Super XV alla prima
Prima giornata del SuperXV australe, un campionato sovra-nazionale che ora noi italiani possiamo "capire" in maniera più compiuta, vivendo l'esperienza Celtic League.
Le sorprese sono concentrate nella Conference neozelandese.
Qui già nell'anticipo di venerdì gli Highlanders prevalevano sui più quotati Hurricanes al Westpac Stadium di Wellington per 9-14, col diciannovenne apertura ex di casa Lima Sopoaga (ha esordito nel Torneo ITM con Wellington) a marcare l'unica meta e due calci di punizione. Provava a rispondere l'altro giovane apertura, Aaron Cruden, chiudendo il primo tempo sul 6-11, ma a inizio del secondo tempo Ma'a Nonu beccava il secondo giallo per un abbattimento di spalla del mediano veterano Jimmy Cowan. La star della giornata è stato l'altro veterano nella giovane squadra dell'Isola Meridionale,il flanker Adam Thomson che ha guidato il pack in un costante assalto e tamponamento.
Anche i quotati Crusaders hanno perso, battuti dai pimpanti Blues per 24-22, tre mete a due e il punteggio avrebbe potuto essere più pesante senza gli errori dalla piazzola di Stephen Brett (un misero 3 su 8) poi sostituito da Lachie Munro, forse frastornato dall'esordio contro la sua ex squadra. Gara dai due volti, primo tempo dominato dagli ospiti, con le mete dell'ala 22enne ma già veterana (alla 4' stagione di SuperRugby) Sean Maitland e del mediano Andrew Ellis, con Dan Carter autore di tre punizioni, per il parziale di 6-19. Nel secondo tempo lo squadrone del Nord ingranava la marcia giusta trascinato dai trequarti (un reparto fatto di realizzatori come Joe Rocokoco, Jared Payne e Benson Stanley al centro e Isaia Toeava nell'inedita posizione di estremo) , in particolare con l'ala forte Renè Ranger. Un suo potente break sulla sinistra con superba assistenza verso il centro portava Stanley alla prima meta. Il proseguo mostrava che i Blues non sono solo trequarti, mettendo i veterani Tony Woodcock e Keven Mealamu nelle condizioni di marcare una meta a testa. Solo tre i punti nel tempo dei Crusaders, arenatisi completamente. Una buona ora di gioco dopo tanto tempo per Ali Williams nei Blues.
L'altra neozelandese era impegnata nell'unica trasferta transforntaliera della giornata: i Chiefs sono usciti sconfitti 28-20 dal confronto di Camberra coi Brumbies. Gli australiani con Matt Giteau all'apertura dominavano il primo tempo, in cui marcavano due mete col centro ventenne Robert Coleman e l'ala Francis Fainifo; agli ospiti costavano cari gli errori quasi sulla linea di meta dell'ala Nanai Williams e di Mils Muliaina. Il primo tempo si chiudeva sul 18-3; nel secondo tempo i Brumbies segnavano ancora col pilone nazionale Salesi Ma'afu; inutili le tre mete nel secondo tempo dei Chiefs, del redivivo Sivivatu e dei due rimpazzi della mediana Leonard-Donald: il ventenne Tawera Kerr-Barlow e il potente Leila Masaga. Agli ospiti difatti sfuggiva la trasformazione finale di Nanai WIlliams per raggiungere il punto di bonus. Partenza da titolare nei Chiefs del 37enne Tana Umaga.
Tutto secondo le previsioni nel resto della Conference australiana:
- i Waratahs rivelano le ambizioni andando a Melbourne a dare un benvenuto a secco agli esordienti Rebels: 0-43, unico bonus offensivo della giornata con le sette mete di Kurtley Beale e Drew Mitchell (doppiette), di Tatafu Polota-Nau, del 21enne centro Robert Horne e del veterano Phil Vaugh. La squadra di casa capitanata da Stirling Mortlock schierava in terza linea i due stranieri Gareth Delve e Michael Lipman (lo ricordate? Una delle vittime dello scandalo doping degli Harlequins), mentre Danny Cipriani partiva dalla panchina, avendogli il coach preferito James Hilgendorf all'apertura, rimasto in campo pochi minuti per un grave infortunio. Gara partita con un giallo per parte, ai due lock Mumm e O'Neill, dopo un primo quarto equilibrato i visitors marcavano due mete per dilagare poi nel secondo tempo. E già si fa il nome di Michalak per aiutare i Rebels in mediana.
- A Brisbane i Reds prevalgono 21-20 su Western Force o meglio su James O'Connor schierato apertura, autore di una meta e di tutti i punti dei suoi. La partita al fanno gli ospiti, che chiudono il primo tempo 6-12 e comandano il punteggio fino a cinque minuti dalla fine, quando James Hanson rimpiazza nei Reds il tallonatore della nazionale Saia Fainga'a che aveva segnato una meta dieci minuti prima e va anche lui in meta. Quade Cooper non manca la trasformazione che dà la vittoria alal squadra di casa per un punto.
Per inciso, notare Matt Giteau (Brumbies), Berrick Barnes (Waratahs), James O'Connor (Force) e Quade Cooper (Reds): tutti schierati all'apertura e tutti Wallabies in ruoli diversi, Cooper a parte. Della serie, caro Dondi non è sempre detto che alle franchigie federali - e ai giocatori - faccia bene giocare "come la nazionale".
Anche nella Conference sudafricana, con gli Stormers fermi nel turno, tutto va secondo previsioni: gli Sharks battono i Cheetahs 24-9, mete del flanker Jaques Botes e di Bismark DuPlessis e 11 punti al piede di Patrick Lambie , responsabilizzato col posto di titolare nonostante alle sue spalle prema il neo acquisto dai Bulls Jaques Potgieter, contro i tre piazzati di Olivier.
I campioni in carica Bulls faticano a Johannesburg a reggere il ritorno dei rinnovati Lions ma alla fine ce la fanno e passano 20-24. Tutti nel primo tempo i punti e le mete dei Bulls con Fourie Du Preez titolare in mediana e la eterna coppia Botha-Matfield in seconda linea: marcano l'estremo Zane Kirchner e l'ala Van den Heever (che tiene il posto mentre il nuovo arrivato Bjorn Basson è spostato all'ala chiusa), più 14 punti piazzati da Mornè Steyn. Dopo la prima frazione chiusa 5-24, nel secondo tempo i padroni di casa marcavano tre mete - col centro Waylon Murray, il tallonatore Bezuidenhout e il nr.8 Whiteley - ma il giovane apertura Elton Jantjies coetaneo di Lambie piazzava solo un penalty e una trasformazione, non completando la rimonta.
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