Sei Nazioni - e noi - pronti al via
Ci siamo gente, stasera al Millennnium di Cardiff con la classicissima Galles-Inghilterra c'è il vernissage dell'edizione 2011 del Torneo delle Sei Nazioni, per la prima e ultima volta di venerdì sera.
Avrà anche perduto - non c'è dubbio - quell'aura quasi magica che possedeva il 5 Nations pre-televisivo e pre - internettiano, quello dei Rives e dei Jeffrey, dei McBride, dei Gareth Edwards e dei Winterbottom, però la competizione tra le migliori nazioni dell'Europa del rugby rimane un evento apicale, seconda per interesse assoluto solo ai Mondiali; rispetto al TriNations, il nostro Torneo ha il pregio di esser quasi sempre più incerto.
Negli orari comandati, gli appassionati ma anche i semplici interessati allestiscano quindi tv o occupazioni alternative per bimbi e signore, si preparino le patatine fritte, la birra e il fantozziano "rutto libero", che lo spettacolo va ad iniziare.
Dal canto nostro abbiamo già iniziato a ragguagliare i lettori sul Torneo con la attenzione ai dettagli, gli approfondimenti e le analisi cui oramai sono abituati e che difficilmente si recuperano altrove, se non ogni tanto nella disorganica forma dei forum di discussione. Il cui spirito d'altronde si attiva spesso spontaneamente anche qui, nella parte "commenti", che sono benvenuti ogni volta che aggiungano "valore". Spunti per confronto di opinioni e non pontificazioni, questo sono i parti del nostro orgoglioso, consapevole e rivendicato "dilettantismo".
E' quello che ci preserva dai "giri" e dalle "campagne", locali o nazionali che siano, consentendoci indipendenza e focalizzazione su temi il più possibile "di livello", da tifosi del gioco del rugby GLOBALE quali siamo, non del Trambacche piuttosto che del Racalbuto. Per il resto - cronache, interviste, last minute, se interessa trovate tutti i link che volete qui a fianco in sidebar. Per quanto ci riguarda, preferiamo rimanere nella nicchia dell'approfondimento, lontani dalla mera cronaca dell' "arrivar per primi", proponendo la nostra narrativa che a volte si fa addirittura saggistica, quasi a voler rivivere tempi in cui il rugby era più di uno sport, era l'ultima epica moderna.
In tale ottica abbiamo deciso di non proporre dirette testuali o interventi live, a maggior ragione nelle gare che coinvolgono gli Azzurri: chi vuol vivere gli eventi in diretta s'è procurato biglietti per lo stadio oppure s'è attrezzato con Sky o altro; tutti gli altri potranno seguire le gare degli Azzurri in chiaro e quindi in differita, meritano altrettanto rispetto e a nostro avviso non gli va rovinato lo spettacolo spiattellandogli i risultati in faccia prima.
Una volta finite le partite, con la massima calma e una volta che vi sarete formata la VOSTRA idea, passate pure qui al bar degli appassionati, a sentire come altri l'han vista nel dettaglio ed eventualmente "depositare agli atti" come la vedete voi, in analogia o per contrappasso. Ci si risente presto!
6 commenti:
Forza, ragazzi, vi seguo sempre con entusiasmo dal mio esilio bavarese!
Grazie Alessandro. Stai sintonizzato allora ;)
Questo post ci piace!
tutto bellissimo, ma le signore, a volta, non hanno affatto bisogno di tv alternative....
Oh yeah. E nemmeno i bambini o anche le bambine. La mia ad esempio a cinque anni scimmmiottava la Haka. Ma si dice così, per far colore ...
Grazie Simone!
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