mercoledì 16 marzo 2011

La risposta scozzese: fermi così

La risposta scozzese all'Italia è un solo cambio, peraltro atteso ma con altra faccia, rispetto alla formazione che a Twickenham ha "deliziato" coach Andy Robinson nonostante la sconfitta (e nonostante la faccia schiumante nelle sue discese a bordo campo, si vede che fan parte del personaggio).
Il cambio è l'ingresso dal primo minuto del tighthead di Edimburgh, il 28enne Geoff Cross (nella foto), in prima linea coi confermati Allan Jacobsen e Ross Ford. La preferenza accordata ai suoi soli quattro caps è una relativa sorpresa, al posto non solo di Moray Low rimasto fuori ma anche del disponibile nei sabati ma sinora deludente Euan Murray, che si accomoda in panchina. Un rimescolamento di carte pensato da Robinson probabilmente per destabilizzare con un newcomer uno dei nostri punti di forza percepiti e per inserire un ulteriore ball carrier: "ha dato una buona impressione sia in fase statica che nel gioco dinamico" nel suo scampolo di partita contro l'Inghilterra, è stata la motivazione fornita dal coach.
Ovvia conferma per la seconda linea, forse il reparto più "pregiato" scozzese, col biondo Richie Gray e capitan Al Kellock. In terza linea ci sono consistenti segnali di recupero completo per Kelly Brown, "il "concusso" nello scontro con Banahan, che difatti viene annunciato ma spostato, almeno per adesso, nel più "interno" nr.8, facendo tornare la seconda "Killer Bee's" disponibile John Barclay sul lato aperto e mantenendo Nathan Hines (fresco di firma con Clermont per l'anno prossimo) a quello cieco.
In mediana c'è la conferma del duo iniziale di Twickenham Rory Lawson - Ruaridh Jackson, con gli esperti Parks e Blair in panca, a delineare una gara inizialmente tutta alla carica di gran passo al suono di pipes&drums, per poi eventualmente switchare al tattico - o al drop - secondo la bisogna.
Confermato anche tutto il pacchetto arretrato, coi due centri ben assortiti Joe Ansbro e Sean Lamont e il triangolo allargato chiuso dall'esperto Chris Paterson (speriamo torni a fare solo il cecchino, non anche il safety mai domo come mostra il video allegato) e polivalente al largo, con il potente Simon Danielli e il razzente Max Evans, nell'annuncio invertiti di lato rispetto al solito (per sfiancare Mirco e sfidar fisicamente i centri e Tommy?).
In panchina, mediani e pilone di rincalzo già detti, nessuna novità: c'è Scott Lawson tallonatore, Richie Vernon lock/blindside che ha appena firmato per la prossima stagione in Inghilterra con gli Sharks (ulteriore fuga dalle celtiche scozzesi ), Alasdair Strokosch potente terza linea, Nick De Luca utility back.

I pericoli arriveranno dall'alto - le rimesse laterali dove sfideranno regolarmente i nostri - e sulla linea del vantaggio, addosso ai trequarti (occhio Burton, occhio al largo, occhio Tommy al posizionamento). Più qualche trick in mischia, tentando di farla all'arbitro Welsh.

Andy Robinson prepara una partita evidentemente tutta all'assalto della diligenza italiana, del resto non può certo cambiare con gli Azzurri e in casa, un approccio (sinora perdente ma) spettacolare che sta portando avanti senza ripensamenti, nonostante sia andato vicino alla vittoria più con Parks in campo (Irlanda) che con la furia cieca. Nel generale massimo rispetto il coach inglese non ci risparmia una stoccata molto "British" per mostrarsi confidente: " "We know from our own experience that Italy are formidable opponents, especially at the Stadio Flaminio, and our focus this week is on stepping up our performance on our home soil and producing a hard-nosed, complete 80-minute display that the players are capable of delivering and that will give our supporters something to cheer."
Il messaggio è: tranquilli, the italians so' forti solo in casa propria, se giochiamo 80 minuti a testa bassa, la folla avrà da celebrare l'ennesimo Wooden Spoon consegnato at the Azzurri (ripetiamolo ancora, perchè ci siamo accorti che nei forum c'è chi ha letto libri scritti in Italia contenenti info. erronee, e le propala: il "riconoscimento de'legno" va a chi arrivi ultimo, almeno secondo quelli l'han inventato; non, come sostenevano i francesi un tempo, quando la cosa li riguardava, solo a chi perdesse tutte le partite - quello dicesi whitewash).
Tornando al messaggio di Robinson, è esattamente quello che diciamo anche noi. Ai nostri però. Sostituendo quell' "hard nosed" (i nostri non han certo bisogno di stimoli al riguardo, mica son francesi) con un "clevered".

Scotland: 15 Chris Paterson (Edinburgh); 14 Max Evans (Glasgow Warriors), 13 Joe Ansbro (Northampton), 12 Sean Lamont (Scarlets), 11 Simon Danielli (Ulster); 10 Ruaridh Jackson (Glasgow Warriors), 9 Rory Lawson (Gloucester); 1 Allan Jacobsen (Edinburgh), 2 Ross Ford (Edinburgh), 3 Geoff Cross (Edinburgh), 4 Richie Gray (Glasgow Warriors), 5 Alastair Kellock (Glasgow Warriors, captain), 6 Nathan Hines (Leinster), 7 John Barclay (Glasgow Warriors), 8 Kelly Brown (Saracens)
Replacements: Scott Lawson (Gloucester), Euan Murray (Newcastle), Richie Vernon (Glasgow Warriors), Alasdair Strokosch (Gloucester), Mike Blair (Edinburgh), Dan Parks (Cardiff Blues), Nick De Luca (Edinburgh)

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