I Crusaders scrollano (*) i Waratahs
L'anticipo della terza giornata di SuperXV del venerdì sera (australe) merita segnalazione tutta sua: perchè si trattava di Crusaders - Warathas, la sfida tra la squadra di Christchurch, claudicante nella prima e unica apparizione pre-terremoto, contrapposta alla prima lanciatissima in classifica squadra del New South Wales, reduce da due vittorie e due bonus offensivi in due gare. E non erano solo questi i tempi della giornata - reazione post terremoto, la prima in classifica alla prima trasferta overseas: c'era anche il debutto assoluto di Sonny Bill Williams nel Super Rugby.
Han prevalso i Crusaders per 33-18 in una partita intensa, con tre mete per parte. Partivano meglio gli ospiti, pur privi dell'apertura titolare Berrick Barnes sostituito da David Halangahu: mettevano pressione sui portatori di palla neozelandesi e arrivavano alla meta col centro Tom Carter, doppiata dopo un quarto d'ora dal mediano Luke Burgess. I Crusaders rimanevano agganciati grazie al piede di Dan Carter (autore di 18 punti alla fine), poi partivano con la cavalleria pesante, segnatamente coi due pesi massimi schierati al centro, Robert Fruean e SBW. E man mano che il numero di sfondamenti della linea australiana aumentava, il primo andava a segno due volte poco prima dell'intervallo, l'altro al primo minuto del secondo tempo. Accorciava nel finale per i Waratahs alla prima sconfitta stagionale, il samoano Afa Pakalani subentrato a Halangahu.
La partita s'è giocata a Nelson, città assieme a Blenheim sede dei Mako's (Tasman), l'altra franchigia provinciale costituente i Crusaders assieme al più quotato Canterbury, alla presenza di oltre 10.000 spettatori che han riempito il Trafalgar's Park. I Crusaders indossavano per l'occasione una maglia biancorossa, colori del team di casa.
(*) : Il titolo originale del post suonava: "I Crusaders TERREMOTANO i Waratahs". E' stato attaccato da sensibilità molto più autorevolmente "politically correct" della nostra (cfr. commenti). Ergo, l'abbiam cambiato non perchè ci fosse "sfuggito il colpo", da insensibili gaglioffi residenti lontano da faglie tettoniche, ma in quanto convinti che nessun tipo di "sensibilità", vera o finta, eccessiva o fondata, intelligente o preterintenzionalmente offensiva che sia, vada mai sottovalutata. Per poter spostare il dialogo su piani più propriamente razionali.
8 commenti:
Solitamente non commento articoli su altri siti ma nel tuo caso devo fare un'eccezione. Se metti un titolo simile dubito fortemente che tu sappia cosa sia un terremoto e ti auguro con tutto il cuore di non scoprirlo mai. Vorrei scrivere altro ma cadrei nella volgarità. Scusa l'irruzione. Christian Marchetti
Grazie per l'eccezione. Sicuro che ti risponderà Abr, l'autore del post, nel frattempo mi prendo la briga io in quanto altro (de)mente, dal tuo punto di vista, di questo blog.
Sì, non sappiamo cosa sia un terremoto perché per fortuna non abbiamo mai avuto modo di trovarci lì in mezzo e grazie per aver ceduto alle volgarità. Irruzione perdonata - anzi, torna quando vuoi: se lo avessi fatto prima, ti saresti accorto che abbiamo dedicato spazio al triste evento che ha colpito la Nuova Zelanda non solo nelle scorse settimane, ma anche negli scorsi mesi.
Il titolo è uno di quelli che si definiscono "titoli ad effetto", che a volte piacciono, a volte no. Se non piacciono a tutti, non ne facciamo un dramma. Li usiamo spesso e volentieri e mai nessuno se n'è lamentato. Conoscendo il Socio, sono pronto a mettere la mano sul fuoco che non c'era alcuna intenzione di cadere nel volgare e di generare sentimenti quali la vergogna. Ma è un dato di fatto: i Crusader hanno sconfitto a loro modo il terremoto tornando sul campo e battendo i Warathas, mica una formazione qualsiasi. Li hanno terremotati: e le vittime della tragedia lasciamole in pace.
Uno, non mi sono permesso di dare del "demente" a nessuno. Due, non ho ceduto alle volgarità. Tre, grazie per la lezione sui titoli (imparo finalmente qualcosa alla tenerà età di 33 anni di cui la metà trascorsa a fare il giornalista). Quattro, non ho mai parlato di vittime e già il fatto che tu ne abbia fatto cenno mi infastidisce non poco.
Comunque chiudo qui. Chiedo nuovamente scusa per l'invasione di campo.
Chiedo scusa per la fatal dimenticanza nella mia risposta precedente: doveva essere evidentemente un "grazie per NON aver ceduto alle volgarità". E per gli altri fastidi che ti ho procurato, ma mi par di capire che il tuo disappunto sia nato dall'associazione del terremoto che purtroppo provoca vittime ad una partita. Comunque, ripeto: rightrugby@gmail è la nostra posta elettronica, se vuoi scriverci direttamente e privatamente. Ma visto che non ti interessa, amen.
Ringraziamo Christian Marchetti per la sua lezione molto "politically correct", del resto in linea coi contenuti del suo blog.
Fingendo pure che questo attacco nasca da una (iper)sensibilità ferita, ricordo a ... me stesso che siamo/sono stato il primo, noi sito non certo focalizzato sull'attualità, a pubblicare apposito post di rabbrividita solidarietà per gli amici di Christchurch.
Tempestività, ma guarda un po' il caso, per via di tristi esperienze personali DIRETTE col terremoto in Friuli, che non abbiam bisogno nè voglia di rivendicare vittimisticamente: tale mentalità non ci appartiene. Ma tant'è, non siamo tutti uguali ...
Ciò detto, rispettiamo le sensiblità, anche quando sono finte (sia detto per rispetto alla intelligenza di tutti).
Quindi, fingendo a nostra volta di non aver visto i ditini alzati senza sapere con chi e di che stan parlando, nulla in contrario a cambiare quell'innocuo titolo.
Appena me ne viene in ente un altro, più "Politically Correct".
La riposta spra è stata stilata prima di vedere tutti gli scambi intercorsi.
Mi spiaccio quindi per le ripetizioni di concetti già esposti da Ringo, e sottolineo di non aver nulla di personale nei confronti di nessuno.
Trovo molto antipatico far le graduatorie del dolore tra chi non si conosce - è cosa così personale e "chiusa", il dolore.
Trovo peraltro irriguardoso fingere di aver a che fare con degli insensibili cialtroni; l'usar poi fatti più grandi di tutti noi per alzar ditini nei confronti di chi non si sa che razza esperienze abbia provato sulla sua pelle al proposito, lo trovo altrettanto ... un po' così.
Per quanto mi riguarda, una volta che cambierò quel titolo così "offensivo", per il rispetto che nutro per la sensibilità di chiunque - e non certo per le petizioni di Christian Marchetti, che non ho il piacere di conoscere se non per quel che scrive - considero chiusa questa irritante vicenda.
Veniamo informati di un notevole flame polemico al riguardo su facebook. "Animato" da parti, specifichiamolo, del tutto distinte rispetto alle prime sensibilità offese.
In tutta franchezza, potrei anche capire l'animosità di uno toccato direttamente sul vivo da certi tristi eventi, il quale ai permetta di alzare il ditino pur senza sapere e comportandosi inconsapevolmente come "il padrone del terrazzo" col parvenu.
Ma di che sa invece uno che si straccia pubblicamente le vesti battendo la grancassa per sindacare la "political correctness" dei titoli altrui?! Ma che è, Gomez, Concita de'Gregorio?
Capirei la critica anche aspra ma argomentata sui contenuti, non su forme e cavilli per poter dare dell'immorale insensibile a uno che manco sa chi è. Pretestuoso.
E quel "ci vergogniamo al posto suo"! Dev'essere freudiano ... Ma tiriamo innanzi, dopotutto non sono problemi nostri; ognuno si esprime con le competenze e lo stile che si ritrova.
Tant'è, ringraziamo dell'attenzione e per il traffico i solerti custodi della pubblica moralità, i Travaglio, Gomez e d'Avanzo (e anche un po' Biscardi, a proposito di titoloni) de'noantri.
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