionel Nallet (Racing-Metro), 4 Julien Pierre (Clermont); 3 Nicolas Mas (Perpignan), 2 William Servat (Toulouse), 1 Thomas Domingo (Clermont)
Replacements: Guilhem Guirado (Perpignan), Sylvain Marconnet (Biarritz), Jerome Thion (Biarritz), Sebastien Chabal (Racing-Metro), Dimitri Yachvili (Biarritz), Yannick Jauzion (Toulouse), Vincent Clerc (Toulouse); 23' Luc Ducalcon (Castres)
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